Cassaro, Festa di San Giuseppe

La Festa di San Giuseppe è la più importante di Cassaro perché è quella consacrata al “Patrono” della cittadina iblea. La festa esterna che è quella più fastosa viene aspettata con smaniante ansia per ben tre anni; scaduto questo lungo periodo di attesa, i cassaresi incominciano ad organizzare quella che per loro sarà la “Festa più bella della Valle d’Anapo”. Va anche detto che il “Santo Patrono” viene festeggiato il 19 Marzo di ogni anno, in occasione della sua festività liturgica. Assieme a quella celebrata a Rosolini è considerata come la celebrazione più bella consacrata al “Santo Falegname” che si tiene in Provincia di Siracusa. Va doverosamente detto che per molti anni (prima del 2012) la festa di “San Giuseppe” era celebrata presso la Chiesa della Madonna delle Grazia poiché la Chiesa Madre di Cassaro era chiusa da diverso tempo.

Il culto cassarese legato a “San Giuseppe”

Il culto cassarese a “San Giuseppe” (per saperne di più sulla sua vita clicca qui) deriva chiaramente dal culto in suo onore praticato da contadini, allevatori ed artigiani, categorie il cui lavoro manuale nei campi e nelle botteghe era tutelato dal “Santo Padre di Cristo”; e i cassaresi si rivolgevano spesso al Santo per chiedere sia una grazia lavorativa (es quella di avere un buon raccolto a fine stagione o di trovare un buon lavoro) sia per chiedere una guarigione fisica o spirituale.

La Festa Liturgica di “San Giuseppe” (19 Marzo)

Ogni anno il 19 Marzo Cassaro festeggia il proprio Patrono “San Giuseppe” in occasione della festa liturgica con cui si commemora il “Padre di Cristo”.

I riti in onore del “Patrono” cominciano sin dal 15 Maggio quando avviene la “Svelata” del Simulacro di “San Giuseppe” verso le 18.00 presso la Chiesa Madre di San Pietro in Vincoli. Questo rito è molto suggestivo poiché i devoti cassaresi a “San Giuseppe” invocano con forti grida verso il Simulacro affinché venga scoperto. Quando questo avviene i fedeli battono le mani e urlano ancora più forte la loro gioia. Dopo la Svelata vi sarà una solenne Messa che apre il Triduo di Preparazione ai festeggiamenti del 19 Marzo compreso nei giorni 16, 17 e 18 Marzo, in cui presso la Chiesa si terranno solenni Messe in onore del Patrono (ore 18.00 – 18.30 circa).

Il 19 Marzo la città viene svegliataverso le ore 8.00 da forti colpi di cannone che avvisano la cittadinanza dell’arrivo del giorno consacrato al “Santo Patrono” da loro venerato. Per tutta la mattinata si tengono solenni Messe in onore di “San Giuseppe” nella Chiesa Madre di cui quella più importante è quella che comincia verso le ore 10.30. Durante il pomeriggio (ore 16.00 circa) si tiene il cosiddetto “Cialibru” ossia l’asta in cui vengono battuti all’asta prodotti tipici di Cassaro (olio, formaggi, pani votivi ecc…) il cui ricavato andrà devoluto in beneficenza.

Nel tardo pomeriggio in Chiesa Madre ci sarà una solenne Messa che comincia verso le ore 18.00 – 18.30 seguita da molti devoti. Al termine di questa celebrazione verso le ore 19.00 -19.30 dalla Chiesa Madre esce il Simulacro di “San Giuseppe” acclamato dai fedeli e salutato dallo sparo di fuochi d’artificio. Dopo la Processione che si tiene nel centro storico di Cassaro, seguita da buona parte dei cittadini, “San Giuseppe” fa rientro presso la Chiesa di San Pietro in Vincoli. Dopo il rientro si tiene uno spettacolo pirotecnico in onore del “Santo Patrono”.

Otto giorni dopo (26 Marzo) si tiene l’Ottava di San Giuseppe che chiude i festeggiamenti annuali in onore del “Patrono”. Durante l’ottavario si tengono solenni Messe in Chiesa Madre (alle ore 18.00 circa).

La sera dell’Ottava presso la Chiesa Madre vi sarà la solenne Messa che chiude i festeggiamenti (inizio ore 18.00 – 18.30 circa). Dopo la Messa il Simulacro di “San Giuseppe” verrà richiuso nella sua nicchia venendo salutato calorosamente dai devoti cassaresi che, al pensiero che potranno rivederlo l’anno prossimo (oppure in estate durante la sua festività esterna che si tiene ogni tre anni), intonano forti urla di invocazione fino a quando la nicchia in cui viene riposta la statua non viene richiusa.

