Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Cava d’Ispica Est – Torrente Favara

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Area Archeologica

“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

Cava d’Ispica Est – Torrente Favara

L’ultimo tratto della Cava d’Ispica, o per meglio dire il corso pianeggiante del Torrente Favara, è quello posto al di fuori della cavità iblea ubicato ad oriente della cittadina ispicese.

Esso è posto interamente all’interno del territorio comunale di Ispica, compreso tra la Contrada Favara in cui è posta l’omonima sorgente che alimenta il tratto finale del lungo torrente e la sua foce  ubicata presso la frazione balneare ispicese di Santa Maria del Focallo.

Il cor4so d’acqua lo si può raggiungere da varie traverse poste lungo le S.P. 49 “Ispica – Pachino”, S.P. 50 “Favara – Bufali – Marza” e “S.C. 40 Ispica – Santa Maria del Focallo” (i cui imbocchi sono posti presso la SS 115 “Ispica – Rosolini” e la S.P. 46 “Ispica – Pozzallo”).

Si tratta dell’area relativamente più facile da esplorare della cavità, che perde la connotazione di “cava iblea” assumendo quella di “corso d’acqua” vero e proprio che va a delimitare vaste aree coltivate.

Infatti esso è l’unico tratto ad avere un cospicuo scorrimento idrico, e ciò è dovuto grazie alle acque della “Sorgente Favara” che è l’unica fonte ad alimentare seppur per un breve tratto, il lungo torrente di Cava d’Ispica.

In questa zona sono poste le Catacombe di San Marco, che vanno a formare la più estesa necropoli rupestre della Provincia di Ragusa essendo formata da tombe di epoca paleocristiana scavate nella roccia.

Oltrepassato il sito di “San Marco”, il Torrente Favara scende verso meridione ricevendo le acque dei Torrenti Sulla, Salvia e Sulla – Scardina presso le Contrade Bufali e Fontanazza solcando un’area formata da modesti rilievi collinari ad alta vocazione agricola, data la cospicua presenza di impianti serricoli.

La vecchia foce del torrente era posta più ad est presso l’area nota come “Marza” e l’area adiacente ad essa era piuttosto paludosa.

L’attuale foce posta ad ovest di Santa Maria del Focallo è stata realizzata dopo la bonifica avvenuta nei primi anni del 1900, che comprese lo spostamento dell’alveo torrentizio più ad occidente.

Nelle vicinanze della foce sono poste interessanti spiagge recanti dune di sabbia note come “Macconi”, oltre a vari pantani che formano una interessante area naturalistica posta nei pressi di Santa Maria del Focallo.

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