*Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Sorgente e corso del Torrente Favara

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Area Archeologica

“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

*Sorgente e corso del Torrente Favara
(Favara – San Marco – Poggio Naga – Poggio Tremiglia – Valle Forno – Poggio San Pandino – Poggio Salmeci – Porrello – Santa Maria del Focallo)

Dalla SS 115 Ispica – Rosolini imbocchiamo la S.P. 49 “Ispica – Pachino” in direzione della città pachinese.

Dopo aver imboccato questa strada (venendo dalla SS 115) troviamo un bivio: a destra si prosegue andando verso la città pachinese, mentre alla nostra sinistra vi è una stradina che conduce presso la Sorgente Favara.

Essa è attualmente l’unica fonte idrica “attiva” di tutto il corso del torrente della Cava d’Ispica chiamato con i nomi “Favara”, “Busaitone” o “Pernamazzoni”.

La sorgente è contraddistinta da una costruzione settecentesca composta da muri che delimitano l’area in cui sgorgano le acque che alimenteranno il corso del torrente che prende il nome di “Favara”, che poco più a sud sfocia nel Mar Mediterraneo presso la località balneare ispicese di Santa Maria del Focallo.

Qui troviamo il cancello d’ingresso che conduce alla sorgente, che alimenta anche parte dell’acquedotto di Ispica.

L’ingresso all’interno della Fonte Favara è vietato, ma la si può ammirare dalla stradina che la costeggia.

Un tempo l’area adiacente alla sorgente formava un piccolo laghetto, ormai del tutto prosciugato.

A meridione della Sorgente Favara, il corso del torrente rappresenta idealmente il “continuo” della Cava d’Ispica.

Infatti qui è posto uno dei principali siti archeologici del ragusano, le “Catacombe di San Marco”, ossia il più grande sito cimiteriale di tipo rupestre della Provincia di Ragusa, risalente al periodo paleocristiano, che possiamo raggiungere dalla traversa posta a sudovest del “Circuito Vincenza” sulla S.P. 50 per Santa Maria del Focallo (vedi link “Catacombe di San Marco” nella pagina precedente per saperne di più).

Il corso del Torrente Favara prosegue verso sud essendo costeggiato ad ovest e ad est dalle S.C. 40 “Ispica – Santa Maria del Focallo” (imbocco dalla S.P. 46 “Ispica – Pozzallo”) e S.P. 50 “Favara – Bufali – Marza” (imbocco dalla S.P. 49 per Pachino) raggiungibili andando in direzione “Santa Maria del Focallo”.

Da queste due strade, tramite varie traverse possiamo raggiungere il corso d’acqua scavalcato da piccoli ponti.

Nei pressi delle località ubicate lungo l’ultimo tratto del Torrente Favara, possiamo ammirare vari caseggiati rurali e opere fondiarie di vario tipo.

A sud della Contrada San Marco, il Torrente Favara supera l’area di Poggio Naga, un piccolo rilievo posto ad ovest delle Catacombe di San Marco raggiungibile da una traversa posta lungo la S.C. 40 “Ispica – Santa Maria del Focallo”  il cui imbocco è contraddistinto dalla presenza di un’artistica edicola votiva.

Il corso d’acqua oltrepassa a meridione le aree note come “Poggio Tremiglia” (ubicato lungo l’ultimo tratto del Torrente Salvia), “Valle del Forno” e “Poggio San Pandino” (queste ultime poste a ridosso dell’azienda agricola “Moncada” posta lungo la S.C. 40 “Ispica – Santa Maria del Focallo”).

Nei pressi del piccolo rilievo noto come “Poggio Salmeci”, è posta la confluenza tra il Torrente Salvia (scavalcato dalla S.C. 40 per Santa Maria del Focallo) e il Torrente Favara.

Tra le Contrade Porrello, Chiusazza e Bufali è posta la confluenza col Torrente Sulla – Scardina.

Da questa zona il corso d’acqua è incanalato in un fosso creato in seguito alla bonifica attuata nei primi anni del 1900, che ha comportato la deviazione della foce del corso d’acqua più ad ovest di quella originaria.

Inoltre la Contrada Porrello (posta nei pressi dell’agriturismo “Villa Giannina”, raggiungibile dalla S.C. 40), avrebbe ospitato in epoca greco – romana un “Emporion” ossia un magazzino di merci (collegato al limitrofo approdo marittimo di Santa Maria del Focallo?).

L’ultimo tratto del Torrente Favara si presenta come una conca di acqua salmastra superata dal tratto finale della S.C. 40 “Ispica – Santa Maria del Focallo” e dalla S.P. 67 “Pozzallo – Marza” (quest’ultima fungente da asse viario principale della sopracitata località marittima ispicese).

L’attuale foce posta ad ovest di Santa Maria del Focallo a meridione della località “Pantano Curti” (e raggiungibile dalla S.C. 40 “Ispica – Santa Maria del Focallo” oppure dalla S.P. 46 per Pozzallo tramite la S.P. 121 “Recupero – Santa Maria del Focallo” nota anche come “Via Unità d’Italia” il cui imbocco è posto in località “Marabino – Senna”), è stata realizzata dopo la bonifica avvenuta nei primi anni del 1900 che ha comportato lo spostamento dell’alveo del torrente più ad occidente.

L’area limitrofa alla foce del Torrente Favara è contraddistinta da interessanti spiagge poste nei territori ispicesi (Santa Maria del Focallo) e Pozzallo (rispettivamente ad est e ad ovest di essa), caratterizzate da interessanti dune sabbiose note come “Macconi”.

In adiacenza del Torrente Favara vi sono inoltre vari pantani posti tra i territori di Ispica e Pachino (lungo il confine con le Province di Ragusa e Siracusa), che fanno parte di una particolare area ad alta valenza naturalistica (vedi sezione di Santa Maria del Focallo per saperne di più).

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