Chiaramonte Gulfi, Festa di San Vito Martire (Festa Liturgica e Festa Esterna)

Chiaramonte Gulfi

Festa di San Vito Martire
(Festa Liturgica e Festa Esterna)

La Festa di San Vito Martire che viene celebrata l’ultima Domenica di Agosto in onore del “Santo Compatrono” di Chiaramonte Gulfi, è la seconda festività più importante dopo quella di “Santa Maria di Gulfi” in quanto è consacrata al “Santo” che ricoprì al ruolo di “Patrono” della città chiaramontana agli inizi del secolo 1500 per poi, in seguito all’elevazione ufficiale della “Madonna di Gulfi” a “Patrona Principale” nel 1644, avere l’attuale carica di “Compatrono” della medesima.

La solennità liturgica in onore del “Compatrono” della città chiaramontana viene celebrata il 15 Giugno, giorno consacrato alla memoria liturgica di “San Vito Martire”, mentre i riti esterni comprendenti la Processione della statua del “Santo Martire” per le strade del centro storico cittadino ricadono l’ultima Domenica di Agosto come detto in precedenza. Sia la festa liturgica che quella esterna, oltre ai consueti riti religiosi che si tengono presso la Chiesa di San Vito, comprendono entrambe spettacoli, eventi di vario tipo, degustazioni di vari prodotti tipici locali e ovviamente gli immancabili fuochi pirotecnici.

Storia di “San Vito Martire”

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“San Vito”, noto anche come “Vito di Lucania” è uno dei santi più venerati dell’Italia meridionale di cui si sa ancora poco sulla sua effettiva vita “reale”. Secondo alcuni storici che si basano su frammenti biografici (di cui uno risalente al secolo 600 d.C.) egli sarebbe natio di Mazara del Vallo (TP) nel periodo tra il 280 e il 290 d.C. figlio di una famiglia pagana.

Nel 303 d.C. il giovane Vito, che nel frattempo si era convertito al Cristianesimo grazie al suo maestro Modesto e alla sua nutrice Crescensia, cominciò a predicare nelle aree limitrofe all’attuale Mazara del Vallo e in gran parte della Sicilia. Si dice che Vito compì un importante prodigio presso l’attuale Regalbuto (EN) in cui fece resuscitare dalla morte un bambino sbranato da due animali feroci.

Il padre del giovane Vito venne a sapere che praticava il culto cristiano e lo fece arrestare assieme a Modesto e Crescenzia facendoli condurre presso il prefetto Valeriano. A nulla valsero le intimidazioni del prefetto e le minacce di morte nei loro confronti, oltre ai consigli del padre che consigliavano lui di smettere di essere cristiano per avere salva la vita; Vito, Modesto e Crescenzia non rinunciarono alla fede cristiana e Valeriano decise di avere pietà per questa volta lasciandoli liberi ma consigliando loro di rinunciare alla religione cristiana se no, la prossima volta che venivano arrestati per aver praticato il culto a “Cristo”, era costretto a condannarli immediatamente a morte.

I tre continuarono sempre a predicare ma, per sfuggire all’imminente arresto dato che vennero di nuovo scoperti, si imbarcarono verso la penisola italiana (si dice consigliati da un “Angelo”) approdando in Campania lungo la foce del Fiume Sele tra i territori di Eboli e Capaccio (località facenti parte del territorio provinciale di Salerno). Da li si addentrarono presso la Lucania (area corrispondente all’attuale regione italiana nota come Basilicata) e cominciarono a predicare il cristianesimo e compiere presunti “miracoli”.

Il giovane Vito venne comunque arrestato assieme a Modesto e Crescenzia da alcuni soldati romani che li scoprirono mentre praticavano il culto cristiano, conducendoli immediatamente a Roma al cospetto dell’imperatore Diocleziano, colui che diede luogo ad una delle più terribili persecuzioni contro i cristiani. La storia narra che Vito scacciò un demone che si era impossessato del figlio dell’imperatore romano, ma a nulla valse ciò; infatti Diocleziano condannò Vito, Modesto e Crescenzia a morte.

Vi sono varie versioni dello svolgimento del martirio che si sarebbe svolto il 15 Giugno del 303 d.C.: secondo alcune fonti Vito, Modesto e Crescenzia vennero martirizzati a Roma subendo vari supplizi mentre secondo altre versioni Vito venne martirizzato a Roma mentre Modesto e Crescenzia (e secondo altre versioni anche Vito vennero prima condotti in un’area a ridosso l’antica Paestum (città romana situata presso Capaccio nella provincia salernitana) presso l’attuale Eboli in cui vennero uccisi. Infatti presso questa città campana è posta la Chiesa di San Vito al Sele, sorta sul presunto luogo del martirio dei tre Santi.

