Chiaramonte Gulfi, Centro urbano e storico di Chiaramonte Gulfi

Chiaramonte Gulfi

Centro urbano e storico di Chiaramonte Gulfi

Il centro urbano della cittadina di Chiaramonte Gulfi è posto sulla sommità del Colle Baglio (uno sperone roccioso facente parte del vicino Monte Arcibessi) a circa 668 metri sul livello del mare essendo così il secondo centro più alto del ragusano dopo Monterosso Almo, da cui poter scorgere un ottimo panorama del limitrofo territorio facente parte della Piana di Vittoria lambita dalle valli dei Fiumi Ippari e Dirillo e circondata da vari rilievi di matrice iblea, oltre ad avere una bella vista sul vulcano Etna. La collocazione panoramica della città chiaramontana le ha valso la nomina di “Balcone di Sicilia” proprio per gli splendidi panorami che si possono ammirare da qui.

La posizione di Chiaramonte Gulfi però non è dovuta al fatto di esser nata come “città da cui godere di ottimi panorami”, ma è dovuta all’esigenza di avere un centro urbano fortificato e facilmente difendibile in quando la fondazione del centro abitato avvenuta nel secolo 1300 avvenne in seguito alla distruzione dell’antica città di Gulfi (attuale area di Villaggio Gulfi posta a nordovest dell’attuale Chiaramonte) avvenuta nel 1299 durante la Guerra del Vespro in cui essa si schierò con gli aragonesi, subendo la terribile distruzione con la conseguente uccisione della popolazione da parte dell’esercito angioino. I superstiti vennero condotti da Manfredi I Chiaramonte Conte di Modica sulla sommità della limitrofa collina del Baglio, su cui il 25 Maggio 1343 venne fondata una città fortificata avente al centro un grande castello, in grado di difendersi facilmente da qualsiasi assalto. In onore dell’allora famiglia dei conti che detenevano il dominio della Contea di Modica la città venne appunto chiamata “Chiaramonte”. Dopo un salto di circa tre secoli in cui Chiaramonte andò ad espandersi verso nord al di fuori della preesistente cerchia muraria (che comunque venne ampliata racchiudendo gran parte dell’area urbana), la città venne distrutta dal terremoto dell’11 Gennaio 1693 venendo però edificata in maniera simile al preesistente sito cittadino con la sola eccezione della presenza di una larga strada posta nell’area settentrionale del sito urbano (l’attuale Corso Umberto I). Chiaramonte ha avuto poi un’espansione demografica durante il 1800 andando ad occupare interamente l’area del Colle Baglio e in questo periodo (1881) risale l’aggiunta del toponimo “Gulfi” al nome della città divenendo appunto nota come “Chiaramonte Gulfi”. Nel periodo del 1900 (prima e seconda metà) l’espansione demografica è proseguita e ciò ha fatto in modo di creare un vero e proprio quartiere periferico cittadino posto nella frazione di Villaggio Gulfi, oltre alla costituzione di altre aree abitative in territorio chiaramontano presso le frazioni di Donnagona – Piano dell’Acqua, Roccazzo e Sperlinga (vedi le sezioni nella pagina precedente per saperne di più) anche perché la conformazione montana del rilievo su cui è posta la città permetteva fino ad un certo punto la costruzione di moderni quartieri abitativi.

Comunque sia la città di Chiaramonte Gulfi è facilmente raggiungibile dalla SS 514 Ragusa – Catania uscendo dallo svincolo “Chiaramonte – Comiso” e andando in direzione della città chiaramontana seguendo la S.P. 7 Comiso – Chiaramonte lambendo a sud la frazione di Villaggio Gulfi (nota per la presenza dell’importante Santuario di Santa Maria di Gulfi e dei siti archeologici di Akrillai e della medievale città di Gulfi) proseguendo sempre in direzione della città imboccando all’incrocio col Viale Santuario Maria Santissima di Gulfi la S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo (che si mette in collegamento con la S.P. 10 Ragusa – Chiaramonte che va a collegarsi con la città capoluogo di provincia) nel suo tratto iniziale posto in Contrada Quattro Cappelle potendo ammirare le edicole votive appunto delle Quattro Cappelle e di San Giorgio (oltre ai ruderi dell’antica Chiesa del Salvatore) che si presenta tortuoso in quanto scavalca il rilievo su cui è posta la città chiaramontana conducendo ad essa.

