*Carlentini, Monte Carrubba e rovine archeologiche (Necropoli del Monte Carrubba – Insediamenti Rurali – Feudo Carrubba – Francica Nava)

Dalla S.P. 9 Carlentini – Sortino andando verso la città sortinese, superato il bivio con la S.P. 32 per Pedagaggi, ammiriamo verso sud un grosso rilievo calcareo di matrice iblea, il Monte Carrubba, che si è formato parecchi millenni fa in seguito all’esplosione di un vulcano sottomarino che innalzò il fondo del mare andando a formare i Monti Iblei e soprattutto l’area collinare dei Monti Climiti, posta tra i territori di Sortino, Melilli e Priolo Gargallo.

Il Monte Carrubba è posto ad ovest della catena dei Monti Climiti da cui è separato dalla valle della Fiumara Grande, meglio nota come Fiume Marcellino (chiamato anche Fiume Carrubba) un importante corso d’acqua che bagna i territori di Carlentini, Melilli ed Augusta, sfociando nei pressi del sito archeologico di Megara Iblea (in territorio augustano).

Il Monte Carrubba è uno dei più alti rilievi dei Monti Iblei con i suoi circa 500 metri d’altezza la cui sommità è raggiungibile dalla traversa che costeggia il tratto iniziale del Torrente Tranese (vedi link nella pagina precedente) camminando per alcuni terreni andando poi in direzione sud risalendo il rilievo da cui si gode un ottimo panorama della Sicilia sudorientale in particolare dell’area dei Monti Climiti e del suo tratto di mare posto tra i territori di Priolo Gargallo, Melilli e Augusta. Qui è posto un vasto impianto eolico che, assieme a quello posto sul limitrofo rilievo noto come Monte Santa Venera forma uno dei parchi eolici più grandi di Sicilia. In questa zona sono posti dei ruderi rupestri di vario tipo (di cui segnaliamo la presenza di insediamenti neolitici e di sparute necropoli formate da tombe a forno scavate nella roccia) nonché tracce di insediamenti rurali e di terrazzamenti agricoli, anche se i principali siti archeologici sono posti a sud del rilievo, lungo la Fiumara Grande.

La parte bassa del rilievo invece è costeggiata dalla S.P. 9 che scende tramite dei tornanti presso la Cava della Fiumara Grande, che costeggia il rilievo da sud. Qui sono presenti vari caseggiati rurali ormai andati in rovina oltre ad una vecchia casa cantoniera. Le principali rovine archeologiche sono poste presso la Cava della Fiumara Grande di cui qualche grotta è posta addirittura presso la S.P. 9 lungo il vasto tornante che si immette nel fondo della cava sotto il quale scorre l’importante fiume.

Va segnalata infine la presenza della Masseria Carrubba, storica dimora di campagna recentemente restaurata (comprendente anche una Cappella) il cui accesso è posto presso una stradina. Questa masseria a picco sulla cava che scorre a sud del monte è di proprietà privata ma la si può ammirare dalla strada per Sortino. Sembrerebbe che la masseria appartenesse a qualche nobile famiglia della zona (secondo alcune fonti storiche apparteneva alla nobile famiglia Montalto – Francica Nava di Siracusa).

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