*Buscemi, Area iblea di Contrada Bosco Rotondo e Rovine Archeologiche

Buscemi

*Area iblea di Contrada Bosco Rotondo e Rovine Archeologiche

L’area nota come Bosco Rotondo occupa tutto il versante orientale del Monte San Nicolò ed è chiamata così perché un tempo qui vi sorgeva un folto bosco, mentre ora il suo altopiano è occupato da praterie, terrazzamenti agricoli, masserie (di cui una di tipo feudale appartenente un tempo alla nobile famiglia Iudica di Palazzolo Acreide, ora adibito ad agriturismo) e da tracce di antiche strade carraie che conducono a varie aree archeologiche poste sia presso la Cava della Madonna del Bosco che poi confluisce nel Fosso Nocilla (affluente dell’Anapo), sia sulla Valle dell’Anapo, che in questo tratto riceve le acque dei torrenti Purbella, Bibbinello e Vallefame dal limitrofo territorio comunale di Palazzolo Acreide.

Il vasto altopiano di Bosco Rotondo venne utilizzato da epoche remote per scopi agricoli vista la presenza di numerosi appezzamenti di terreno e rovine di insediamenti rurali divisi da muri a secco, nonché di terrazzamenti che si affacciano sia sul Fosso Nocilla, sia sulla Valle dell’Anapo; quest’ultima raggiungibile dall’Agriturismo Bosco Rotondo tramite un recente sentiero (vedete il link nella pagina precedente sul Feudo Iudica – Politi per saperne di più) mentre la cava del Fosso Nocilla la si può raggiungere dalla fine della S.R. 9 da cui, alla nostra destra prima della fine della strada (che finisce presso una balza da cui si può ammirare per intero un vasto panorama dell’Alta Valle dell’Anapo) da cui parte uno scosceso sentiero che arriva alla confluenza tra il Fiume Anapo e i torrenti provenienti dall’area palazzolese sopracitata. Da entrambi i sentieri, proseguendo a nord si arriva presso il Fosso Nocilla in prossimità del “Sentiero Frassati Buscemi – Cassaro” percorrendo parte della vecchia ferrovia che da Siracusa attraversava la Valle dell’Anapo (e quindi anche l’area di Pantalica) per arrivare sia a Ragusa, sia a Vizzini. Le alture di Bosco Rotondo invece sono ricche di grotte rupestri che ospitavano necropoli neolitico – sicule ed oratori (con annessi siti sepolcrali) di origine paleocristiano – bizantina. Il sito ha anche frequentazione greco – romana data la vicinanza con i templi rupestri di Costa dell’Oro, posto in linea d’aria di fronte al sito in cui era ubicata la città di Akrai, da cui si originò l’odierna Palazzolo Acreide. Non meno interessanti sono i ruderi di tipo agricolo come muri a secco, terrazzamenti posti sulle pareti delle cave e antichi muri a secco che si affacciano sulla limitrofa Valle dell’Anapo.

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