*Brucoli, Area Archeologica Porcaria – Gisira – Adonai – Baia del Silenzio; Presunte Rovine di Trotylon – Tavoliere – Cozzo dei Turchi

Proseguendo per la S.P. 57 Carlentini – Brucoli in direzione della cittadina carlentinese, possiamo notare sulla nostra sinistra un rilievo ricoperto da agrumeti collocato sulla sponda sud del Torrente Porcaria, noto come “Cozzo dei Turchi”, ultima parte montuosa del cosiddetto “Vallone Maccaudo” in cui scorre il torrente che sfocia nel Mare Ionio presso Brucoli.

In questa zona collocata tra le contrade melillesi di Tavoliere (sudest) e “Occhiali” (sudovest tra la Cava Mulinello e l’area di San Fratello, il cui nome sarebbe riconducibile ad un guerriero saraceno che qui vi dimorava) vi sono poste le rovine di un insediamento di tipo rupestre che secondo gli archeologi sarebbe riconducibile all’antico centro abitato di Trotylon. Queste rovine sono raggiungibili da varie traverse e sentieri alla nostra sinistra collocate presso le Contrade Arcile – Baia del Gambero, Cozzo Telegrafo, Frandanisi e Castelluccio, anche se l’accesso principale è posto presso la S.P. 106 San Fratello – Porcaria (che si mette in collegamento con la S.P. 3 Augusta – Villasmundo all’altezza dell’Hotel Sicilfuel e della Città della Notte) che oltrepassa il corso d’acqua (bisogna fare attenzione nel periodo invernale in cui lo scorrimento idrico è più intenso e vi è il rischio di essere trascinati via dalle acque). L’intero sito, che è stato studiato dall’archeologo Paolo Orsi alla fine del 1800, sorge sulla collinetta del Tavoliere posta a strapiombo nei pressi della confluenza del Vallone Maccaudo (all’altezza della S.P. 106) con un’altro piccolo corso d’acqua noto come “Torrente Scirumi – San Fratello” che separa il Tavoliere dall’area nota come “Cozzo dei Turchi” formata dalle aree di Piano Camera, Costa Rossitta, Mortelleto e Samperi, mentre l’area ad ovest sappiamo già che è nota col nome “Occhiali”.

In tutta questa zona, all’interno di un’area agricola (raggiungibile dal sentiero che costeggia il Vallone Maccaudo andando sempre verso est fino alla confluenza col piccolo Torrente Scirumi) sono stati rinvenuti i resti di un villaggio abitato prevalentemente da contadini di cui restano i basamenti di edifici all’interno dei quali sono stati rinvenuti numerosi reperti ceramici, nonché resti di palmenti e macine per il grano e le olive. L’interno del Tavoliere possiede alcuni sporadici ritrovamenti dovuti alla presenza di insediamenti rurali che un tempo ospitavano oliveti e mandorleti, mentre ora l’area presenta anche terreni ortivi e agrumeti. Attorno all’area sono stati rinvenuti crateri di origine greca che attestano la frequentazione di questo sito anche in epoca preromana, facendo pensare che da qualche parte in queste contrade a cavallo tra Villasmundo, Augusta e Brucoli vi sorgano davvero le rovine dell’antica Trotylon.

Presso l’area di Cozzo dei Turchi vi sono altre rovine rupestri riconducibili ad insediamenti rupestri di epoca neolitico – sicula e bizantina comprendenti vari ingrottamenti (area sotto Cozzo Telegrafo) comprendenti anche siti funerari, mentre più a valle il torrente entrando nella Contrada Scirumi (o Xirumi) lambisce un ex sito militare. Verso ovest invece in Contrada Occhiali (oltrepassata dalla SS 114 dal piccolo viadotto sul Torrente Porcaria) vi sono sempre ruderi rupestri (tombe rupestri o abitazioni) della medesima epoca, oltre a vari caseggiati rurali sparsi per tutta l’area.

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