*Buscemi, Monte Casale – Erbesso e Grotta di Sant’Angelo

Lungo la strada che dalla Contrada Monte Poi conduce alla S.P. 12 Giarratana – Buccheri, notiamo un grosso rilievo montano alla nostra destra. Questo è il cosiddetto Monte Casale chiamato così per la presenza di vari caseggiati rurali (tra cui l’ex Feudo Ferla – Bonelli) noto anche come “Monte Erbesso”, in cui sono poste le rovine della mitica città di Casmene.

Il Monte Casale – Erbesso, alto circa 821 metri sul livello del mare, è raggiungibile dalla S.P. 12 Giarratana – Buccheri dalla traversa che conduce presso le rovine di Casmene (posta dopo una serie di tornanti ad est rispetto alla strada provinciale) oppure dalla stessa strada di Monte Poi tramite una traversa privata delimitata da vari tralicci per l’elettricità che costeggia una cisterna di acqua (che alimenta il Torrente Liequa, affluente del Fiume Irminio) chiusa da un cancello di ferro posta presso un tornante da cui è possibile ammirare per intero il rilievo montano. Da quest’ultima strada costeggiamo la zona nord orientale del Monte Casale in cui è posta la cosiddetta “Grotta di Sant’Angelo” un’insieme di cavità rupestri la cui funzione (necropoli, ovile o chiesa rupestre) è tuttora sconosciuta. Va anche detto che a poca distanza, in territorio giarratanese, è posto il rilievo noto come “Serra Casale” che è la terza vetta degli iblei con i suoi 910 metri sul livello del mare, che erroneamente viene scambiato per il “Monte Casale – Erbesso”.

Le rovine archeologiche più importanti del Monte Casale – Erbesso sono tutte racchiuse nel sito di Casmene posto sulla sommità del rilievo ibleo, da cui si può ammirare buona parte delle valli dell’Anapo, dell’Alto Tellaro e dell’Irminio rispettivamente a nord, a sud est e a sud ovest, con buona panoramica dei rilievi circostanti. Sul Monte Casale possiamo anche ammirare numerosi caseggiati rurali tuttora utilizzati come masserie agricole o per ospitare allevamenti di bestiame. 

Torna indietro