Comunque sia Vito, Modesto e Crescenzia vennero gettati in un pentolone colmo di pece bollente uscendone illesi, poi rinchiusi in una gabbia di leoni affamati che però non li assalirono, e infine subendo lo “squartamento” con la slogatura di gambe e braccia culminata con la loro decapitazione e definitiva morte. Una leggenda narra che i tre martiri ormai moribondi, prima che venissero decapitati, sarebbero stati trasportati lungo la riva del Fiume Sele dove morirono.

I corpi di Vito, Crescenzia e Modesto, in quanto “martiri cristiani” erano quindi venerati come “Santi”, vennero ritrovati dalla locale comunità cristiana e, per volere della matrona Fiorenza, condotti molto più a nord a ridosso della città di Napoli, presso il luogo noto come “Marianus” ossia l’attuale città di Marigliano posta nella provincia napoletana, e qui sepolti. Ancora oggi all’interno della Chiesa del Convento dei Frati Minori di San Vito si può ammirare la tomba in cui venne seppellito “San Vito” e i “Santi Modesto e Crescenzia”. Nel 756 il corpo di “San Vito” venne trasportato in Francia presso l’attuale Abbazia di Saint Denis, e nel 839 le spoglie mortali vennero inviate presso l’Abbazia di Corvey in Germania. Nel periodo tra il 1618 e il 1648 durante la “Guerra dei Trent’Anni” il corpo del santo venne condotto a Praga, dove ora riposa all’interno della Cattedrale di San Vito, mentre molti frammenti ossei sono sparsi in buona parte dell’intera Italia di cui una consistente parte posta del suo corpo (un braccio e alcuni frammenti delle sue ossa) sono posti presso la Cattedrale dl Mazara del Vallo (nel frattempo il corpo di “Santa Crescenzia” venne collocato all’interno della Basilica di San Martino a Magenta vicino Milano, mentre di “San Modesto” si sa ben poco anche se varie sue “reliquie” sono sparse in buona parte della penisola italiana).

“San Vito Martire” è il protettore dei ballerini e degli stagnini, ed è invocato per sanare coloro che sono afflitti da epilessia e tarantolismo (in passato nota come “Ballo di San Vito”) o da possessioni diaboliche, venendo venerato in gran parte dell’Italia meridionale, specie in Campania, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e appunto Sicilia.

In Sicilia, oltre a Chiaramonte Gulfi, “San Vito” viene venerato come “Patrono” a Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Partanna, San Vito lo Capo (TP), Ciminna (PA), Ravanusa (AG), Regalbuto (EN), Mascalucia (CT), e in altri centri siciliani come “Protettore”, mentre in passato era venerato anche a Vittoria (RG) e Buccheri (SR). 

[riduci]

Culto chiaramontano a “San Vito Martire”

Il culto chiaramontano a “San Vito” deriva da quello ormai non più praticato verso “San Lorenzo Martire” (per saperne di più clicca qui), che era venerato come “Protettore” della città di Gulfi. distrutta durante il “Massacro di Gulfi” che avvenne nel 1299 durante la Guerra del Vespro, a cui seguì la conseguente ricostruzione dell’attuale città chiaramontana terminata il 25 Maggio 1343. Presso Chiaramonte venne inizialmente costruita una chiesa consacrata a “San Lorenzo Martire”, ma il culto andò man mano ad affievolirsi. Nel 1530 in seguito all’inizio di una pestilenza che colpì la città chiaramontana,  i suoi abitanti si rivolsero a “San Vito” affinché la terribile epidemia potesse terminare. Vedendo che l’epidemia cessò dopo alcune preghiere, i chiaramontani capirono che il “Santo Martire” aveva compiuto un grande miracolo e proclamarono “San Vito” come “Patrono e Protettore” della città affidando ad un certo scultore chiaramontano noto come Melchiorre Eredia il compito di scolpire il simulacro tuttora venerato in città. “San Vito” fu l’unico Patrono cittadino fino a quando nel 1664 al ruolo “Patrona” venne elevata “Santa Maria di Gulfi”; comunque sia il “Santo Martire” non perse il titolo acquisito venendo calorosamente acclamato e festeggiato anche grazie alla secolare Confraternita di “San Vito Martire”. Dopo il terremoto dell’11 Gennaio 1693 la statua di “San Vito” venne ritrovata integra all’interno della chiesa gravemente malmessa assieme al vicino convento carmelitano, e i chiaramontani gridarono al miracolo facendo ricostruire il luogo sacro a lui consacrato oltre ad un artistico fercolo scolpito dallo scultore Benedetto Cultraro nel 1719. La festa in onore di “San Vito” ancora oggi viene celebrata con molta gioia e devozione ed è organizzata dalla Confraternita di San Vito affiancata da un comitato che si occupa dell’organizzazione e della pianificazione dei festeggiamenti che vengono celebrati due volte in un anno, il 15 Giugno quelli liturgici e l’ultima Domenica di Agosto quelli esterni.

