Chiaramonte Gulfi, Chiesa e Convento Francescano di Santa Maria di Gesù (Ex Convento dei Frati Minori Riformati)

Chiaramonte Gulfi

Chiesa e Convento Francescano di Santa Maria di Gesù
(Ex Convento dei Frati Minori Riformati)

Venendo dalle Vie Costanzo Ciano e Porta, tramite la Via Piano Gesù raggiungiamo la Chiesa di Santa Maria di Gesù e il suo limitrofo Convento francescano che oggi ospita una comunità di Frati del medesimo ordine.

L’edificio sacro posto nell’area orientale del centro storico di Chiaramonte Gulfi presso l’area nota come “Piano Gesù” (nome dovuto proprio alla presenza di questo convento) venne costruito nel 1620 e decorato dallo scalpellino caltagironese Simone Mellini venendo in seguito affidato alla già presente comunità francescana dei Frati Minori Riformati venendo consacrato prima a “Santa Maria dell’Itria” e successivamente a “Santa Maria di Gesù”. L’edificio sacro venne danneggiato non crollando completamente in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 venendo restaurato e in parte ricostruito nei primi anni del 1700. La comunità francescana dei Frati Minori Riformati visse a Chiaramonte Gulfi fino alla seconda metà del 1800 fino a quando non abbandonarono l’edificio monastico in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto dal Regno d’Italia, anche se poi l’edificio sacro cominciò ad ospitare una comunità di monaci francescani, che ritornarono nella città chiaramontana dopo che il Convento di Santa Maria Maddalena (ora consacrato alla Sacra Famiglia e ospitante una comunità di suore Carmelitane) posto presso la Villa Comunale di Chiaramonte venne anch’esso soppresso (mentre ancor prima erano ospitati presso l’eremo adiacente alla Chiesa di Santa Maria di Gulfi). Oggi il Convento di Santa Maria di Gesù, assieme alla limitrofa Chiesa, è sede di uno dei più importanti conventi francescani del ragusano e fa parte della parrocchia della Chiesa Madre di Santa Maria la Nova.

La Chiesa di Santa Maria di Gesù presenta una semplice facciata di due ordini orizzontali avente un portale arcuato sovrastato da una finestra rettangolare e coronata da un frontone triangolare, mentre a destra è posto il Convento (avente anch’esso una facciata di due ordini) il cui accesso è dovuto da un portone rettangolare adiacente alla chiesa sopra cui è posta una finestra della medesima forma. Sulla sommità è posto il piccolo campanile dell’edificio sacro avente una nicchia arcuata delimitata da balaustrini e sormontato da un timpano triangolare su cui è posta una cuspide. Di fianco è posto un cancello che conduce al giardino dell’edificio monastico. Le pareti esterne del convento presentano semplici finestre rettangolari poste sugli ordini che le compongono.

Al contrario dell’esterno, l’unica Navata interna della chiesa è molto più elegante e presenta un’elegante volta a botte in cui sono posti affreschi raffiguranti “Episodi della Vita di San Francesco d’Assisi”. Sopra l’ingresso è posta l’elegante Cantoria mentre nella parete destra della chiesa possiamo ammirare le tre nicchie in cui sono poste le statue di  “San Pasquale Baylon”, “Sant’Antonio di Padova” e “San Francesco d’Assisi” (queste ultime venerate mediante festività liturgiche il 13 Giugno e il 4 Ottobre di ogni anno).

Alla nostra sinistra invece sono poste le due principali Cappelle della chiesa: la “Cappella di Santa Maria di Gesù” e la “Cappella del Santissimo Sacramento”.

La “Cappella di Santa Maria di Gesù” è la più bella della chiesa; essa è stata costruita nel 1662 in stile barocco e abbellita dai fregi scultorei di Simone Mellini. Essa è caratterizzata da un pregevole Altare marmoreo sopra cui vi è posta la sontuosa costruzione barocca in pietra bianca e in pece nera con inserti decorativi raffiguranti eleganti motivi floreali. Esso è formato da due colonne con capitelli corinzi che sorreggono mensoloni recanti mascheroni fanciulleschi su cui è adagiato un timpano spezzato merlato abbellito da figure umane sulla parte superiore. Nella nicchia arcuata al centro dell’altare è posta la statua marmorea cinquecentesca raffigurante la “Madonna col Bambino” (a cui è stato affidato il titolo di “Santa Maria di Gesù”) attribuita agli scultori carraresi Giuliano Mancino e Bartolomeo Berrettaro (facenti parte della scuola dello scultore palermitano Antonello Gagini e probabili autori anche delle statue di “Santa Maria di Gulfi” e di “Santa Maria delle Grazie” venerate nelle omonime chiese) e proveniente dalla non più esistente Chiesa di Santa Sofia.

