*Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Area iblea di Contrada Serramontone

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Area Archeologica
“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

*Area iblea di Contrada Serramontone
(Sorgente Serramontone e “Vurvu a Campana” )

Lungo il tratto meridionale della Cava d’Ispica, tramite il sentiero che dal Parco Forza (raggiungibile da Ispica o dalla SS 115 per Rosolini dalla S.P. 47 “Traversa Barriera” andando in direzione “Cava d’Ispica – Parco Forza”), conduce alla Chiesa di Santa Maria della Cava.

Proseguendo verso nordovest oltrepassiamo le Grotte di Lintana seguendo il corso del torrente ormai secco.

Arriviamo presso un’area della Cava d’Ispica in cui confluiscono tre cave minori (due parallele a sud e una a nord) nota come “Contrada Serramontone”.

Questa contrada è nota per la presenza della sorgente detta appunto “di Serramontone”, che prima di prosciugarsi fu una delle principali del Torrente Favara (il corso d’acqua che solcava la Cava d’Ispica, noto anche come “Busaitone”, “Pernamazzoni” o anche “Fiume Serramontone”).

L’acqua di questa sorgente tramite un ormai diroccato (e in vari punti inesistente) sistema di canalizzazioni effettuato tramite “Saie” (condutture) in pietra, veniva inviata alle “concerie” poste di fronte alla Chiesa di Santa Maria della Cava.

L’area di Contrada Serramontone è contraddistinta da una vasta conca che un tempo formava “U Vurvu a Campana” ossia un laghetto fluviale piuttosto simile a quelli ubicati lungo la maggior parte dei fiumi della Sicilia sudorientale (i Fiumi Tellesimo, Tellaro, Asinaro, Cassibile e Anapo per citarne alcuni).

Qui era posto un impianto molitorio noto come “Mulino Infante”.

In questa zona vi sono ovviamente numerosi siti rupestri che variano tra abitativi di cui “case – grotta” e caverne in cui dimoravano eremiti, ossia “conventi rupestri” con la relativa “chiesa” di cui la più importante era la “Grotta di Sant’Ilarione” posta a nord del “Vurvu a Campana”.

Vi sono anche dei siti sepolcrali caratterizzati dalla presenza di catacombe con loculi interni e nicchie sepolcrali di varie epoche (comprendenti tombe di epoca neolitico – sicula o del periodo paleocristiano).

L’esplorazione dei sopracitati siti rupestri potrebbe essere piuttosto difficoltosa.

Va detto infine che a nord dell’area di Contrada Serramontone si entra in territorio modicano, ossia l’area facente parte del tratto settentrionale della Cava d’Ispica presso il quale era presumibilmente ubicato il centro abitato siculo di “Tyracina”.

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