Buscemi, Neviere Iblee di Buscemi

Presso l’ampio territorio ibleo di Buscemi, specialmente quello a nord della cittadina iblea, possiamo ammirare delle costruzioni rustiche note come “Neviere degli Iblei”. Esse sono capanne in pietra lavica (i cui blocchi provengono dall’area del Monte Lauro) la cui conformazione è simile a quella ai “Trulli di campagna” pugliesi di forma tronco – conica, ma possono essere anche di forma semicircolare. In entrambi i casi questi edifici, delimitati da una recinzione in pietra a secco chiamata “Zaccanu”, servivano un tempo per immagazzinare la neve che cadeva nei mesi invernali in queste zone montane lontane dal mare. Sono costruzioni uniche in tutto il mondo e tuttora sono poche quelle rimaste in piedi, ma andando nell’interno delle zone di Contrada Guffari, Contessa e Martorana – Monte Pavone, oppure nell’area limitrofa al Castello Requisenz a Buscemi è possibile incontrarne qualcuna in buono stato.

 Le “Neviere” erano anche di tipo “rupestre” (ve ne sono alcune presso la Contrada Guffari) formate da varie aperture nella roccia vulcanica, la cui conformazione mineraria fa in modo che raffredda l’aria all’interno di essa (anche in estate) e del medesimo materiale, noto come “Girbinu”, sono formati i blocchi delle “Neviere” poste nelle campagne.

Comunque sia esse erano il “frigorifero” di una volta poiché qui venivano conservati cibi come carne, pesce e verdure, ovviamente facilmente deteriorabili con le alte temperature estive siciliane.

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