Di fianco al belvedere panoramico di Via Duilio, vi è un piccolo edificio al cui numero civico 8 della suddetta via è posto l’ingresso al piccolo ma interessante museo etnoantropologico noto come “Casa dei Mestieri Antichi e delle Tradizioni Popolari”, nato nel 2013 per volere dello studioso carlentinese di tradizioni antiche Alfio Calatabiano.
Il museo raccoglie al suo interno vari cimeli utilizzati per gli antichi mestieri manuali che venivano praticati in Sicilia, in particolare nell’area lentinese e carlentinese. Vi sono attrezzi per i lavori maschili quali quelli che si compivano all’aria aperta nelle campagne come quelli dei “Massari” ossia dei pastori o dei contadini oppure degli operai che un tempo sistemavano strade e muri a secco. Anche il lavoro “itinerante” di chi girava le strade dei paesi per sistemare pentole, aggiustare ed affilare lame (forbici, coltelli ecc…) o di chi vendeva verdura, frutta, carne, pesce, formaggi ecc… Molto presenti anche i lavori maschili e femminili che si tenevano nelle botteghe artigianali come quelli di sartoria, di falegnameria, della lavorazione dei metalli ecc… Anche il lavoro dei “Pupari” ossia di chi costruiva i “Pupi Siciliani” è contemplato in questo museo.
Molti cimeli come “Cavagne” in cui anticamente veniva trasportata la ricotta, attrezzi per la lavorazione dei metalli, “Panari” (cestini in vimini) per il trasporto di vivande, attrezzi agricoli, gioghi e campanacci che venivano collocati sugli animali da lavoro ecc… addirittura un antico telaio del tutto funzionante. Oltre a questi attrezzi possiamo ammirare anche mobili antichi, corredi (cestini, vasi, pentole ecc…), vecchie immagini e fotografie, quadri devozionali, giare, “Quartare” e “Musticheddi” (giare tipiche del lentinese che venivano utilizzate durante la ricorrenza dell’Assuzione di Maria).
Per informazione su come e quando visitare la Casa Museo visitate il sito www.mediterraneaturismo.com, telefonare al numero +39 095 784 6004 o visitare la pagina facebook.