*Buccheri, Rovine di Contrada Raimeli – Ex Feudo Racalmemi (“Santa Niria”)

Attorno alla Chiesa di Sant’Andrea vi è la vasta zona nota come Raimeli ma localmente chiamata “Santa Niria” (Sant’Andrea) che è stata il primo insediamento abitativo a sorgere in territorio buccherese prima della fondazione dell’attuale città di Buccheri. 

Il primo insediamento sorse in epoca araba nell’area chiamata “Racalmemi” che divenne sede di un insediamento agricolo in cui però vi era anche una guarnigione militare. In seguito alla cacciata degli arabi l’area venne occupata da contadini che qui lavoravano la terra e allevavano i loro animali. Dopo la fondazione di Buccheri molti di loro rimasero in questo feudo di cui la Chiesa di Sant’Andrea ne era il centro di culto. L’area non si spopolò neanche dopo il terremoto del 1693 tanto che sorsero due grossi casali rurali (di cui uno sede di un agriturismo) e tuttora l’area è ancora sede di una fiorente area agricola che ha nell’olivicoltura il suo fulcro. L’area inoltre è lambita dal Torrente Sant’Andrea, le cui acque sono servite per irrigare i campi circostanti e per dissetare i contadini e i loro animali (tuttora nella zona possiamo ammirare vari abbeveratoi in pietra dove ancora si dissetano gli animali al pascolo).

Oltre alla Chiesa di Sant’Andrea, le rovine di questa zona sono quasi del tutto inglobate nei casali posti di fronte alla Chiesa di Sant’Andrea (di cui uno sede dell’agriturismo Case di Sant’Andrea mentre l’altro ospita una masseria privata ancora utilizzata). Si tratterebbero di casali originariamente di epoca medievale ma poi rimodernati col passare dei secoli con cortile interno (“Bagghiu”), stalle e magazzini. In altri caseggiati vi sono i resti di frantoi e palmenti per la molitura delle olive e dei cereali.

Nelle aree limitrofe alla Cava Sant’Andrea e ai limitrofi rilievi di Costa Lunga e Monte Tallarita sono presenti ruderi di insediamenti rurali e altre numerose rovine poste nel margine sinistro della Cava di Sant’Andrea che dovrebbero appartenere ad una piccola cittadella fortificata (anche se l’ipotesi non è del tutto fondata e servirebbero degli studi più approfonditi per dimostrare ciò); sempre nelle pareti della cava andando verso nord troviamo rovine rupestri appartenenti a necropoli sicule e bizantine.

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