Va detto inoltre che nell’area della Sicilia sudorientale comprendente le Province di Ragusa e Siracusa, “San Vito” era venerato anche a Vittoria da una comunità di chiaramontani che emigrò nella città vittoriese nel 1607 e che il suo culto veniva praticato fino alla demolizione della locale chiesa di San Vito (posta un tempo presso l’attuale Piazza Vittoria Colonna), mentre a Buccheri (SR) esso venne festeggiato fino al 1880 presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate quando poi il suo culto venne soppiantato da quello consacrato a “Santa Maria della Provvidenza”.

La Festa Liturgica di “San Vito Martire”

La festività liturgica in onore di “San Vito” ricade il 15 Giugno, nel giorno in cui si commemora il suo martirio. Essa è preceduta da un periodo preparatorio di quindici giorni noto come “Quindicina di San Vito” in cui presso l’area del centro storico chiaramontano limitrofa alla chiesa in cui è collocato il fercolo del “Santo Patrono” si tengono Messe e vari eventi, mentre il giorno 15 Giugno con lo svolgimento sempre di solenni Messe e di vari eventi presso la Piazza Turati viene celebrata la festività liturgica in onore del “Patrono” di Chiaramonte Gulfi.

La “Quindicina d San Vito” (1 – 14 Giugno)

L’1 Giugno inizia il periodo preparatorio alla festività liturgica del 15 Giugno con cui si commemora il martirio di “San Vito Martire”, noto come “Quindicina di San Vito” poiché dura 15 giorni dall’1 al 14 Giugno e prevede lo svolgimento di esso presso le principali aree del quartiere del centro storico chiaramontano noto appunto come “Borgo San Vito” poiché posto a ridosso della chiesa consacrata al “Santo Patrono” della città chiaramontana.

L’1 Giugno, primo giorno della Quindicina, alle ore 12.00 un vivace scampanio annunzia l’inizio del periodo preparatorio che precede la festa liturgica del 15 Giugno che al suo interno può comprendere anche le festività del “Corpus Domini” e di “Sant’Antonio di Padova” celebrata il 13 Giugno. Alle ore 18.15 presso la Chiesa di San Vito viene celebrato il “Rosario di San Vito” e alle ore 19.00 la solenne Messa seguita da molti devoti.

Nei giorni della Quindicina fino al 14 Giugno si terranno presso il Borgo San Vito (nelle aree stabilite a seconda del programma annuale della festa) la recita del Rosario alle ore 19.15 e la Messa delle 20.00, il tutto all’aperto presso “Cappelluzze” (piccoli Altari mobili) in cui è posta l’effigie di “San Vito Martire”, con la presenza dei residenti devoti al “Santo Martire”. Al termine dei riti sacri a partire dalle ore 21.00 circa vi saranno eventi di vario tipo curati dagli abitanti delle aree del quartiere in cui si tengono i riti della Quindicina. Di Domenica i riti si terranno in Chiesa Madre mentre il 13 Giugno vi sarà la festa consacrata a “Sant’Antonio di Padova” celebrata presso la Chiesa di Santa Maria di Gesù (vedi link “Festa di Sant’Antonio di Padova” nella pagina precedente per saperne di più).

Il 14 Giugno è l’ultimo giorno della “Quindicina” e i riti sacri si svolgono all’interno della Chiesa di San Vito. Alle ore 18.45 comincia la recita del “Rosario di San Vito”, a cui seguirà la “Svelata” della statua di “San Vito Martire” in cui i devoti, al grido “E Ciamamulu tutti!!!” rispondono tutti insieme “Patronu Viva!!!” oltre ad applaudire con calore al simulacro del “Santo Martire”. Alle ore 19.30 ci sarà la recita della solenne Messa che conclude il periodo preparatorio, seguita da moltissimi fedeli oltre ai membri della Confraternita di “San Vito”. Dopo la funzione, presso la Piazza Filippo Turati di fronte alla Chiesa di San Vito si tengono degustazioni di prodotti tipici locali tra cui la “Ranza” (il tipico pane chiaramontano insaporito con olio d’oliva locale e condito in vari modi) oltre ad eventi di vario tipo.

