Carlentini, Borgo Angelo Rizza

Percorrendo da Carlentini la S.P. 9 in direzione Sortino, oltrepassiamo il bivio per la S.P. 32 per Pedagaggi immettendoci in un rettilineo che termina con un ampio tornante sulla sinistra, alla fine di questo tornante dietro un filare di alberi è posto il Borgo Angelo Rizza, una borgata sorta in epoca fascista mai del tutto abitata che però è stata interessata da vari interventi di restauro fino al 2007 e restante in attesa di un determinato utilizzo (anche se per un breve periodo di tempo ospitò un ristorante – pizzeria).

Il Borgo Angelo Rizza (o Borgo Rizza) venne progettato dal partito fascista (assieme ad altri borghi rurali siciliani voluti dal medesimo partito) all’inizio del 1940 e intitolato al giovane militante fascista Angelo Rizza ucciso a Siracusa il 16 Maggio 1921. Nello steso anno doveva essere progettato un altro borgo simile situato in Contrada Fiumefreddo a nord di Lentini. A causa dello scoppio della II guerra mondiale il borgo non entrò del tutto in funzione per com’era concepito visto che doveva ospitare oltre alla cosiddetta “Casa del Fascio” (la sede locale del partito fascista) anche una scuola, una caserma dei Carabinieri, un ambulatorio, alcune botteghe (di cui un bar – trattoria) e ovviamente una Chiesa. Il borgo dopo la II guerra mondiale venne abitato da poche famiglie che poi lo abbandonarono alla fine degli anni 60. Da allora il borgo rimase semi abbandonato fino a quando non vennero restaurati tre caseggiati nei primi anni 2000. Alla fine del 2007 si interruppero i lavori che interessarono tre edifici (di cui uno come detto prima ospitò un ristorante che rimase aperto pochi anni) e tuttora si attende il completamento dei restauri di tutto il borgo, che nel frattempo è stato vandalizzato e occasionalmente viene utilizzato per le battaglie di softair.

L’ingresso al Borgo Angelo Rizza è posto sulla S.P. 9 ed è delimitato da un filare di alberi e da una sbarra di ferro (facilmente valicabile).

A nordovest (di fianco all’ingresso) vi erano gli edifici che dovevano ospitare la sede dell’ente governativo di Borgo Rizza e l’ufficio postale. Questi due edifici non sono stati restaurati e si presentano piuttosto devastati. L’ufficio dell’ente si presenta come una bella palazzina con ingresso rettangolare di fianco al quale vi sono due finestre rettangolari nella parte inferiore (ufficio vero e proprio), mentre la parte superiore dell’edificio presenta una veranda con doppia apertura arcuata a fianco del quale vi sono due aperture rettangolari (che doveva essere la residenza dell’autorità di Borgo Rizza)L’ufficio postale è posto nel vertice nordoccidentale del borgo a sinistra della sede dell’ente e si presenta come una palazzina di due piani dall’ingresso devastato di forma rettangolare sopra cui vi è un corpo con finestra sempre rettangolare; accanto vi è l’ala laterale con tre finestre rettangolari sopra cui è posta una veranda. Doveva ospitare al piano inferiore l’ufficio postale vero e proprio e al piano superiore la caserma dei Carabinieri.

A sudovest del borgo, adiacente all’ingresso, è posta quella che doveva essere la Trattoria vera e propria del Borgo Rizza, che doveva fungere anche da rivendita di generi alimentari – detersivi, giornali e tabacchi. L’edificio presenta due corpi separati di cui quello con due piani presentante entrate e finestre di forma quadrata che doveva fungere da rivendita e alloggio dei titolari della trattoria – rivendita, e a fianco un lungo corpo formato da ampie finestre e da una veranda esterna che effettivamente svolge tuttora le funzioni di “trattoria” (per saperne di più clicca qui).

