*Buscemi, Cava di San Giorgio e Necropoli

La Cava di San Giorgio è posta a nord del Cugno Arancino, che la divide dalla meridionale Cava di Santa Rosalia; l’unione di esse forma la Cava di San Pietro, che poi si immetterà presso il Fosso Nocilla. L’unico punto d’accesso al fondo di questa cava, oltre all’area delimitata dal “Sentiero Frassati Buscemi – Cassaro” (vedi link nella pagina precedente per saperne di più) che costeggia l’area archeologica della Chiesa Rupestre di San Pietro, è posto presso l’imbocco della SS 124 per Buccheri dalla S.P. 39 nord nota come “Traversa di Buscemi”.

La Cava di San Giorgio (che si può ammirare anche dalla S.P. 7 Buscemi – Cassaro) è una profonda cavità iblea solcata dal Torrente San Giorgio che si origina da una fonte sotterranea; questo corso d’acqua si immette poi nella Cava di San Pietro fino ad arrivare al Fosso Nocilla, emissario del Fiume Anapo presso Cassaro.

La Cava di San Giorgio è una delle più profonde e belle cave dei Monti Iblei interamente ricoperta da una vegetazione di tipo ibleo ancora incontaminata e quindi ampiamente popolata da animali del territorio (vedi pagina precedente) in cui si aprono diversi inghiottitoi in cui la fitta macchia mediterranea fa da rifugio a molte specie animali di cui citiamo la presenza di tartarughe terrestri e istrici. Dal punto di vista archeologico la cava possiede varie rovine come quelle di una piccola ma interessante Catacomba paleocristiana di tipo rupestre posta nella zona nota come “San Nicolò” (piccolo rilievo a nord del Cugno Arancino sulla parete nord della cava diviso da essa da due inghiottitoi). Si dice che qui vi siano anche rovine di origine ellenistica anche se di esse non è stata rinvenuta nessuna traccia, mentre più a sud vi dovrebbe essere un sito di origine sicula (nell’opposta Cava di Santa Rosalia). L’area andrebbe studiata più approfonditamente perché si presenta molto vasta e molte potrebbero essere le rovine in essa contenuta. È certa la presenza di insediamenti umani di epoca medievale dalla presenza di questa piccola necropoli rupestre con sepolcri a grotticella (si presume che essi però siano di origine sicula, ma riadattati in epoca paleocristiana – bizantina). Una di queste grotte doveva fungere da Chiesa Rupestre visto il nome della cava doveva essere consacrata a “San Giorgio Martire” ed era collegata alla limitrofa e ben più nota area rupestre di San Pietro.

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