La solennità liturgica in onore di “San Vito Martire (15 Giugno)

Il 15 Giugno ricorre la memoria del martirio di “San Vito Martire” che viene celebrata a Chiaramonte Gulfi in maniera liturgica presso la Chiesa di San Vito. Alle ore 09.00 si tiene la prima solenne Messa, seguita da quella celebrata alle ore 11.00 in cui la locale Protezione Civile parteciperà donando un omaggio floreale al “Santo Martire”. Al termine della funzione lo scampanio di tutte le chiese chiaramontane conclude i riti mattutini di questa festività mentre la chiesa rimarrà aperta per dare modo ai devoti di onorare il “Santo Patrono” cittadino.

Alle ore 19.00 le autorità politiche cittadine entrano in chiesa per onorare “San Vito Martire”, mentre alle ore 19.30 inizia la solenne Messa serale in onore del “Santo Patrono” in cui parteciperà anche la Confraternita di San Vito e un grande numero di devoti. Dopo la funzione verso le ore 20.30 dalla Chiesa di San Vito parte la Processione Eucaristica in cui il “Santissimo Sacramento” verrà condotto in corteo per le aree meridionali della città di Chiaramonte comprese tra Borgo San Vito, Via Gulfi e il Borgo Ferriero venendo seguita dalla Confraternita e da molti devoti. Dopo questa breve processione vi è il ritorno in chiesa in cui avverrà la benedizione collettiva che conclude la solennità liturgica in onore di “San Vito”.

La festività si conclude in Piazza Filippo Turati con l’organizzazione di degustazioni di prodotti tipici locali e di spettacoli ed eventi di vario tipo curati da artisti locali, che dureranno fino a tarda serata, concludendo di fatto la solennità liturgica in onore di “San Vito”, che verrà festeggiato con la vivace “Festa Esterna” l’ultima Domenica di Agosto.

La Festa Esterna di “San Vito Martire”

L’ultima Domenica di Agosto viene celebrata la “Festa Esterna” di “San Vito Martire” in cui la statua che raffigura il “Santo Patrono” della cittadina chiaramontana viene portato in Processione all’interno di essa. I riti iniziano l’ultima settimana di Agosto con l’Ostensione in chiesa, seguita dalla Processione della statua di “San Vito” fino alla Chiesa Madre di Santa Maria La Nova che avviene l’ultimo Giovedì di Agosto. Il “Santo Patrono” rimarrà due giorni all’interno della principale chiesa chiaramontana per poi fare ritorno presso la sua chiesa di appartenenza l’ultima Domenica di Agosto in cui viene celebrata la vivace festività esterna in onore del “Santo Patrono” di Chiaramonte Gulfi.

Il “Periodo di Preparazione” e l‘Ostensione di “San Vito” (ultimo fine settimana di Agosto)

Al termine del mese di Agosto si entra nel vivo dei festeggiamenti in onore di “San Vito” con lo svolgimento di gare sportive e di vari eventi presso la Piazza Turati che iniziano nel periodo che viene dopo il 15 Agosto (in cui termina la “Quindicina” in cui in estate viene venerata “Santa Maria di Gulfi”) mentre nel frattempo verrà montata l’artistica illuminazione collocata all’interno della cittadina chiaramontana.

L’ultimo Mercoledì di Agosto presso la Chiesa di San Vito comincia l’Ostensione della statua del “Santo Patrono” con la Messa delle ore 19.00 circa seguita dai devoti al “Martire”, al cui termine avviene la sistemazione del Fercolo al centro dell’edificio sacro venendo preparato per la Processione tramite con cui la statua di “San Vito” verrà condotta l’indomani presso la Chiesa di Santa Maria La Nova.

La Processione dalla Chiesa di San Vito alla Chiesa Madre e l’inizio del Triduo (ultimo Giovedì di Agosto)

L’ultimo Giovedì di Agosto inizia il Triduo di Preparazione alla festa in onore di “San Vito” con la Processione della statua del “Santo Patrono” verso la Chiesa Madre di Santa Maria La Nova. All’interno della Chiesa di San Vito, aperta durante buona parte della giornata per permettere ai devoti di dare onore al “Santo Martire”, a partire dalle ore 18.30 comincia la recita del Rosario e delle preghiere a “San Vito”, a cui segue la Messa serale delle ore 19.00 circa a cui parteciperanno molti devoti, i membri della Confraternita di San Vito e i portatori che condurranno il “Santo Patrono” all’interno della principale chiesa cittadina.

