*Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Vignale San Giovanni

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Area Archeologica
“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

*Vignale San Giovanni
(Chiesa Medievale di San Giovanni Battista – Sbocco della Cava d’Ispica – Necropoli Rupestri)


Lo sbocco della Cava d’Ispica di Contrada Vignale San Giovanni.

Allo sbocco della Cava d’Ispica presso l’incrocio tra la S.P. 47 “Traversa Barriera” e la SS 115 “Ispica – Rosolini”, è posta l’area nota come “Vignale San Giovanni”.

Essa è chiamata così perché in quest’area è posta la piccola Chiesa di San Giovanni Battista, miracolosamente salvatasi dalla distruzione causata dal terremoto del 1693.

Quest’area che svolgeva funzioni agricolo – pastorali, era posta al di fuori della medievale “Spaccaforno”, ubicata a nord dello sbocco a valle del Torrente Favara.

Questa zona un tempo appartenne alla famiglia Statella che ne fece un piccolo feudo, ora è diventua sede di un’interessante archeologica (ad ingresso totalmente gratuito), che comprende i ruderi posti proprio alla fine della vasta cava iblea che costeggia la città ispicese.

L’area archeologica di Vignale San Giovanni.

Da un monumentale cancello parte un sentiero che conduce alla piccola ma interessante Chiesa di San Giovanni Battista, che molto probabilmente nasce come “Cappella di Campagna” che come detto in precedenza, scampò alla furia distruttrice del terremoto dell’11 Gennaio 1693.

Questo edificio di aspetto semplice, con frontone triangolare posto a coronamento del medesimo, ha un portoncino di ingresso arcuato con fregi floreali in bassorilievo e due finestrelle della medesima forma poste nelle pareti laterali, presso cui è posto un altro piccolo portoncino ad arco cuspidato.

L’interno, recentemente restaurato, presenta ancora tracce dell’originario Altare.

Tutto attorno all’area vi è collocata una grande necropoli di epoca paleocristiano – bizantina formata da tombe a fossa scavate nella roccia, in cui sono stati rinvenuti molti resti umani (attualmente sotto studi antropologici).

Si tratta di un sito funerario appartenente ad un insediamento abitativo formato da limitrofe “case – grotta” (ricavate da antichi insediamenti abitativi) poste presso le pareti nordorientali dell’area terminale della cava.

Qui vi erano anche degli oratori rupestri (i siti delle chiese consacrate ai “Santi Rosalia e Teodoro”?) oltre a catacombe rupestri di epoca sempre paleocristiana formate da loculi interni ad arcosolio o di forma rettangolare.


L’area di Vignale San Giovanni in cui sono posti vari siti rupestri.

Non trascurabile la presenza di rovine molto più antiche riconducibili ad insediamenti abitativi di epoca neolitico – sicula con annessi siti sepolcrali composti da tombe scavate nella roccia.

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