Carlentini Nord, Casa dello Scirocco

Tra le Vie Tamigi e Agnone presso la Contrada Piscitello a Carlentini Nord, sorge la Casa dello Scirocco, uno dei siti archeologici più curiosi dell’intera Sicilia unico nel suo genere anche oggi è sconosciuto al turismo. Essa è in realtà una dimora di campagna settecentesca (poi adibita ad albergo – agriturismo), che cela al suo interno gli interessanti resti di una Villa Romana dotata di uno straordinario sistema di ventilazione che in estate faceva raffreddare l’aria calda proveniente dall’esterno (da qui il nome di Casa dello Scirocco) facendo in modo che la casa restasse fresca anche sotto l’arsura estiva che ricopre l’intera punta della Sicilia meridionale; inoltre in questa villa vi erano delle lussuose terme capaci di poter raffreddare e riscaldare l’acqua a piacimento del proprietario di questa villa, che forse era un console romano che in Sicilia Orientale ricopriva una certa importanza politica, (alcuni sostenevano che era la residenza di Ternullo colui che fece uccidere i tre “Santi Alfio, Cirino e Filadelfo” e molti cristiani nell’antica Leontinoi, anche se si tratterebbero di dicerie popolari lentinesi).

I resti di questa villa costruita ai margini di una latomia greca posta in Contrada Piscitello furono scoperti nel 1700 dal Barone Fuccio – Corbino di Sansà, che fece però interrare queste rovine per costruire l’odierna residenza settecentesca che ospita i locali dell’agriturismo. La villa poi passò alla famiglia Aletta di Lentini mentre oggi è di proprietà di alcuni discendenti della famiglia nobile ragusana La Rocca di San Silvestro. I resti di questa villa patrizia vennero riportati alla luce nel 1987 dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali di Siracusa sempre per volere della famiglia La Rocca, che da allora ha posto l’area sotto vincolo archeologico, facendo in modo che queste rovine possano essere ammirate ma mai più soggette ad interramento e a qualsiasi opera di distruzione.

L’ingresso della Casa dello Scirocco è delimitato da un cancello di ferro che conduce ad un agrumeto posto sotto la Latomia di Contrada Piscitello che comprende anche ambienti rupestri. Proseguendo per il vialetto troviamo un elegante giardino mediterraneo in cui è posta la residenza settecentesca. Essa è formata da un casolare di colore rossastro con pilastri di pietra tufacea locale con elementi architettonici quali aperture e finestre (di forma rettangolare) adornati da eleganti bassorilievi. L’interno della casa, che ospita un albergo – agriturismo, ha stanze eleganti con mobili antichi, al cui interno possiamo ammirare parte della struttura termale dell’antica villa romana formata da vasche, canalette e prese d’aria che a seconda di com’erano utilizzate rinfrescavano o riscaldavano le acque provenienti da una limitrofa sorgente creando delle vere e proprie “terme” (oggi non più utilizzabili visto il parziale interramento della struttura). Inoltre grazie ad altre prese d’aria poste nelle pareti e nella pavimentazione, veniva fatta passare l’aria che nei vari passaggi (e anche grazie alla pietra calcarea molto probabilmente proveniente dalla limitrofa latomia) si rinfrescava creando una specie di “aria condizionata” attraverso processi fisici e meccanici dati dalla disposizione di queste prese d’aria (questo è molto probabilmente l’unico sito archeologico in Italia, e forse al mondo ad avere questo tipo di caratteristiche).

Al di fuori della villa sono poste canalette e vasche sempre di epoca antica, oltre a vari ambienti ipogeici ricavati nella limitrofa latomia. 

Presso la Casa dello Scirocco, vi è inoltre un piccolo museo antropologico in cui vi sono esposti attrezzi agricoli utilizzati una volta nelle campagne della zona settentrionale della Provincia di Siracusa.

Per ulteriori informazioni visita il sito della Casa dello Scirocco www.casadelloscirocco.it.

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