Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Quartiere Rupestre della Barriera

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Area Archeologica
“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

Quartiere Rupestre della Barriera
(Strada della Barriera – Siti Rupestri e Case – Grotta)

L’area nota come “Barriera” è collocata nel tratto terminale della Cava d’Ispica che va dal “Parco Forza” allo sbocco della cavità posto tra le aree di Vignale San Giovanni e Scalaricotta (a nord della cava), Cava Tuono e Scalanuova (a sud) nonché Favara e San Marco (ad est).

Si tratta dell’area dell’antica città di Spaccaforno in cui possiamo ammirare un notevole numero di “case – grotta” e antiche chiese rupestri aperte al culto anche in epoca medievale.

La zona era ubicata a ridosso delle antiche fortificazioni medievali che formavano la cosiddetta “Barriera”, situata a meridione del “Fortilizio” facente parte dell’attuale sito archeologico di “Parco Forza”.

Gran parte del sito originario crollò in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693, ma alcune case rupestri vennero abitate fino al secolo 1800.

Questo quartiere è solcato dalla tortuosa S.P. 47 nota come “Traversa Barriera” che mette in comunicazione la zona più antica dell’attuale centro storico ispicese (un tempo la zona “alta” della città medievale formata dai quartieri del Carmine, di Santa Maria di Gesù e di Sant’Antonio, noto anche come “U Cartidduni” ) con le strade SS 115 Ispica – Rosolini e S.P. 46 Ispica – Pozzallo (in entrambi i casi bisogna seguire le indicazioni “Cava d’Ispica – Parco Forza”).

Questa strada è considerata la principale via di accesso all’area archeologica di Cava d’Ispica Sud che come ben sappiamo comprende l’importante sito del “Parco Forza”.

Oltre a varie “case – grotta” e a ruderi di antiche fortificazioni, presso la “Barriera” possiamo ammirare le antiche Chiese semi rupestri di San Sebastiano, Sant’Agata, San Gaetano, San Nicolò, Sant’Anna, Santa Rosalia e San Teodoro, più un oratorio rupestre rinvenuto nel 1996 ma di cui non si sa il “Santo” a cui era consacrata.

Con molta probabilità qui era ubicata anche l’antica Chiesa di San Biagio “Fuori le Mura”, che doveva essere piuttosto simile a quella di San Giovanni Battista posta in Contrada Vignale San Giovanni (quest’ultima posta a poca distanza dallo sbocco della cava, nei pressi della rotatoria tra la S.P. 47 e la SS 115).

Da citare la presenza dei ruderi (restaurati) del “Mulino dei Tre Ladri” col suo palmento ubicato lungo l’ormai secco corso del Torrente Favara.

Vanno inoltre menzionati i numerosi siti rupestri di epoca protostorica di tipo abitativo e funerario oltre ad antichi sepolcri composti da fossi scavati nella roccia di epoca paleocristiana – bizantina.

Oltre a ciò l’area presenterebbe anche ruderi di epoca greco – romana riconducibili al centro abitato dell’antica “Hyspa”.

La visita in quest’area della Cava d’Ispica è totalmente gratuita, ma va detto che molti dei sopracitati siti sono di proprietà privata, dato che molte di queste caverne svolgono tuttora la funzione di magazzino agricolo o di stalla.

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