Superato il bivio per Ragusa entriamo dentro Chiaramonte Gulfi lambendo il quartiere periferico posto a nord della città lungo il Corso John Fitzgerald Kennedy e il Corso Europa, caratterizzato da moderni palazzi abitativi. Da qui si sale poi verso il Corso Umberto I in cui sono posti alcuni dei principali edifici nobiliari della città (i Palazzi Ventura, Fontanazza, Rosso, Intorrella e Melfi) oltre all’ex Convento di San Francesco (attuale sede municipale) con l’attigua chiesa, entrando così nel centro storico della città chiaramontana che, seppur sia uno dei più piccoli della Provincia di Ragusa per estensione, si presenta come uno dei più pittoreschi e caratteristici per la presenza di importanti edifici storici (religiosi e nobiliari), ma anche di rustiche case di tipo rustico o comprendenti palazzine che si ispirano ad antichi edifici medievali, che un tempo caratterizzavano il tessuto urbano di questa città fortificata costruita nel 1300, affacciandosi tra “Carrugghi” (strade lunghe e strette tipiche dei centri storici medievali, il termine deriverebbe dal genovese “Carruggio” che indica il medesimo tipo di strada) e “Catoi” (ossia portici e arcate sempre di epoca medievale posti presso gli edifici del centro storico utilizzati per collegare strade comunicanti tra loro oltrepassando i sovrastanti edifici, il termine deriverebbe dal greco “Katà” con cui si indicavano passaggi sotterranei o sottopassaggi in genere); tra un edificio e l’altro nelle aree perimetrali del centro storico possiamo godere di panorami sulle circostanti vallate iblee o verso l’adiacente Monte Arcibessi ricoperto interamente dal bosco più grande della Sicilia sudorientale, la “Pineta di Chiaramonte Gulfi”.

Il centro storico cittadino è formato da vari quartieri che sono:

