La Cava Santa Rosalia è posta a nord di Buscemi, ad est del Monte Vignitti. Essa la si può ammirare dallo spiazzale del cimitero di Buscemi e raggiungere da varie traverse (Traversa Cugni di Prita, la traversa a nord di Piazza Papa Giovanni XXIII e dalla Via Archimede, quest’ultima che raggiunge la parte iniziale della cava costeggiando il Monte Vignitti).
La Cava di Santa Rosalia fotografata dalla SS 124 per Buccheri.
Questa piccola ma interessante cava iblea è alimentata dalla Sorgente Santa Rosalia che forma l’omonimo torrente che va ad immettersi presso la limitrofa Cava San Giorgio (nei pressi del sito in cui è posta la Chiesa Rupestre di San Pietro) andando a formare la Cava di San Pietro che a sua volta si immette presso il Fosso Nocilla (corso d’acqua che sbocca presso il Fiume Anapo nei pressi di Cassaro). Questo complesso di cave iblee è noto come “Cave dei Tre Santi” o “Contrada del Santo Spirito” per la presenza delle rovine dell’antico Eremo bizantino dello Spirito Santo (poste a poca distanza dalla Chiesa Rupestre di San Pietro) di cui la Cava Santa Rosalia è la più piccola. Al centro di queste tre cave sorge il rilievo noto come “Cugno Arancino”.
La Cava Santa Rosalia è particolarmente profonda ed è interessata da un’interessante macchia mediterranea che sorge attorno al corso del piccolo Torrente Santa Rosalia. Vi sarebbero tracce di rovine rupestri di epoca imprecisata (neolitico – sicula?) ma va detto che presso questa cava vi sorgevano molti caseggiati rurali di origine medievale noti come “Case di Santa Rosalia”. Pochi di questi si sono salvati dall’incuria del tempo. Essi sorgono sulle pendici della cava ed erano popolati un tempo da agricoltori e pastori. Si dice che uno di questi in epoca altomedievale ospitasse un antico Convento, erroneamente identificato come il Monastero di regola benedettina dello Spirito Santo spostatosi dalla sua collocazione rupestre posta presso la già citata Chiesa di San Pietro (mentre si da per certa la sua collocazione presso la zona a sud di Buscemi nota come “Contrada San Salvatore”). Queste antiche masserie erano provviste di abitazioni, magazzini e stalle.
Siti rupestri posti presso la Cava di Santa Rosalia.