Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Ruderi della Chiesa della Santissima Annunziata

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Area Archeologica
“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

Ruderi della Chiesa della Santissima Annunziata

(zona soggetta al biglietto di ingresso dell’area archeologica di Parco Forza)

All’interno dell’area nota come “Parco Forza” (raggiungibile da Ispica o dalla SS 115 per Rosolini dalla S.P. 47 “Traversa Barriera” seguendo le indicazioni “Cava d’Ispica – Parco Forza”), ad est del Castello – Palazzo Marchionale dell’antica Spaccaforno, troviamo le rovine dell’antica Chiesa della Santissima Annunziata.

Essa era posizionata sul vertice meridionale del rilievo su cui era collocata appunto la fortezza medievale ispicese.

Si trattava di una chiesa che, a seconda di ciò che la tradizione locale asserisce, sarebbe stata eretta su quello che per gli studiosi era l’antico tempio consacrato al dio Poseidone (o ad Apollo) facente parte dell’antica “Hyspa”.

L’edificio sacro, sempre secondo varie correnti storiche, deriverebbe da un antico luogo di culto consacrato a “San Pietro” che venne poi inglobato all’interno dell’edificio sacro consacrato alla “Santissima Annunziata”.

I dibattiti sull’origine della chiesa sono ancora in corso, e le varie ipotesi di studiosi e storici locali tendono a sminuire o a confermare quanto scritto in precedenza (per saperne di più visualizzate il link sulla storia della Chiesa di Santa Maria Annunziata redatta dallo studioso Melchiorre Trigilia cliccando qui, oppure la versione del sito dell’Arciconfraternita della Santissima Annunziata cliccando qui).

L’edificazione dell’edificio sacro sarebbe avvenuta nell’anno 1453 per volere della famiglia Caruso (allora signori di Spaccaforno, odierna Ispica), venendo ampliata poi tra il 1500 e il 1600 sotto la famiglia Statella arrivando ad essere una delle più grandi chiese (se non addirittura quella più grande) dell’antica città medievale di Spaccaforno.

Al suo interno, questa chiesa era caratterizzata dalla presenza di vari altari, mentre sotto di essa erano posti vari siti sepolcrali.

All’interno di questa chiesa era collocata la statua del “Santissimo Cristo con la Croce” venerato dai cosiddetti “Nunziatari”, ossia dai devoti appartenenti alla Chiesa della Santissima Annunziata.

Di questa statua si hanno notizie sin dal 1623, e si sa che venne condotta in Processione durante la sera del “Venerdì Santo” per volere della famiglia Statella (gli allora signori di Spaccaforno).

Questa chiesa era inoltre la prima sede della secolare Arciconfraternita dell’Annunziata, i cui confrati “Nunziatari” che indossavano (e indossano tuttora) indumenti cerimoniali di colore blu, appartenevano alla nobiltà e ai ceti medio – alti dell’antica “Spaccaforno”, contrapponendosi ai “Cavari” di estrazione più “popolare”, devoti al “Santissimo Cristo alla Colonna” un tempo venerato presso la Chiesa del Crocifisso di Spaccaforno (vedi link “Chiesa Rupestre di Santa Maria della Cava” per saperne di più).

La Chiesa della Santissima Annunziata crollò in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 e assieme ad essa venne distrutta anche la statua originaria del “Santissimo Cristo con la Croce”.

L’edificio sacro venne di conseguenza riedificata presso l’attuale cittadina ispicese in forme barocche – neoclassiche, e ovviamente all’interno della medesima venne collocato un nuovo simulacro raffigurante il “Santissimo Cristo con la Croce” (vedi link “Chiesa della Santissima Annunziata” nella pagina principale di Ispica).

Della Chiesa dell’Annunziata restano solo le fondamenta e parte della pavimentazione in cui vi sono vari fossi che un tempo formavano le nicchie sepolcrali dell’edificio sacro; infatti durante gli scavi molti resti umani vennero raccolti e sepolti presso l’attuale cimitero ispicese.

Alcune lapidi funerarie vennero poste all’interno dell’Antiquarium della Cava d’Ispica, tra cui quelle dei sepolcri del nobile Vincenzo Ganga e di una nobildonna di origini spagnole.

Vi sono ancora le tracce degli Altari le cui opere d’arte sono andate distrutte tra cui va citato l’originario simulacro del “Cristo con la Croce” (opera del 1623), mentre quelle sopravvissute sono state poste all’interno dell’attuale Chiesa della Santissima Annunziata (per saperne di più vedi link “Chiesa della Santissima Annunziata” nella pagina principale di Ispica).

Attorno all’area della chiesa vi sono le tracce di antichi condotti idrici presumibilmente di epoca tardo sicula – greca, che presagirebbero la presenza del sopracitato tempio.

Sotto il sito collinare vi sono i resti di antiche “case – grotta” e molto probabilmente di insediamenti più antichi di epoca alto medievale.

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