Seguendo la strada di Monte Poi (che solca buona parte della Contrada Liequa, posta tra i territori di Buscemi e Giarratana) venendo dalla SS 124 e dalla S.P. 23 Palazzolo – Giarratana, arriviamo presso uno spiazzale posto davanti ad un rilievo tondeggiante noto come “Serra Pirao”, che sorge in mezzo a due cave, le Valli dei Pozzi e di Lenza, solcate da piccole fiumare che si immettono presso l’alto corso dell’Anapo, raggiungibili rispettivamente da due sentieri sterrati che partono da questo spiazzale.
La Serra Pirao è un piccolo rilievo molto particolare dei Monti Iblei per la sua sezione che sembra semisferica ed è simile a quella dei cosiddetti “Muntalleri” siti in territorio palazzolese (rilievi tondeggianti). Dalla sommità di questa piccola formazione montana possiamo ammirare uno stupendo panorama delle Valli dell’Anapo (a nord), dell’alto Tellaro (a sud) e dell’alto Irminio (a sud ovest in territorio ragusano), mentre a nord est è possibile distinguere i Monti Casale – Erbesso (il più limitrofo), Arcibessi, Difisi, (ad ovest in territorio ragusano tra i comuni di Modica, Ragusa, Giarratana, Chiaramonte Gulfi e Monterosso Almo), Pavone, Contessa e Lauro (verso nord) e in lontananza (solo in caso di cielo sereno) l’Etna, mentre a sud è possibile ammirare i rilievi iblei palazzolesi (i Monti Poi, Petritto, Acre ecc…).
Le due cave che partono dalla Serra Pirao, le Valli dei Pozzi e di Lenza (rispettivamente a nord est e a nord ovest di questa formazione montuosa) sono piccole cavità iblee scavate da torrenti che si presentano secchi, ma che durante le piogge hanno una cospicua portata d’acqua. Queste due cave (che come la Serra Pirao andrebbero studiate molto più approfonditamente dal punto di vista archeologico) si presentano con una cospicua presenza di macchia mediterranea che ricopre i terrazzamenti agricoli più a valle (posti tra la confluenza dei due piccoli torrenti con l’Anapo). Vi sono alcuni sentieri che conducono alle due cave ma bisogna fare attenzione a percorrerli in quanto zone sterrate.