*Area Archeologica di Cava d’Ispica, Area iblea di Contrada Scalanuova – Albero dei Sospiri

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Area Archeologica

“Cava d’Ispica”

*Area iblea di Contrada Scalanuova – Albero dei Sospiri

Ad ovest dello sbocco della Cava d’Ispica è posta l’area iblea comprendente le Contrade Scalanuova e Albero dei Sospiri, che a dire il vero sono poste al di fuori della Cava d’Ispica ma rappresentano una “continuazione” della medesima area archeologica.

Esse le possiamo raggiungere da Ispica tramite la Via Statale; arriviamo presso la rotatoria di Piazza Caduti di Nassirya imbocchiamo la “Strada Comunale Scala Nuova” (a senso unico) che conduce alla S.P. 46 “Ispica – Pozzallo” (e quindi anche alla limitrofa SS 115 “Ispica – Rosolini”) nei pressi dell’imbocco per il cimitero comunale di Contrada Garzalla. 

Dal nome della strada intuiamo che oltrepassa la zona nota come “Scalanuova” che, apparentemente sembra non aver niente a che fare con la Cava d’Ispica essendo collocata a sudovest da essa, ma che è caratterizzata dalla presenza di ruderi che storicamente sono collegati ad essa.

Qui è posta una breve cavità rupestre nei pressi della quale vi è collocata la presenza di un vasto sito cimiteriale di epoca paleocristiana.

Esso è formato da vari ipogei rupestri aventi vari sepolcri ad arcosolio, contenenti anche tracce di sarcofagi scavati nella roccia.

In quest’area vi è collocata un’ampia catacomba di tipo rupestre simile a quella della “Larderia” (vedi pagina precedente).

Ovviamente vi sono anche siti sepolcrali di epoche più antiche formati da tombe risalenti al periodo protostorico (epoca neolitica).

Questi siti formati tutti da grotte artificiali vennero poi utilizzati come ricoveri rupestri per gli animali.

Da ammirare ovviamente anche tracce di insediamenti rurali e resti di antichi terrazzamenti.

Ma i ruderi più interessanti sono posti a nordovest dell’area di Scalanuova, nella Contrada Albero dei Sospiri facente parte dell’area periferica sudoccidentale di Ispica nota come “Quartiere 167”.

Quest’area nota anche come “Albero del Sospiro” o meglio ancora “A Maccia ‘o Suspiru”, è ancora più lontana dalla Cava d’Ispica essendo ubicata nei pressi dello strapiombo su quella che viene considerata la sua “gemella”, la Cava Salvia (area di Cava Coda di Lupo – Contrada Palazzelli).

In quest’area nel 1911 venne rinvenuta una vasta Necropoli a fossa di epoca greca dallo studioso ispicese Innocenzo Leontini.

Molti studi confermarono che questa necropoli apparteneva ad un importante insediamento abitativo, che venne riconosciuto nell’antica Hyspa posta appunto presso la Cava d’Ispica.

Si tratta di un sito cimiteriale formato da vari sepolcri a fossa di epoca greca la cui datazione risalirebbe al VI secolo a.C. (600 – 501 a.C.), nei quali vennero ritrovati diversi reperti archeologici (anfore, monete, monili ecc…).

Il ritrovamento di questa necropoli fece presagire che le origini dell’attuale Ispica erano molto più antiche dando forza così alle teorie secondo le quali l’area di Cava d’Ispica Sud – Parco Forza viene considerata sede di un importante centro abitato, che per l’appunto è noto col nome di “Hyspa”.

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