*Brucoli, Cava Cannavambrara e rovine rupestri

Dalla S.B. (Strada di Bonifica) 20 San Calogero imbocchiamo una traversa riportante un cartello di divieto di transito per autoveicoli oppure dalla S.P. 47 Carlentini – Agnone dalla traversa posta dopo la Stazione ferroviaria raggiungiamo la piccola Cava Cannavambrara (da “Canna Varbara” ossia il nome locale dato ai canneti che si formano presso zone di scorrimento idrico) detta anche “Cava di Santa Barbara” (scavalcata dall’Autostrada Siracusa – Catania tramite il Viadotto Agnone II).

Si tratta di un piccolo vallone in cui un tempo vi era un corso d’acqua ormai prosciugato in cui sono state rinvenute varie rovine di epoca neolitico – sicula e tardo romano – bizantine. Qui infatti sono stati rinvenuti i resti di un villaggio abitativo di epoca neolitica di tipo fortificato posto sul ciglio sinistro della piccola cava, ma anche della relativa necropoli rupestre collocata su entrambi i bordi della cavità rocciosa formata da tombe a grotticella (in una di queste vennero rinvenuti circa 30 scheletri oltre a reperti di vario tipo). Vi sono anche grotte di epoca bizantina che andavano a formare un abitato rupestre che molto probabilmente comprendeva anche un’area sacra che darebbe il nome alla zona (nota appunto come “Santa Barbara”).

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