*Area Archeologica di Cava d’Ispica, Oratorio Rupestre di Lintana

Homepage – IspicaCava d’IspicaOratorio Rupestre di Lintana

Area Archeologica
“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

*Oratorio Rupestre di Lintana

Dal sentiero che dall’ingresso di “Parco Forza” (raggiungibile dalla S.P. 47 “Traversa Barriera” sia da Ispica che dalla SS 115 per Rosolini, andando in direzione “Cava Ispica – Parco Forza”) conduce all’area della Chiesa di Santa Maria della Cava , oltrepassiamo la “Pietra Grande” e la concrezione nota come “Volto di Cristo”.

Da qui, lungo la parete sinistra di questo tratto della Cava d’Ispica, possiamo accedere all’Oratorio Rupestre di Lintana.

Il nome di questo sito rupestre noto anche come “Grotte di Lintana” deriva dal toponimo della contrada presso la quale esse sono collocate; un altro nome con cui esse sono note è “Grotte Calvo” (dal nome della famiglia proprietaria del fondo in cui è posto questo sito rupestre).

Quest’area è posta su una falesia rocciosa e non è di facile esplorazione.

Si tratta di un complesso rupestre di epoca alto medievale risalente al periodo tra il V secolo (401 – 500) e VI secolo (501 – 600) d.C. composto da varie camere scavate nella roccia suddivise in più livelli e areate da “finestrelle”, dentro le quali visse una comunità eremitica fino al periodo della conquista araba della Sicilia (cominciata dall’anno 827).

Le grotte vennero inglobate all’interno della medievale Spaccaforno a partire dal secolo XII (1101 – 1200) essendo parte di una grande “casa – grotta” interamente scavata nella parete meridionale della cava posta alla confluenza con un’altra cavità nota come “Cava Martella” (vedi link nella pagina precedente).

Il sito rupestre ospitò abitazioni rupestri con annessi magazzini fino ai primi anni del 1900,.

Questo sistema di grotte è piuttosto simile ai siti rupestri dislocati in varie aree dei Monti Iblei noti come “Dieri” (di cui presso l’area nord della Cava d’Ispica vi sono altri esempi simili).

L’ingresso alle Grotte di Lintana è delimitato da un’edicola votiva in cui è raffigurato “Sant’Ilarione”; in prossimità di esso vi sono ruderi di edifici semi rupestri.

Da una scala interna si raggiunge il livello inferiore della grotta, presso il quale è posta una grande stanza con due camerette laterali che fungeva da “oratorio rupestre”.

La stanza centrale dell’oratorio fungeva da “navata”, mentre quelle laterali poste rispettivamente a destra e sinistra della grande stanza con molta probabilità avevano le funzioni di “confessionale” e “battistero”.

In quest’ultima vi sono tracce di affreschi rupestri, dei quali si presume che tra essi vi sia una raffigurazione di “Sant’Ilarione da Gaza” (eremita che secondo la tradizione locale visse presso la Cava d’Ispica nel periodo alto medievale).

Una terza stanza è posta al centro, sicuramente aveva la funzione di “presbiterio”.

Da questa stanza vi sono varie rampe di scale che conducono alle stanze superiori dell’insediamento. che dovevano ospitare sicuramente le dimore degli eremiti che popolavano questa grotta.

Dalle aperture scavate nella roccia delle Grotte di Lintana si può ammirare un ottimo panorama di questo tratto della Cava d’Ispica.

Torna indietro

Torna alla pagina “Ispica”

Torna alla home page