Al termine della Via Marconi ad angolo con la Via Aurelio Saffi si affacciava il maestoso Palazzo Riso appartenente agli omonimi baroni proprietari del Feudo di Roccadia, dove originalmente sorgeva l’antica Abbazia la cui immagine raffigurante “Santa Maria di Roccadia” è posta nell’omonima chiesa carlentinese, unica ala superstite del palazzo, ormai andato distrutto, c’è chi dice in seguito ai bombardamenti della II guerra mondiale, chi dice che sia stato demolito per fare posto all’odierno “grattacielo” posto di fianco alla chiesa di Santa Maria di Roccadia. Sorte analoga toccò alla “Villa Maria Luisa” che era posta a poca distanza dal palazzo.
Molto probabilmente i due edifici caddero in rovina (anche in seguito ai bombardamenti) e invece di essere stati restaurati vennero direttamente demoliti con poca lungimiranza (e molto probabilmente per i profitti economici e no che la costruzione di moderni palazzi davano a quell’epoca), difatti del palazzo rimane solo la parte ospitante la chiesetta di Roccadia, un edificio con aperture arcuate settecentesche posto di fronte al moderno condominio caratterizzato dalla presenza di blocchi di pietra lavica nei pilastri laterali e nelle aperture, mentre della Villa Maria Luisa forse una specie di “balconcino – verandina” posta sulla Via Aurelio Saffi.