  • “Borgo Maddalena”, situato nella zona ad ovest del centro storico (presso la “curva” tra i Corsi Europa e Umberto I in prossimità del Palazzo Ventura) comprendente l’area occupata dalla Villa Comunale di Chiaramonte Gulfi nota per essere chiamata “Il Balcone di Sicilia” per la sua posizione da cui poter godere di un ottimo panorama della Piana di Vittoria e del territorio a ridosso della città chiaramontana, dall’ex Convento Cappuccino di Santa Maria Maddalena (ora consacrato alla “Sacra Famiglia” e ospitante le Suore Carmelitane) e dalle Chiese di Santa Teresa d’Avila (col suo ex Monastero carmelitano) e di San Francesco all’Immacolata adiacente al Municipio di Chiaramonte Gulfi (ex Convento francescano) che anticamente erano poste in due omonimi quartieri separati, confinanti con l’area di “Santa Maria la Nova”;
  • “Salvatore”, ubicato a nord del Corso Umberto I a ridosso della Piazza del Santissimo Salvatore, a il cui è posta l’omonima Chiesa che da il nome a questa zona;
  • “Borgo Fontana”, posto nell’area nordorientale della città a ridosso della fonte alimentata dal Torrente Santa Lucia a nordest) lungo la strada che conduce alla Chiesa Rupestre di Santa Lucia posta nell’area nordorientale del territorio ibleo chiaramontano;
  • “Santa Maria La Nova” collocato al centro esatto della città attorno alla “Piazza Duomo” (la principale di Chiaramonte Gulfi) e lambito dal Corso Umberto I (a nord) e dalle Vie Roma (ad est), Maiorana – San Paolo (a sud) e Vittorio Emanuele (ad ovest) considerato il vero e proprio “cuore” della cittadina chiaramontana in cui sono posti i principali monumenti cittadini quali la barocca Chiesa Madre di Santa Maria la Nova e i Palazzi Cultrera di Montesano e dell’ex Convento di Santa Caterina entrambi sede di diversi istituti museali che sono rispettivamente la “Casa Museo Liberty” il ” Museo Ornitologico”, il “Museo dell’Olio”, il “Museo degli Strumenti Etnico – Musicali” e la “Pinacoteca “Giovanni De Vita” (posti presso il Palazzo Montesano), il “Museo dei Cimeli Storico – Militari” e il “Museo di Arte Sacra” (posto all’interno dell’ex Convento di Santa Caterina) oltre alle Chiese di San Filippo di Agira e di San Giuseppe, e ai Palazzi delle Società Operaie “Umberto I” e “Vittorio Emanuele III”, Cultrera (sede della Biblioteca Comunale “Saverio Nicastro”) e Iannizzotto;
  • “Baglio – San Giovanni” posto nell’area orientale del centro storico chiaramontano sulla sommità del Colle Baglio che un tempo formava il vero e proprio “cuore” della città medievale (che poi “venne spostato” presso la Piazza Duomo per esigenze urbanistiche) solcato dalle Vie San Giovanni (nota anche come “U Carrugghiu” ) e Tommaso Chiavola in cui sono ubicate le rovine dell’antico Castello chiaramontano posto a ridosso della settecentesca Chiesa di San Giovanni Battista e del medievale Arco dell’Annunziata ossia l’antica “Porta della Piazza” collocata a fianco all’omonima chiesa oggi sede del “Teatro Annunziata”, anche se in questa zona sono posti la Casa Rizza sede del “Museo del “Ricamo e dello Sfilato siciliano” e il Palazzo Guastella in cui nacque il poeta chiaramontano Serafino Amabile Guastella;
  • “Borgo Cuba – Piano Gesù” situato a sudest della città e delimitato dalle omonime vie, comprendente un’antica borgata medievale posta a ridosso del Convento di Santa Maria di Gesù e del Cimitero di Chiaramonte Gulfi in una splendida posizione panoramica;
  • “Borgo Ferriero” posto a meridione a ridosso dell’omonima sorgente da cui nasce il Torrente Para (affluente del Fiume Dirillo) delimitato dalle Vie Serafino Amabile Guastella e Ferriero, comprendente un nucleo urbano di epoca medievale in cui poter ammirare l’antica Chiesa di San Silvestro;
  • “Borgo San Vito” collocato nell’area sudoccidentale del centro storico chiaramontano delimitato dalle Vie Gulfi e Gaetano Martino, che forma un abitato posto a ridosso della cava in cui scorre il Torrente Para in cui possiamo ammirare il Palazzo Nicastro, il “Calvario” di Chiaramonte Gulfi, la scalinata di Via San Vito in cui era posta un tempo la Chiesa di Santa Elisabetta, la panoramica Piazza Filippo Turati in cui è posta la Chiesa di San Vito Martire, consacrata al “Santo Patrono” della città di Chiaramonte Gulfi (che venera anche “Santa Maria di Gulfi” come “Patrona” cittadina).

All’interno della città chiaramontana sono inoltre posti molti locali di ritrovo e strutture ricettive collocate all’interno di vari edifici storici restaurati, mentre molti altri sono divenuti sedi di residenze private. Comunque sia è in atto una grossa opera di salvaguardia e di valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale del centro storico chiaramontano in quanto molte associazioni locali organizzano molte rassegne e visite guidate all’interno del tessuto urbano chiaramontano, oltre alle varie feste religiose (come ad esempio il Carnevale Chiaramontano e le Feste di Santa Maria di Gulfi, di San Giovanni e di San Vito) e a tanti eventi enogastronomici e ricreativi che allietano questa piccola ma bella cittadina della Provincia di Ragusa.

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