Chiaramonte Gulfi
*Cava dei Diavoli, Torrente e Area iblea di Contrada Pomilia – Boneco
A nord dell’area iblea di Santa Margherita sono poste le Contrade Pomilia e Boneco, collocate presso i rilievi a nord del Monte Arcibessi al confine col territorio comunale di Monterosso Almo in cui si forma la “Cava dei Diavoli”, cavità di tipo ibleo collocata in mezzo ad un folto bosco di conifere facente parte dell’estrema area settentrionale della Pineta di Chiaramonte Gulfi, che si può raggiungere da Chiaramonte Gulfi percorrendo la strada che conduce presso Contrada Piano Grillo imboccandola dal Viale Santuario Maria Santissima di Gulfi fino ad arrivare all’imbocco di un bivio formato da due traverse delimitate da uno spartitraffico, percorrendo quella più a nord superando le aree di Cava Porcara e Santa Margherita oltrepassando varie villette e caseggiati, per arrivare in un breve tornante collocato nel fondo di una grande cavità di tipo ibleo, nota appunto come Cava dei Diavoli che ad ovest si congiunge con la vicina Cava Porcara dando vita al Torrente Morana, corso d’acqua che alimenta il Torrente Aranci (affluente del Torrente Para, che a sua volta più ad occidente si immette nel Fiume Dirillo) .
In questa zona possiamo ammirare la lussureggiante vegetazione che ricopre la cava solcata da un corso d’acqua dalla scarsa portata idrica, su cui si affacciano antichi muri a secco che fungono da sostegno per i terrazzamenti posti sulle pareti della cavità. Il tratto alto di questa cavità lo si può raggiungere dalla strada forestale che si imbocca dalla S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo all’altezza del Santuario di Santa Maria delle Grazie, percorrendola sempre verso nord fino ad arrivare nei pressi di una torre di avvistamento appartenente alla guardia forestale, da cui scende un sentiero tortuoso da cui si raggiunge il fondo di questa cavità nelle cui pareti da cui si dipartono varie ramificazioni in cui sono poste cavità iblee secondarie poste tra le Contrade Pomilia e Boneco rispettivamente a nord e a nordest della Cava dei Diavoli. All’interno di questa vasta area iblea (ancora non del tutto conosciuta ed esplorata) vi sarebbero collocati anche vari anfratti rupestri e rovine da poter catalogare e studiare meglio.