Buscemi, Chiesa ed Ex Convento di Santa Maria del Carmine

La Chiesa di Santa Maria del Carmine, ubicata nella “Via Carmine”, è la più antica di Buscemi ma anche una delle poche nell’intera provincia siracusana a scampare alla furia del terremoto del 1693; difatti possiamo notare che l’edificio sacro presenta un aspetto molto dissimile dal barocco del tempo (solo il portale d’ingresso è stato riedificato). La costruzione della chiesa originaria venne guidata nel 1572 dall’architetto Antonino Costanzo; nel 1602 venne completato l’interno della Chiesa e l’adiacente Convento Carmelitano (occupato oggi dalle Suore Domenicane). Col terremoto del 1693 la Chiesa venne gravemente danneggiata ma non venne completamente distrutta tanto che si preferì lasciarla com’era inserendo solo il portale centrale e alcuni pilastri corinzi. La Chiesa è consacrata al “Santissimo Crocifisso di Buscemi”, Protettore e Compatrono della cittadina buscemese.


La facciata della Chiesa di Santa Maria del Carmine.

La facciata della chiesa presenta uno stile difficile da decifrare (sembrerebbe di tipo tardogotico – protobarocco); essa si presenta divisa i due ordini. Il primo ordine (quello inferiore) presenta l’elegante portale arcuato inquadrato da due colonne che sorreggono un elegante arco merlettato (unica costruzione barocca della chiesa) e quattro pilastri aventi capitelli corinzi. Sopra vi è il frontone con una piccola cupoletta circolare. Il secondo ordine, lastricato con pietre di fiume, è caratterizzato dalla torre campanaria avente tre aperture arcuate dentro le quali vi sono delle preziose campane seicentesche.

L’interno della Chiesa è ad unica Navata interamente decorata con stucchi e bassorilievi secondo lo stile barocco settecentesco. Da ammirare gli stupendi Altari votivi laterali che recano importanti opere pittoriche tra cui vanno citate le tele settecentesche raffigurante “L’Immacolata” del pittore ennese Michelangelo da Asaro, “San Biagio” e il “Sacro Cuore di Gesù” (entrambe di autore ignoto) e ottocentesche del pittore palazzolese Paolo Tanasi che raffigurano rispettivamente “San Domenico” e “La Madonna del Poverello”. Da citare anche la riproduzione su tela della miracolosa immagine della “Madonna del Bosco”, Patrona di Buscemi. Un’altra importante opera d’arte è rappresentata dal gruppo scultoreo che riproduce “L’Annunciazione”; opera di “scuola gaginiana” miracolosamente scampata alla furia devastatrice del terremoto seicentesco.


L’interno della Chiesa della Madonna del Carmine.


La tela che raffigura la “Madonna Immacolata”.


Il dipinto raffigurante “San Biagio”.


Il dipinto che raffigura il “Sacro Cuore di Gesù”.


La tela raffigurante “San Domenico”.


La tela in cui è raffigurata la “Madonna del Poverello”.


Il dipinto che raffigura la “Madonna del Bosco”.


La statua che raffigura “L’Annunciazione”.

Possiamo ammirare lo splendido Altare Maggiore della Chiesa in marmo policromo. Sopra di esso vi è una bella nicchia arcuata che contiene il “Crocifisso di Buscemi”, opera del primo settecento. Questo “Crocifisso” è considerato miracoloso da tempi immemorabili, per cui la più antica festa di Buscemi è proprio in onore del “Crocifisso”. La nicchia del “Crocifisso” è inquadrata da due colonne corinzie che sostengono un elegante frontone decorato con stucchi policromi e bassorilievi.


Il “Santissimo Crocifisso” di Buscemi (mentre viene portato in processione).

Il vicino Convento delle Domenicane presenta ancora alcuni locali interessanti da visitare (come il piccolo Chiostro in cui vi sono delle belle piante ornamentali). Qui è anche possibile pernottare, basta telefonare al +39 0931 878019.

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