*Cassaro, Valle del Torrente Ferla

Dalla Contrada Serranieri vi è una tortuosa strada semiasfaltata che, a destra dell’imbocco della S.P. 7 per Buscemi, scende presso il letto del Torrente Ferla, posto all’interno di un’interessante cava iblea che funge da confine tra i territori comunali di Ferla e Cassaro (preferibilmente percorribile in mountain bike, moto da cross o veicoli 4 x 4, a meglio ancora a piedi, visto che la strada ha una notevole pendenza).

La valle del Torrente Ferla è immersa nella tipica macchia mediterranea di tipo ibleo che si riscontra anche presso la Valle dell’Anapo (anche se vi sono aree coltivate) che forma dei boschetti in cui possiamo ammirare anche olivi secolari e mandorli, che crescono accanto a interessanti concrezioni calcaree tipiche delle cave iblee. Nella zona è possibile trovare anche funghi nel periodo autunnale. A valle, tra querce e frassini è possibile scavalcare agevolmente il Torrente Ferla (entrando in territorio ferlese) popolato da numerose specie animali (vedi pagina precedente per saperne di più).

Come rovine archeologiche, la Valle del Torrente Ferla possiede rovine di insediamenti abitativi di varie epoche (i più recenti di epoca bizantino – medievale) e necropoli di epoche neolitico – sicule (in maggior parte poste presso la sponda ferlese, mentre presso l’area di Cassaro sembra che ci sia qualche traccia di insediamento abitativo sugli altipiani che costeggiano la cava).

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