*Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Ruderi di Hyspa (?)

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Area Archeologica
“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

*Ruderi di Hyspa (?)

L’area del “Parco Forza” (raggiungibile dalla S.P. 47 “Traversa Barriera” dalla SS 115 “Ispica – Rosolini” o dalla Via Barriera venendo dal centro storico ispicese, seguendo le indicazioni “Cava d’Ispica – Parco Forza) posta presso il tratto ispicese della “Cava d’Ispica”, corrisponderebbe al sito all’antico insediamento di “Hyspa” (noto anche col toponimo “Ina”).

Esso comprendeva l’originario insediamento abitativo da cui si svilupparono i centri abitati di Spaccaforno – Ispica, sia quello medievale sull’omonima cava che quello odierno sul Colle Calandra.

Sono stati eseguiti molti studi in merito e ancora la posizione precisa del sito originario di Hyspa non è che sia stata localizzata del tutto.

Molto probabilmente si presentava come un villaggio diviso da vari insediamenti posti presso i margini settentrionali e meridionali della cavità, di cui uno di questi posto presso il versante nord della cava in territorio modicano noto come “Tyracina” (che però era considerato un centro abitato a parte).

Secondo alcuni studiosi locali il sito più antico è posto presso la zona nota come “Conocchielle ” posta a nordest della cava (a nord del sito di Scalaricotta), vasta zona agricola facente parte dell’area nota come “Scorsone”.

Questa località è raggiungibile dalla SS 115 “Ispica – Rosolini” tramite la S.P. 48 “Conocchielle – Scorsone” andando in direzione di quest’ultima contrada e di conseguenza imboccando le traverse poste alla nostra sinistra che conducono presso i margini nord del tratto ispicese della cavità (vedi i link “Area iblea e Necropoli di Scalaricotta” e “Area Rupestre di Contrada Scorsone – Zucchero” nella pagina precedente).

Se vi erano dei ruderi di un insediamento abitativo, ora non vi sono particolari tracce poiché con i vari terremoti di cui quello dell’11 Gennaio 1693 che distrusse gran parte della Sicilia sudorientale (tra cui la medievale Spaccaforno), lavorazioni agricole e lottizzazioni varie avvenute dal 1700 in poi, molto probabilmente i pochi ruderi sono stati cancellati.

Ma molto probabilmente l’antica Hyspa era posta presso l’area del “Fortilizio” (ossia del Castello Medievale di Spaccaforno) posta presso l’area del “Parco Forza”, anche per la presenza di un piccolo anfiteatro la cui costruzione originaria si presume sia di epoca greco – romana.

Con molta probabilità il sito della cava venne si popolato in epoca greco – romana (anche se la presenza di persone risale sin dall’epoca neolitica).

Ma si trattava di insediamenti di tipo rurale comprendenti qualche avamposto militare come ad esempio quello della vicina area di Tyracina considerata non a caso la “Città degli Uomini Invincibili” per aver resistito ad un assedio siracusano (secondo a quanto riferisce lo storico Diodoro Siculo), in parte ricavati dalle grotte della cava.

Molto probabilmente questa zona ricadeva tra il Fortilizio e la limitrofa zona della Barriera, anche se la presenza di ruderi o reperti di epoca epoca greco – romana non è ancora certificata.

Si presume che presso l’area corrispondente al sito in cui era posta l’antica Chiesa della Santissima Annunziata, sarebbe esistito un tempio consacrato al Dio Poseidone, dal quale deriverebbe anche il toponimo “Busaitone” che si riferisce al limitrofo torrente che scorreva lungo la Cava d’Ispica (ormai del tutto secco).

Tracce di presenza umana durante il periodo greco – romano sono attribuibili alla presenza di alcuni siti funerari, ubicati a ridosso della cava o nelle aree limitrofe.

Tra essi vanno citate la necropoli composta da sepolcri scavati nella roccia rinvenuta in località “Albero dei Sospiri” (area sudoccidentale di Ispica nei pressi della Contrada Scalanuova), scoperta nel 1911 dallo studioso ispicese Innocenzo Leontini la cui datazione risalirebbe al VI secolo a.C. (600 – 501 a.C.).

Nel periodo tardo romano e soprattutto in quello alto medievale (successivo alla caduta dell’Impero Romano di Occidente), i siti rupestri  tra Hyspa e Tyracina vennero popolati da eremiti di etnia bizantina divenendo sede di veri e propri “conventi rupestri”.

Dal periodo posteriore all’anno 827, in cui la Sicilia venne invasa dagli arabi, cominciò lo sviluppo della città di “Spaccaforno” arroccata attorno all’odierna area del “Fortilizio” di Parco Forza, che come ben si sa è stata rasa al suolo durante il terremoto dell’11 Gennaio 1693.

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