*Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Area iblea di Contrada Crocifia – Raffararuni

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Area Archeologica
“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

*Area iblea di Contrada Crocifia – Raffararuni

Da Ispica imbocchiamo la SS 115 “Ispica – Modica” in direzione di quest’ultima città, solcando la vasta zona nota come “Contrada Crocifia”.

Essa forma un vasto altopiano collinare che si frappone tra la Cava d’Ispica a nord e la Cava Salvia a sud, e le sue aree rurali sono raggiungibili da varie traverse poste alla nostra destra (venendo da Ispica) tra cui vanno citate le Vie Gandhi, Kennedy, Giorgio La Pira e Campania, dalle quali si possono raggiungere strade e sentieri (perlopiù vecchie “carraie” delimitate da muri a secco) che conducono presso il ciglio della cava.

Si tratta con molta probabilità dell’area di più difficile esplorazione facente parte della zona meridionale di Cava d’Ispica.

Quest’area rurale, dal punto di vista storico legato agli insediamenti urbani dislocati lungo la Cava d’Ispica, con molta probabilità apparteneva più al sito di Tyracina (Cava d’Ispica Nord in territorio di Modica) che a quello di Hyspa (che come sappiamo corrisponde al “Parco Forza” di Cava d’Ispica Sud).

La Contrada Crocifia è considerata una delle “aree funerarie” più importanti della Cava d’Ispica (senza contare i siti che si affacciano presso l’adiacente Cava Salvia) poiché comprende diversi siti sepolcrali che vanno da quelli di epoca protostorica a quelli tardo romani – bizantini.

L’area orientale di Contrada Crocifia, nota come “Raffararuni” (posta a poca distanza dal centro abitato di Ispica, dalla quale è raggiungibile dalla Via Eremo Madonna delle Grazie), possiede diverse tombe ad arcosolio (a sepolcri unici o multipli) di tipo rupestre oltre a sistemi catacombali con decine di nicchie interne, arrivando in tutto ad una cinquantina di tombe rupestri poste all’interno di siti rupestri.

Le tombe sono dislocate tra l’altopiano e le pareti della cava lungo vari terrazzamenti a strapiombo su essa, presso i quali vi sono i resti di antiche scalinate di collegamento (che sembrerebbero compromesse e non del tutto antropizzate, e quindi la loro percorrenza è altamente sconsigliata).

A nordovest di Contrada Crocifia vi è l’area nota come “Cava Minciucci” (primo tornante della SS 115 “Ispica – Modica” andando in direzione della città modicana) che funge da confine con i territori di Ispica e Modica, corrispondendo appunto al vertice nordoccidentale del territorio comunale ispicese.

In questa località, oltre alla sopracitata cavità che più a sud si immette lungo le Cave Martorina e Salvia, vi sono i resti di una necropoli composta da sepolcri a fossa di epoca bizantina, e da piccoli siti rupestri formati da arcosoli sepolcrali.

Dalle alture di Contrada Crocifia possiamo inoltre ammirare un ottimo panorama sulla Cava d’Ispica.

Va detto infine che gran parte dell’area di Contrada Crocifia è fortemente antropizzata, essendo tra l’altro sede dello Stadio “Peppino Moltisanti” della città di Ispica.

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