Seguendo il viale ci troviamo direttamente presso la piazza principale del borgo in cui davanti a noi è posta la “Casa del Fascio”, il principale edificio della borgata in stile razionalista di due ordini formato da una scalinata a doppio accesso laterale che conduce all’ingresso dell’edificio pubblico composto da due porte d’ingresso e una finestra al centro, mentre ai lati vi sono due finestre rettangolari; sotto vi sono una porta e due finestre della medesima forma. Esso era progettato per essere il centro principale del partito fascista nel borgo (con aula per le riunioni e i relativi uffici).

A nord della piazza vi è posta la scuola composta da un edificio con accesso laterale rispetto al prospetto posto in un vestibolo incavato nella parete, con a sinistra il corpo dell’edificio avente varie finestre; il piano superiore posto sull’ingresso presenta un corpo con varie finestre. All’interno doveva sorgere una scuola per i figli di chi doveva abitare presso questa borgata e i relativi uffici. Anche questo edificio risulta restaurato.

A sud della piazza vi era la sede delle botteghe artigiane di Borgo Angelo Rizza, che doveva ospitare la sartoria, la calzoleria, il barbiere. la fucina per la lavorazione dei metalli e il riparatore di carretti (vista la scarsa presenza di auto). Si tratta di un’edificio formato da un portico d’ingresso che conduceva alle botteghe del sarto e del calzolaio, mentre le altre entrate conducevano al barbiere al fabbro, e il cortile retrostante alla bottega del carrettiere. Le entrate sono di forma rettangolare come le finestre, così come quelle poste sulla parte superiore dell’edificio in cui erano posti gli alloggi dei botteghieri. Anche questo edificio è stato completamente restaurato.

A sudest del Borgo Rizza era posto l’ambulatorio medico della borgata. Si tratta di un edificio semplice di due piani con un’apertura e diverse finestre rettangolari che al suo interno ospitava sia l’ambulatorio (e la sala d’aspetto), sia lo studio, sia la residenza del dottore. L’edificio è ancora in rovina.

L’edificio architettonicamente più interessante è la Chiesa del Borgo Angelo Rizza (di cui non sappiamo ancora se sia stata consacrata o meno a qualche santo) posta a nordest del borgo. Purtroppo è ancora in rovina e andrebbe restaurata. Essa presenta un Sagrato rialzato in pietra lavica su cui sono collocate sia la chiesa vera e propria con l’adiacente casa canonica. La chiesa a facciata semplice è costruita in stile razionalista. Presenta un semplice portale rettangolare con sopra incastonata una Croce, con sopra un grande finestrone rettangolare. La facciata presenta sulla sommità il piccolo campanile con ancora una campana. Di fianco alla chiesa, un portico conduce all’interno della casa canonica, che possiede nella sua parete laterale un piccolo balconcino. L’interno della chiesa ad unica Navata è spoglio e possiede solo l’Altare Maggiore ormai compromesso formato da una grande nicchia absidale in cui è posto il Tabernacolo.

A poca distanza dal Borgo Rizza sono posti alcuni edifici di servizio che dovevano regolare un piccolo acquedotto che doveva servire la borgata rurale, visibili dalla S.P. 9 mentre sul limitrofo rilievo a sinistra della provinciale per Sortino erano poste delle cisterne idriche per immagazzinare l’acqua proveniente dalle limitrofe sorgenti.

Oggigiorno il Borgo Rizza, in attesa ancora di un determinato utilizzo, oltre ad essere sede della sopracitata trattoria (che in un modo o nell’altro lo “tiene in vita” per modo di dire) viene utilizzato per alcune piccole manifestazioni di ambito locale organizzate da associazioni lentinesi e carlentinesi, anche se si consiglia il totale restauro del borgo e una sua totale collocazione in ambito turistico – culturale – ricettivo vista la ricchezza e la bellezza della zona limitrofa, posta a poca distanza dai siti di Leontinoi e di Pantalica (per non citare le bellezze del territorio ibleo carlentinese di cui fa parte anche la poco distante Pedagaggi).

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