La Festa Esterna di “San Giuseppe”

L’Entrata della Festa, la “Svelata di San Giuseppe” il Triduo di Preparazione (ultima settimana di Luglio)

La solenne festa esterna in onore di “San Giuseppe”, così come le altre due feste estive (quelle di “San Sebastiano” e di “Sant’Antonio Abate”) si tiene l’ultima Domenica di Luglio di ogni tre anni (per saperne il perché leggi il paragrafo “Perché le feste di Cassaro si alternano sempre ogni tre anni?” posto nella sezione delle tradizioni popolari di Cassaro che si trova nella pagina precedente).

I riti in onore di “San Giuseppe” cominciano la penultima Domenica di Luglio in Chiesa Madre con lo sparo di fuochi d’artificio alle ore 17.30. Alle ore 19.00 presso la Chiesa Madre di San Pietro in Vincoli si tiene la solenne Messa che sancisce così la cosiddetta “Entrata della Festa” di “San Giuseppe” che indica l’inizio della settimana attesa dai cassaresi da ben tre anni. In queste giornate Cassaro è oggetto di spettacoli vari e viene oltretutto riccamente addobbata a festa con sontuose luminarie e con drappi celesti (che è il colore ufficiale della “Confraternita di San Giuseppe”).

Il Mercoledì dell’ultimo fine settimana di Luglio arriva il fatidico giorno della “Svelata” del Simulacro del “Santo Patrono di Cassaro” (preceduta da una solenne Messa in Chiesa Madre che si tiene alle ore 18.30 circa) che viene salutata a gran voce dalle toccanti invocazioni dei fedeli cassaresi che si riuniranno in massa in Chiesa Madre presso la Cappella in cui vi è la nicchia che racchiude la “Statua di San Giuseppe”. Quando la nicchia si aprirà, la gente presente inizierà ad invocare e ad applaudire il loro “Santo Patrono” che aspettavano ansiosamente dalla celebrazione liturgica del 19 Marzo.

Nei giorni che seguiranno (Giovedì, Venerdì e il Sabato di Vigilia) verrà celebrato il Triduo di Preparazione alla Festa di San Giuseppe che comprende solenni Messe alle ore 18.30. In questi tre giorni presso la Piazza Matrice di Cassaro verranno accese con una breve cerimonia le luminarie artistiche (ore 19.00 del Giovedì, primo giorno del Triduo) e si terranno numerosi spettacoli musicali e teatrali e pesche di beneficenza a partire dalle ore 21.00.

Il Sabato di Vigilia che precede la festa il pomeriggio (ultimo giorno del Triduo) comincia alle ore 16.00 la sfilata per le vie di Cassaro accompagnata da sbandieratori e tamburini che vedrà la raccolta delle offerte a “San Giuseppe” (che verranno devolute in beneficenza). Alle 19.00 (dopo i solenni Vespri delle ore 18.30) comincia la Messa prefestiva seguita da molti fedeli. Al suo termine dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate esce la Reliquia dell’omonimo “Santo Protettore e Compatrono di Cassaro” (frammenti della veste?) in una Processione che prima raggiungerà la Chiesa di San Sebastiano, e poi infine la Chiesa Madre di San Pietro in Vincoli per omaggiare “San Giuseppe”. Dopo seguirà una solenne Messa presso la Chiesa Madre. La serata terminerà alle 21.30 con uno spettacolo musicale in Piazza Matrice.

La Domenica di Festa; la “Processione Diurna di San Giuseppe”

All’alba del giorno di festa tanto atteso dai cittadini di Cassaro, la città viene svegliata verso le ore 08.00 con forti colpi di cannone che, con una certa irruenza, la avvisano dell’imminente inizio delle festività in onore di “San Giuseppe”. Alle 08.30 iniziano le solenni lodi in Chiesa Madre mentre la banda comunale sfila per le vie cittadine suonando motivi allegri che chiameranno al risveglio la cittadinanza ancora dormiente. Dopo i consueti pellegrinaggi a cui nel frattempo si alterna la vendita del “Pane di San Giuseppe” (pane benedetto votivo il cui incasso verrà devoluto in beneficenza) che comincia alle ore 9.15 protraendosi per tutta la mattinata, verso le 10.30 vi sarà nella Chiesa Madre di San Pietro in Vincoli, la Messa solenne in onore del “Patrono” a cui presiederanno le maggiori autorità cittadine e diocesane. Durante lo svolgimento della Funzione, i fuochisti sistemeranno le cariche contenenti sia i botti, sia gli “Nzareddi” (volantini e strisce di carta multicolore) che verranno sparati non appena uscirà il “Santo”.

