Brucoli, Castello Aragonese

Brucoli

Castello Aragonese

Presso la Piazza Castello nella punta settentrionale della penisola rocciosa su cui è adagiata Brucoli, troviamo il maestoso Castello Aragonese, principale monumento della frazione marinara del comune di Augusta considerato come uno dei più importanti monumenti medievali della Sicilia sudorientale e come uno dei pochi castelli a salvarsi dalla furia distruttrice del terremoto del 1693 che seminò distruzione in questa zona di Sicilia. Esso venne edificato nel 1467 dal reggente della camera reginale di Siracusa Giovanni Cabastida da Barcellona, per volere dei regnanti di Sicilia, il Re Giovanni II d’Aragona e sua moglie la Regina Giovanna d’Aragona come fortezza difensiva per proteggere il tratto costiero a nord di Augusta e in particolare il nascente approdo marittimo di Brucoli.


Il Castello Aragonese di Brucoli.

Questo castello infatti venne edificato presso la cuspide della penisola in cui sorge l’attuale borgata marinara di Brucoli, in una posizione altamente strategica da cui si gode tuttora di un’ottima visuale sul Golfo di Catania, permettendo così l’avvistamento di navi nemiche (in genere saracene) e dare così l’allarme ai centri limitrofi (in particolare Augusta) e nel frattempo difendere il tratto costiero interessato. Nel 1500 l’architetto militare Camillo Camilliani, su ordine del Viceré Marco Antonio Colonna, fece rinforzare la struttura muraria di questa fortezza marittima rendendolo molto resistente e massiccio. In seguito a questi interventi di consolidamento il Castello Aragonese di Brucoli subì gravissimi danni nel terremoto dell’11 Gennaio 1693 ma non crollò mantenendo intatta gran parte della sua struttura anche se venne ovviamente restaurato. Scongiurato il pericolo saraceno, il Castello vene adibito a carcere in cui venivano rinchiusi sia i delinquenti comuni, sia gli oppositori del regime borbonico divenendo sede distaccata del Carcere di Augusta (anch’esso ubicato all’interno del Castello Svevo della città megarese). Dopo l’Unità d’Italia il Castello venne abbandonato e presso la cuspide della penisola di Brucoli, antistante al vertice superiore delle mura perimetrali del Castello, venne costruito un piccolo faro di segnalazione per delimitare visivamente la parte sud del Golfo di Catania di cui Brucoli fa parte. Durante la II guerra mondiale il Castello venne utilizzato come arsenale.

Oggigiorno il Castello, nonostante alcuni interventi di consolidamento, è abbandonato a se stesso e necessita appunto di opere di restauro, però esso rimane tranquillamente visitabile (sotto autorizzazione).

La planimetria del Castello si presenta di forma quadrangolare. Le possenti mura esterne sono circondate da una specie di “fossato interno” sopraelevato rispetto al terreno circostante.


La pianta planimetrica del Castello di Brucoli.

Le poderose mura, lastricate con blocchi di basalto (pietra piuttosto resistente alle intemperie naturali e vari attacchi, anche a colpi di cannone), presentano ai loro vertici quattro torrioni circolari che fungevano da bastioni difensivi, collegati tra loro tramite dei camminamenti posti sulla sommità delle mura difensive perimetrali.


Le mura del Castello Aragonese di Brucoli.


I bastioni circolare del castello.


Particolare di uno dei bastioni.

Sul vertice meridionale delle mura del castello è posta una feritoia angolare visibile da Piazza Castello, mentre l’ingresso (formato da un portale arcuato) è posto sul vertice occidentale presso la scogliera che si affaccia sulla limitrofe foce del Torrente Porcaria.


L’ingresso del Castello Aragonese di Brucoli.

Le finestrelle poste sulle torri e sulle mura fungevano da feritoie, fessure quadrangolari che servivano per far affacciare i cannoni con cui venivano scoraggiati gli assalti nemici.

All’interno, privo di cortili interni ma dotato di ampi corridoi e di numerosi locali (adibiti a stalle, magazzini, prigioni ecc…) che versano oggigiorno in uno stato piuttosto pietoso, troviamo la poderosa “Torre Maestra” che era la fortezza vera e propria del castello. Essa si presenta di forma quadrangolare ed è circondata da feritoie e da finestroni che servivano per controllare e difendere la zona circostante alla fortezza. L’unico accesso ad essa è dato da un portale avente forma di arco cuspidato.


La Torre Maestra posta all’interno del Castello Aragonese di Brucoli.

A sud ovest vi è inoltre una piccola torretta di forma poligonale, che forse era utilizzata come osservatorio astronomico e metereologico.


La torretta poligonale del Castello Aragonese di Brucoli.

Da citare infine la presenza del faro appartenente alla Marina Militare di Augusta posto sulla cuspide della penisoletta rocciosa occupata dal Castello Aragonese di Brucoli. Esso è stato costruito nel 1912, ma venne elettrificato e modernizzato negli anni a venire. Questo piccolo faro serve per indicare la presenza del Porto Canale di Brucoli alle imbarcazioni che transitano il tratto di mare compreso tra Catania e Siracusa delimitando appunto il vertice meridionale del Golfo di Catania.

Per visitare il castello bisogna rivolgersi o alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Siracusa (tel +39 0931 450 821, fax +9  0931 212 05, pagina facebook) oppure a varie associazioni turistiche locali.

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