*Canicattini Bagni, Tratto canicattinese della Cava di Sant’Alfano


L’area iblea ad ovest di Canicattini Bagni in cui è posta la Cava di Sant’Alfano.

La Cava di Sant’Alfano è una delle più interessanti cavità iblee della Sicilia sudorientale per il suo particolare ecosistema di tipo ibleo, ma soprattutto per le rovine archeologiche poste al suo interno. Essa è raggiungibile dalla S.P. 86 Canicattini – Sant’Alfano – Bibbia (che conduce a Palazzolo Acreide) ed è scavalcata da un viadotto limitrofo al monumentale Ponte di Sant’Alfano (vedi link nella pagina precedente); il fondo cava è raggiungibile dalla Traversa Case Vecchie (posta prima del ponte alla nostra sinistra venendo da Canicattini).

Questa cava, situata in buona parte in territorio netino, è caratterizzata dalla Necropoli Sicula di Case Vecchie (una delle più importanti in Provincia di Siracusa assieme a quelle di Pantalica, del Cassibile, di Bibbinello e di Castelluccio) di formazione castellucciana e quindi con origini neolitiche, posizionata all’interno in territorio netino (vedi sezione riguardante le zone iblee limitrofe al territorio di Canicattini).

La zona canicattinese della Cava di Sant’Alfano è quella che passa appunto sotto l’omonimo ponte da cui si origina la Cava Bagni. Essa è interessata dal Torrente Bagni, piccolo fiume molto importante per la città di Canicattini (qui è collocato appunto l’acquedotto cittadino). Sono presenti inoltre rovine riconducibili ad insediamenti rurali e, molto probabilmente a piccole Necropoli di epoca sicula. Da ammirare la folta macchia mediterranea che circonda il corso del torrente presso il fondo della cava.

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