Appresso vi è posta l’elegante “Cappella del Santissimo Sacramento” in stile tardobarocco settecentesco costruita e abbellita dallo scultore chiaramontano Benedetto Cultraro nel 1711. Poggiante su di un Altare in marmo policromo vi è posto il Tabernacolo ligneo affiancato da due colonne con capitelli corinzi che sostengono un travone con eleganti bassorilievi floreali e raffigurazioni di volti fanciulleschi sui mensoloni di sostegno, su cui è collocato un timpano spezzato adornato anch’esso da figure umane raffiguranti due Angeli ai vertici e il “Cristo Benedicente”. Al centro è collocato il dipinto seicentesco raffigurante “La Deposizione del Cristo Morto” (dipinto dal pittore catanzarese Mattia Preti).

Una terza Cappella più piccola è posta a fianco dell’ingresso principale della chiesa (quindi prima di quella di “Santa Maria di Gesù”) e al suo interno reca il preesistente Altare Maggiore in marmo policromo della chiesa su cui sono poste le statue di “Santa Bernadette” e della “Madonna di Lourdes”.

In fondo alla Navata della Chiesa è posta l’area del Presbiterio avente il catino absidale del 1655 (opera di Simone Mellini) recante eleganti colonne tortili seicentesche (due per lato divise da eleganti scudi) con capitello corinzio che sostiene un elegante mensolone merlato su cui è adagiata un’arcata che sorregge un elegante frontone di coronamento in stucco del 1655 ma con rifacimenti settecenteschi attribuiti allo stuccatore palermitano Giuseppe Gianforma (allievo del famoso maestro stuccatore Giacomo Serpotta) raffigurante al centro lo stemma dell’ordine dei Frati Minori Osservanti e abbellito da ghirlande geometrico – floreali e figure umane che fungono da “sostegno” del sopracitato stemma. Al centro dell’Abside è posto il “Crocifisso” ligneo seicentesco, opera dello scultore palermitano Fra’ Umile da Petralia. Al centro è posto un moderno Altare di pietra bianca in sostituzione del preesistente Altare Maggiore.

All’interno della chiesa sono posti vari dipinti di cui “L’Epifania” (dipinto cinquecentesco attribuito al pittore romano Andrea Sacchi) e “San Francesco d’Assisi” (tela settecentesca opera del pittore chiaramontano Simone Ventura) e opere d’arte contemporanea di cui va citata la statua di “Santa Chiara d’Assisi” (festeggiata ogni anno l’11 Agosto con una festività liturgica).

Presso la vicina Sacrestia della chiesa possiamo ammirare la splendida volta a crociera in pietra locale oltre ad un “casserizio” ligneo sormontato dalla riproduzione del “Crocifisso di San Damiano”.

L’adiacente Convento di Santa Maria di Gesù che è tuttora abitato da una comunità di Frati Francescani, presenta le caratteristiche celle in cui dimoravano i monaci oltre ad ampi saloni come il Refettorio seicentesco in cui è posto un affresco che raffigura “Gesù e la Samaritana”.

Al centro del convento è posto l’interessante Chiostro con pavimentazione lastricata con ciottoli di fiume e blocchi di pietra iblea che forma interessanti motivi geometrici, circondata da eleganti portici arcuati e recante al centro un antico pozzo seicentesco.

A sud del Convento è posta la “Selva” ossia il giardino – orto dell’edificio monastico circondato da alberi e da varie piante mediterranee. Qui possiamo ammirare un’antica fontana con mascheroni posta all’interno di essa. Da questo giardino possiamo ammirare un ottimo panorama su Chiaramonte Gulfi, sulla cava in cui scorre il Torrente Para e sul Monte Arcibessi interamente ricoperto dal bosco noto come “Pineta di Chiaramonte”. Qui è posta inoltre la riproduzione della “Grotta di Lourdes” in pietra iblea locale che viene utilizzata come “Chiesa all’Aperto” in cui è posto un Altare e una statua della “Madonna di Lourdes”.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della Chiesa di Santa Maria di Gesù oppure clicca qui.

Torna indietro