Chiaramonte Gulfi, Chiesa di San Giuseppe

Chiaramonte Gulfi

Chiesa di San Giuseppe

Dalla Piazza Duomo imbocchiamo la Via Guglielmo Marconi arrivando all’incrocio con la Via San Giuseppe in cui è posta la piccola ma interessante Chiesa di San Giuseppe. Questo edificio sacro venne costruito nel 1623 per volere dei Baroni Cultrera di Montesano venendo abbellita dallo scalpellino caltagironese Simone Mellini. L’11 Gennaio 1693 la chiesa crollò in seguito al terribile sisma che colpì la Sicilia sudorientale, venendo ricostruita nei primi anni del 1700 per volere del sacerdote Benedetto Iannizzotto, rimanendo aperta al culto fino ai giorni nostri. Oggi questa chiesa, appartenente alla parrocchia della Chiesa Madre di Santa Maria la Nova, è consacrata al culto a “San Giuseppe” che viene festeggiato ogni anno il 19 Marzo con una festività di tipo liturgico. Di fianco alla chiesa era posto il settecentesco “Collegio delle Vergini”, edificio conventuale che svolgeva anche funzioni scolastiche, ora non più esistente in quanto venne demolito. Va detto che alla rettoria di questa chiesa apparteneva l’antica “Neviera di San Giuseppe”, edificio posto in Contrada Maltempo a sudest della città chiaramontana, in cui la neve (che diveniva ghiaccio) dopo esser stata raccolta veniva conservata e riutilizzata (o venduta) per alimentare le antiche ghiacciaie in cui erano posti cibi deteriorabili (carne, pesce, ortaggi) o utilizzata durante la preparazione di dolciumi freddi quali gelate, sorbetti e granite.

La Chiesa di San Giuseppe, posta ad angolo tra le Vie Guglielmo Marconi e San Giuseppe, possiede un’elegante facciata delimitata da due imponenti pilastri ai vertici di essa, recante al centro un portale arcuato sormontato da un timpano spezzato sopra il quale è posta la finestra centrale. Un elegante frontone triangolare corona la sommità della facciata. A destra è posta la torretta campanaria posta su di un edificio avente due finestre rettangolari e orlato da bugne in ceramica variopinta (di Caltagirone?) su cui è collocato il piccolo campanile dell’edificio sacro formato da un corpo avente tre nicchie arcuate sormontato da un piccolo timpano triangolare. Il prospetto laterale di Via San Giuseppe presenta tre profonde arcate che sostengono l’edificio da sinistra in cui possiamo ammirare un elegante portale seicentesco di forma arcuata (opera di Simone Mellini), sorretto da pilastri a capitello tuscanico  incassato nella parete. La parte superiore reca sei finestre (tre per prospetto) che illuminano la volta interna, mentre l’abside è delimitata da un pilastro con capitello corinzio.

L’interno della Chiesa di San Giuseppe presenta un’unica Navata avente volta a botte decorata con eleganti stucchi opera dello stuccatore palermitano Giovanni Gianforma, mentre nelle pareti laterali sono posti quattro eleganti Altari barocchi in cui sono posti tre dipinti settecenteschi raffiguranti “Santa Maria del Lume” (opera del pittore Vito D’Anna), “Sant’ Ignazio di Loyola” ( dipinto dal pittore Costantino Carasi originario di Noto), e “San Francesco di Paola” (dipinto dal pittore chiaramontano Giovanni Ventura).

L’area del Presbiterio, delimitata da eleganti colonne con capitelli in stile corinzio, presenta l’Altare Maggiore marmoreo su cui è posta la nicchia arcuata recante la statua settecentesca di “San Giuseppe” scolpita dallo scultore chiaramontano Benedetto Cultraro, affiancata da quattro nicchie recanti altrettanti statue raffiguranti “San Zaccaria”, “San Gioacchino” (a sinistra dell’Altare Maggiore), “Santa Elisabetta” e “Sant’Anna” (poste invece nella parte destra). Sull’Abside è posto l’elegante gruppo scultoreo in stucco raffigurante “L’Assunzione di Maria” (opera dello stuccatore Giovanni Gianforma).

La Chiesa di San Giuseppe è tuttora aperta al culto e alle visite, e per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della parrocchia della Chiesa Madre di Santa Maria la Nova.

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