*Buccheri, Rovine di Contrada Roccalta – Due Fontane

La zona iblea buccherese nota come Roccalta (“Raccauta” in dialetto locale) è una vasta area montuosa che confina con i territori di Ferla e Carlentini (Pedagaggi) posta nel versante sudoccidentale del Monte Santa Venera (uno dei rilievi più a nord dei Monti Iblei posto in territorio di Carlentini) nota per essere utilizzata per scopi agricoli – pastorali vista la presenza di terreni coltivati e di zone in cui pascolano numerosi animali. E’ raggiungibile dalla S.P. 10 Buccheri – Ferla – Cassaro (traversa Bosco Ragameli in territorio di Ferla, ma qualche chilometro prima vi è un piccolo belvedere panoramico posto presso una cancellata che conduce ad una strada demaniale) e dalla S.P. 5 Buccheri – San Giovanni per Francofonte (traversa Costa Pero proseguendo sempre dritto) che molto probabilmente è l’unica via d’accesso alla contrada.

L’area di Roccalta (proseguendo dalla traversa Costa Pero) si presenta come un cuneo che si affaccia presso la breve ma profonda Cava Due Fontane (detta anche di Sant’Andrea visto che il suo sbocco è posto presso l’omonima chiesa medievale posta lungo la S.P. 5 per Francofonte) che presenta uliveti e mandorleti (oltre a villette private) arrivando ad un bivio; a sinistra vi è una strada sterrata che scende in Contrada Sant’Andrea – Racalmemi di fronte alla chiesa medievale (in una zona che un tempo fu il primo insediamento abitativo e feudo in territorio buccherese), a destra si sale verso i rilievi di Roccalta costeggiando la Cava Due Fontane; percorrendo la strada ammiriamo alla nostra sinistra una vecchia masseria rurale ormai abbandonata. Percorrendo questa strada vi è un’altro bivio; a sinistra si scende verso il Torrente Sant’Andrea e il fondo della Cava Due Fontane (nei cui pressi vi sono dei caseggiati rurali), a destra si sale verso i rilievi più alti di Roccalta, costeggiando una piccola area demaniale.

Roccalta è stata da sempre un’area ad alta densità agricolo – pastorale sin dal medioevo (e molto probabilmente in mezzo ai terrazzamenti che circondano gli oliveti si potrebbero trovare anche rovine di questo periodo appartenenti sempre ad opere agricole) e soprattutto un’interessante area iblea dove vi è posto un importante ecosistema di tipo ibleo. Nelle pareti rocciose potrebbero esserci anche rovine rupestri di epoche neolitiche, sicule e bizantine, mentre è certa la presenza di un insediamento di epoca altomedievale appartenente ad una comunità di origine araba che diede il nome di “Racalmemi” (ora Ragameli) al circondario comprendente l’area di Sant’Andrea. Alcune rovine di questi insediamenti abitativi sarebbero state inglobate presso i casali rurali che sorgono attualmente presso quest’importante area iblea del territorio di Buccheri.

Torna indietro

Torna alla pagina principale di Buccheri