Proseguendo sulla S.P. 5 in direzione Francofonte oltrepassando la traversa Bragnolina, notiamo sulla nostra sinistra l’imbocco per una traversa semi sterrata da cui si può ammirare la cava in cui scorre il Fiume San Leonardo posta tra i rilievi noti come Costa Bausa e Monte Mazzarino; questa strada conduce presso la Contrada Zocco, considerata come la più importante area agricola buccherese coltivata ad oliveti (in quest’area vi è posto anche un grande e moderno frantoio in cui viene prodotto olio d’oliva utilizzando le fragranti olive locali). Qui vi è un bivio, a sinistra vi è una discesa che conduce presso la cava in cui scorre il fiume, dritto si sale verso le alture della Contrada Zocco (nota anche come “Zocca”) seguendo un sentiero asfaltato che raggiunge l’area nota come “Margio” in cui è posta un’altura a picco sulla sottostante cava del Torrente Mazzarino.
Questa zona, in cui vi sono anche dei casali agricoli piuttosto antichi ma tuttora abitati e che svolgono ancora la loro funzione (come ad esempio le limitrofe Case Zocco, di proprietà privata). Essendo posta in un’altura che domina la Cava del Fiume San Leonardo (che in questo tratto prende il nome di “Torrente Mazzarino” poiché scorre sotto l’omonimo rilievo) e le Gole della Stretta (vedi link posto nella pagina precedente per saperne di più) questa zona è un ottimo punto panoramico. Dal punto di vista archeologico la Contrada Zocco sembra avere rovine rupestri come quelle poste presso le limitrofe aree di Monte Mazzarino, Costa Bausa e soprattutto l’area delle Gole della Stretta che sono di epoca neolitico – sicula e bizantina. Sono presenti vari ruderi risalenti ad antichi insediamenti rurali di epoca medievale come le tracce di una vecchia carraia che oltrepassava l’alto corso del San Leonardo tramite un vecchio ponte di epoca medievale posto più a valle, da cui si raggiunge la Contrada Pirazzo, ossia l’area nordoccidentale del territorio ibleo buccherese che sorge sulle propaggini dei Monti Tereo e Costerotte; da qui si raggiunge anche l’importante area archeologica di Costa Bausa (vedi link posto nella pagina precedente).