*Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Galleria Rupestre del Centoscale

Homepage – IspicaCava d’IspicaGalleria Centoscale

Area Archeologica
“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

*Galleria Rupestre del Centoscale

(zona soggetta al biglietto di ingresso dell’area archeologica di Parco Forza)

A nordovest dell’area di “Parco Forza” facente parte della Cava d’Ispica (che è raggiungibile da Ispica o dalla SS 115 tramite la S.P. 47 “Traversa Barriera” andando in direzione “Cava d’Ispica – Parco Forza”), a poca distanza dall’Anfiteatro troviamo l’imbocco di una lunga galleria sotterranea nota come “Centoscale”.

Essa metteva in comunicazione l’altopiano del “Fortilizio” con un’area sotterranea che conduceva alla sottostante vallata della Cava d’Ispica.

Essa è una galleria in pendenza di tipo artificiale avente più di 200 scalini interamente scavati nella roccia, a cui si collegano vari cunicoli che conducevano a sorgenti sotterranee.

Molto probabilmente il cunicolo conduceva ad un accesso dal quale si poteva raggiungere il letto del torrente che solcava la Cava d’Ispica, che è andato sicuramente distrutto sicuramente a causa di vari terremoti, tra cui quello dell’11 Gennaio 1693.

La “Galleria del Centoscale” sicuramente aveva la funzione di “via di fuga” da utilizzare in caso di emergenza per fuggire o entrare segretamente all’interno dall’antica città di Spaccaforno.

Non sembrerebbe una costruzione medievale ma bensì greca, presentandosi simile per certi versi all’Acquedotto Galermi che tuttora convoglia le acque della Valle del Fiume Anapo a Siracusa.

Altri siti simili sono posti a Scicli presso l’area del “Colle San Matteo” (in cui vi è una galleria anch’essa nota come “Cento Scale”), e appunto a Siracusa presso l’area del Castello Eurialo.

Il “Centoscale” è stato antropizzato per quanto possibile ed elettrificato essendo dotato di lampade, anche se la sua esplorazione per certi versi può essere difficoltosa.

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