*Buscemi, Monte San Nicola

A sud di Buscemi vi è il rilievo ibleo noto come Monte San Nicola (o San Nicolò) che divide la Cava della Madonna del Bosco e il territorio buscemese dall’alta Valle del Fiume Anapo (che funge da territorio tra i territori di Buscemi e Palazzolo). Esso è raggiungibile dalla S.P. 39 in direzione Palazzolo, imboccando la S.R. 9 Collo di Monaco – Bosco Rotondo e alcune strade semi sterrate che salgono sul monte.

 Questo piccolo colle (in cui vi è situato anche il Santuario della Madonna del Bosco) in passato era molto importante poiché qui vi erano numerosi insediamenti abitativi di epoca neolitica e tardoromana – paleocristiana, in parte inglobati nei terreni feudali della famiglia Requisenz, altri ancora negli Eremi di Fra’ Giuseppe e della Madonna del Bosco, mentre le aree più interessanti dal punto di vista archeologico sono quelle della Chiesa Rupestre di San Calogero e della Necropoli Sicula di Poggio Corvo, poste sul versante meridionale del Monte San Nicola sulla Valle dell’Anapo. A nord di esso vi è l’interessante Cava della Madonna del Bosco (anch’essa recante rovine archeologiche di epoca bizantina) in cui si apre la Fonte della Maliarda, che alimenta la fiumara della “Madonna del Bosco”, che a sua volta alimenta il Torrente Fosso Nocilla assieme alle acque del Torrente San Pietro. Notevole è la macchia mediterranea incontaminata posta in mezzo alle cave o sull’altopiano, da cui peraltro si può ammirare uno splendido panorama della città di Buscemi e delle aree limitrofe (in particolar modo la zona di Palazzolo Acreide).

Il Monte San Nicola oltretutto è importante dal punto di vista sacro per via degli eremi sopracitati, in cui oltre alla miracolosa immagine della “Madonna del Bosco” venne a vivere in epoca recente anche un eremita noto come Fra’ Giuseppe, che seguendo la regola francescana (molto simile a quella del ben più noto Eremita “San Corrado Confalonieri” che visse nei monti attorno a Noto presso l’attuale zona nota come “I Pizzoni”) viveva in povertà in mezzo alla natura fino alla sua morte avvenuta nel 1975.

Il Monte San Nicola inoltre ospitava diversi feudi rurali (che ora svolgono la funzione di masserie) appartenenti un tempo ai Requisenz e alla famiglia palazzolese Iudica a testimonianza della funzione agricola di quest’importante area buscemese posta tra le aree di Poggio Corvo, Collo di Monaco – San Calogero e Bosco Rotondo.

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