Terminata la Messa in Chiesa Madre, alle ore 12.00 inizia la Processione di “San Giuseppe”; il Simulacro, non appena uscirà dalla chiesa, sarà salutato con lo sparo delle potenti salve e degli “Nzareddi” colorati, che daranno colore e pregio a questa solenne Processione mostrando nello stesso tempo uno spettacolo unico e immenso. Questo rito è chiamato col nome di “Nisciuta i San Giuseppi”.

Dopo il fastoso rito, la Statua del “Santo” verrà portata in processione per le vie del centro storico cassarese. La pesantissima “Vara” verrà portata a spalla sotto il caldo sole estivo che rende molto difficoltoso il trasporto del Simulacro, nonostante ciò i portatori continuano la Processione spinti dalla loro devozione verso il “Santo Padre di Gesù”. Seguono la Processione di “San Giuseppe” anche la “Confraternita” consacrata al “Santo”, gli sbandieratori in costume e numerosi altri fedeli che, oltre a seguire il Simulacro, doneranno offerte in denaro che andranno sia a sopperire le spese per la festa, sia in beneficenza, e infine faranno alzare i neonati al “Santo” in modo che “San Giuseppe” li possa benedire.

Dopo aver girato per tutto il centro storico, la Processione rientrerà in Chiesa Madre tra l’applauso dei fedeli.

La Processione serale e la conclusione dei festeggiamenti

Il pomeriggio sarà piuttosto festoso, scandito dalle squarcianti urla dei venditori ambulanti (provenienti perlopiù da Catania) che attirano numerosa gente presso le loro bancarelle, finché verso le cinque di pomeriggio la banda musicale di Cassaro eseguirà un piccolo concertino itinerante sfilando per le vie del centro cassarese a partire dalle ore 17.00 .

Alle 19.00 di sera in Chiesa Madre inizia la seconda Messa solenne in onore di “San Giuseppe”, a cui accorrerà numerosa gente desiderosa di omaggiare il “Santo Patrono”.

Alle 20.00 dalla Chiesa Madre uscirà la seconda Processione in onore di “San Giuseppe”, la cui uscita verrà salutata dallo sparo di fuochi pirotecnici, ma soprattutto dalle urla di invocazione dei fedeli verso il loro Santo. Il Simulacro del “Patrono” verrà caricato su di un carro trionfale e portato in Processione facendo un lungo giro che toccherà tutta la città.

Dopo la lunga Processione, alle ore 22.00 il Simulacro del “Patrono” ritornerà in Piazza Matrice e lì sarà salutato da una bella fiaccolata multicolore accompagnata dallo sparo di fuochi pirotecnici che ne saluterà l’entrata in Chiesa tra le urla di invocazione e gli applausi dei fedeli.

Dopo l’entrata in chiesa alle ore 22.30, sempre presso la Piazza Matrice, vi sarà un sorteggio di beneficenza seguito da uno spettacolo musicale curato da artisti locali che allieterà la festività religiosa e riporterà allegria dopo la lunga processione. Al termine del piccolo concerto musicale alle ore 24.00 vi sarà l’imponenza del grandioso spettacolo pirotecnico che sancirà la fine della festa del “Patrono di Cassaro”. Esso verrà sparato presso il campo sportivo della cittadina iblea, poiché risulta molto potente tanto che non può essere sparato dentro la città.

L’Ottava della Festa, la “Velata” e la fine dei festeggiamenti

Terminata la festività comincia l’Ottavario della Festa di San Giuseppe, ossia gli otto giorni che precedono la fine dei festeggiamenti che avverranno la prima Domenica di Agosto, che comprende solenni Messe in Chiesa Madre che cominciano verso le ore 18.30 – 19.00).

La prima Domenica di Agosto arriva l’Ottava della festa del “Patrono”. La Statua di “San Giuseppe” dopo la Messa serale delle ore 19.00 verrà portata nuovamente in Processione per le vie della città seguita da molti fedeli.

Al termine di quest’ultima con il rientro in Chiesa, vi sarà il rito della “Velata” di “San Giuseppe”. I cassaresi tutti, sapendo che rivedranno il loro “Patrono” il prossimo anno per i festeggiamenti del 19 Marzo, si metteranno a gridare intonando toccanti quanto commoventi invocazioni che rendono il clima molto irreale, e quando la nicchia si chiuderà vi saranno scroscianti applausi all’indirizzo di “San Giuseppe”. Cassaro così si congederà così dal suo “Patrono” e i cassaresi devoti a “San Giuseppe” per i due anni a venire festeggeranno in estate sia “San Sebastiano”, sia “Sant’Antonio Abate” pensando al giorno in cui potranno degnamente festeggiare il loro amato “Patrono”.

Torna indietro