Buscemi, Pasqua Buscemese

I riti pasquali legati alla “Passione, morte e resurrezione di Gesù” (per saperne di più clicca qui) festeggiati a Buscemi sono molto incentrati su antiche tradizioni sacre di carattere popolare che sono andate scomparse, ma stanno venendo riprese in questi ultimi anni per far si che Buscemi possa celebrare in modo degno i riti legati alla “Morte e Resurrezione di Cristo”. Le celebrazioni pasquali buscemesi sono piuttosto similari a quelli di altri centri limitrofi (in maniera speciale a quelli della vicina Palazzolo Acreide).

La Domenica delle Palme e l’inizio della Settimana Santa

I festeggiamenti iniziano per la Domenica delle Palme con la tradizionale Processione mattutina delle Azioni Cattoliche buscemesi che comincia alle ore 10.30 presso il sagrato della Chiesa del Carmine per terminare presso quella limitrofa di Sant’Antonio di Padova. I partecipanti recano o un rametto di olivo o un ramo intrecciato con foglie di palma, poiché secondo il Vangelo “Gesù Cristo” venne salutato con palme e olivi (saluto riservato solo ai grandi monarchi) durante il suo ingresso a Gerusalemme. Dopo la Processione alle ore 11.00 presso la Chiesa di Sant’Antonio vi sarà la benedizione collettiva dei ramoscelli di ulivo e palma a cui seguirà una solenne Messa. Nel pomeriggio si tiene sempre presso la Chiesa di Sant’Antonio una solenne Messa alle ore 18.00.

Passata la Domenica delle Palme si entra nella “Settimana Santa”; dopo i primi due giorni (in cui si tengono solenni Messe nel pomeriggio), il Mercoledì (sempre dopo la Messa serale) vi è la preparazione degli Altari della Reposizione meglio noti con il nome di “Sepolcri”. Essi non sono altro che composizioni infiorate ispirate all’ “Ultima Cena” e al “Sacramento dell’Eucarestia”. Nei “Sepolcri” vengono deposti anche i “Lavurieddi”, composizioni fatte con germogli di grano fatti crescere in assenza di luce solare per assumere una colorazione giallo – paglierina. Essi raffigurano la “Vittoria di Cristo sulla morte”.

Il Giovedì Santo, “I Sepolcri”

Il “Giovedì Santo” viene rimembrata con la Messa delle ore 18.00 (che si svolge nella Chiesa Madre di Buscemi) la cosiddetta “Lavata dei Piedi” che ricorda l’atto con cui “Cristo lavò i piedi ai suoi Discepoli” atto con cui si sarebbe capito che “Il Signore à sceso sulla terra per mettersi al servizio dei peccatori”. Dopo la Messa alle ore 20.00 vi è la consueta visita ai “Sepolcri” presso le Chiese di Sant’Antonio, del Carmine e della Natività di Maria (Chiesa Madre) dove in quest’ultima si tiene la sentita Veglia di preghiera che commemorano “L’Ultima Cena”, “L’Agonia di Cristo nell’Orto degli Ulivi”, “Il Tradimento di Giuda e l’arresto di Cristo”. Questa veglia inizia alle ore 23.00 e dura fino a tarda sera.

Il Venerdì Santo, “A Scisa ‘a Cruci” e la “Processione del Cristo Morto”

Il “Venerdì Santo” è un giorno piuttosto luttuoso poiché viene ricordata “La Passione di Cristo” che culmina con la sua “Crocifissione”. Nel primo pomeriggio, presso la Chiesa di Sant’Antonio, viene issata la tela che raffigura il “Calvario di Cristo” e posto un “Crocifisso” sull’Altare Maggiore. Dopo seguirà la lunga funzione dell’Adorazione della Croce che inizia alle ore 17.30 circa presso la Chiesa di Santa Maria del Carmine che rimembra la “Morte di Cristo”-

Presso la Chiesa di Sant’Antonio, alle ore 21.00 circa, iniziano i riti più toccanti del “Venerdì Santo” buscemese. Innanzitutto viene intonato il tradizionale lamento funebre in dialetto buscemese chiamato “U Martuoriu” (“Il Mortorio”) che precede “A Scisa ‘a Cruci” (“La Discesa dalla Croce”) della statua del “Crocifisso”, che viene posta dentro un Simulacro funebre chiamato in dialetto con il temine “Catalettu” in presenza della Statua della “Madonna Addolorata”. Alle ore 21.30 vi è la Processione del “Cristo Morto” e della “Madonna Addolorata” per le vie della città; essa sarà accompagnata dalle marce funebri intonate dalla Banda, ma soprattutto dal “Martuoriu” cantato dalle donne. Dopo un lungo giro per le vie del centro storico buscemese, la Processione del “Cristo Morto” rientra nella Chiesa di Sant’Antonio.

Il Sabato Santo, “A Risuscita”

La sera del “Sabato Santo”, dopo una tranquilla giornata, viene celebrata presso la Chesa Madre dalla “Messa di Resurrezione” che inizia alle ore 23.15 circa con cui viene celebrata la “Resurrezione di Cristo dalla morte” caratterizzata prima dalla “Benedizione del Fuoco”, poi dallo scampanio a notte inoltrata che annunzia la “Resurrezione di Cristo”. dopodiché terminerà la Messa notturna a cui assisterà buona parte dei devoti buscemesi.

La Domenica di Pasqua di Buscemi

La “Domenica di Pasqua” di Buscemi prevede solo solenni Funzioni eucaristiche (di cui quella più importante si tiene in Chiesa Madre alle ore 19.00 circa) che celebrano il “Cristo Risorto”, mentre in passato vi era “U ‘Ncuontru” (“L’Incontro”) tra il “Signore Risorto” e la “Madonna” per le vie cittadine (non si è sicuri se questa tradizione verrà ripresa o no).

La tradizione culinaria buscemese legata ai festeggiamenti pasquali ha il suo fulcro nel tradizionale “Pranzo di Pasqua” a cui partecipano amici e parenti. Le portate principali sono: Ravioli ripieni con ricotta e spinaci o la tradizionale Pasta al Forno (timballo di lasagne, cannelloni ripieni o maccheroncini al sugo a base di prosciutto, carne, formaggio, uovo e besciamella) a cui seguono varie portate a base di carne (tra cui va citata la carne alla brace, il “Falsomagro” e cere volte l’agnello da latte al forno con patate aromatizzate con rosmarino). Il pranzo termina con i dolci tra i quali vanno menzionati le “Spini ri Cristu” (“Spine di Cristo”), la “Pagnuccata” (che è un agglomerato a base di palline di semola cotte al forno e legate tra loro con zucchero caramellato e miele), i “Sfinci” (dolci fritti a base di miele e ricotta dolce) e “Cassateddi” (tortine a base di ricotta dolce aromatizzata con cannella e rosso d’uovo). Dopa aver pranzato gli invitati andranno presso le vicine località di Ferla, Buccheri, Siracusa, Monterosso Almo e Giarratana per fare una passeggiata tutti insieme, oppure resteranno a Buscemi a godere del clima di festa.

L’indomani i buscemesi passeranno la “Pasquetta”,  andando o in campagna oppure nelle località sopraelencate per concludere i festeggiamenti pasquali tutti assieme.

Torna indietro