*Carlentini, Contrada Bosco – Chiusa Gelsi e Rovine Archeologiche

Imboccando la S.P. 9 in direzione Sortino entriamo presso la Contrada Bosco, antico feudo della famiglia Beneventano di Lentini, sorto in mezzo alle aree del Monte Pancali e di Roccadia. Difatti qui è posta ancora la masseria feudale raggiungibile da una traversa sterrata che conduce ad un gruppo di villette private.

Questa zona è così chiamata perché un tempo qui vi era posto un folto bosco di roverelle che ricoprivano le limitrofe vallate di tipo ibleo. Oggigiorno vi è ben poco di questo bosco, visto che venne estirpato per lasciare posto a campi coltivati e pascoli. Quando i Baroni Beneventano acquisirono questa zona il bosco era quasi scomparso. Oggi come detto prima rimane la piccola tenuta feudale formata da una masseria fortificata all’interno della quale è posta la residenza baronale con annesse stalle e magazzini che si affacciano presso il cortile interno.

I dintorni della Contrada Bosco possiedono alcune importanti rovine archeologiche risalenti ad insediamenti abitativi e rurali di cui oggi restano minime tracce poste presso l’area nota come “Chiusa Gelsi” posta lungo uno stretto tornante. In questa zona possiamo ammirare alcune grotte facenti parte di un sito rupestre molto probabilmente risalente al periodo protostorico (che si presenta simile ai siti rupestri posti a nord di Lentini come quelli di Valsavoia o di Castellana – Palazzelli) che però venne utilizzato in epoca bizantina come abitato rupestre che poi si sviluppò in un insediamento rurale di cui oggi restano poche rovine formate da conci di pietra di varie dimensioni. Sotto la strada sono poste altre grotte difficili da esplorare, mentre sotto il limitrofo rilievo posto alla nostra destra (venendo da Carlentini) noto come “Costa Liscia” vi sono varie grotte di questo tipo. Queste grotte sono raggiungibili da sentieri sterrati posti alla nostra destra che risalgono la Costa Liscia, da cui possiamo ammirare un ottimo panorama di Carlentini, Lentini, dei rilievi del Monte Pancali nonché del Biviere di Lentini e dell’area catanese con la città di Catania e l’Etna sullo sfondo.

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