Alla fine della funzione i portatori si preparano per la faticosa Processione del simulacro di “San Vito” verso la Chiesa Madre. Alle ore 19.30 un prolungato scampanio unito allo sparo di fuochi artificiali accoglie l’uscita dalla chiesa del fercolo su cui è adagiato “San Vito” che viene portato faticosamente a spalla dai suoi portatori (oltre al Reliquiario), che dovranno affrontare un percorso non proprio lineare data la conformazione montuosa dell’area che separa il Borgo San Vito dalla Piazza Duomo, ma con molta fatica, perizia e soprattutto devozione il percorso verrà affrontato nel migliore dei modi. Dietro il fercolo vi saranno la Confraternita di San Vito e un grande numero di devoti.

La Processione tramite la Via San Paolo raggiunge verso le ore 20.00 la Piazza Duomo accolta dal suono delle campane della Chiesa Madre di Santa Maria La Nova, in cui verrà fatto entrare il fercolo recante il simulacro di “San Vito” che verrà collocato sull’Altare Maggiore della chiesa. Dopo la Processione all’interno della Chiesa Madre chiaramontana viene celebrata una solenne Messa che conclude i riti della prima giornata del Triduo, sempre seguita da molti devoti.

La serata proseguirà alle ore 21.00 circa con spettacoli ed eventi di vario tipo curati da artisti locali, che concluderanno questa prima giornata di festa protraendosi fino a tarda sera.

Il breve periodo preparatorio e la Vigilia della Festa Esterna (ultimi Venerdì e Sabato di Agosto)

L’ultimo Venerdì di Agosto ricorre il secondo giorno del Triduo di Preparazione in cui la Chiesa Madre sarà aperta per buona parte della giornata in modo che i fedeli possano onorare “San Vito” esposto all’interno di essa. La giornata comincia con la Messa mattutina delle ore 11.00 in Chiesa Madre con la presenza di un buon numero di devoti. Di pomeriggio alle ore 18.30 la banda musicale cittadina percorrerà il centro storico di Chiaramonte Gulfi raggiungendo le Chiese di San Giovanni Battista, Santissimo Salvatore e San Filippo di Agira. Alle ore 19.00 si terrà la Messa serale all’interno della Chiesa Madre a cui assisteranno molti devoti. In serata (a seconda del programma) possono esserci eventi di vario tipo che si tengono solitamente in Piazza Duomo.

L’ultimo Sabato di Agosto ricorre la “Vigilia della Festa”, l’ultimo giorno del Triduo che precede la Domenica in cui ricade la festività esterna in onore di “San Vito Martire” in cui presso la Chiesa Madre, che rimarrà aperta per fare in modo che i devoti chiaramontani possano onorare il “Santo Patrono, si celebrano solenni Messe alle ore 11.00 e 19.00 seguite da molti fedeli.

La sera della Vigilia in Piazza Duomo, a partire dalle ore 21.00, si terranno spettacoli di vario genere ed esibizioni musicali a cui parteciperanno anche importanti artisti nazionali che termineranno in tarda serata, mentre i chiaramontani pensano già agli imminenti festeggiamenti dell’indomani che si terranno in onore di “San Vito”.

La Festa Esterna in onore di “San Vito Martire”

La Processione di “San Vito” per le vie della città chiaramontana e il ritorno presso la sua Chiesa (ultima Domenica di Agosto)

L’ultima Domenica di Agosto inizia la tanto attesa festa in onore di “San Vito Martire” con cui Chiaramonte Gulfi onorerà il suo “Santo Patrono”-

Alle ore 08.00 le campane di tutte le chiese chiaramontane suoneranno annunziando l’inizio della festa, mentre alle ore 09.00 in Chiesa Madre (che rimarrà aperta per tutta la giornata sempre per dare modo ai devoti di onorare il simulacro di “San Vito”) verrà celebrata la prima Messa mattutina. Alle ore 10.00 la banda musicale girerà in corteo per le vie del centro storico chiaramontano avvisando in maniera ulteriore i chiaramontani della venuta del tanto atteso giorno di festa. Alle ore 11.00 in Chiesa Madre verrà celebrata la seconda Messa mattutina in onore di “San Vito” con la presenza di un alto numero di fedeli. Alle ore 12.00 i rintocchi delle campane di tutte le chiese cittadine sanciranno la conclusione dei riti mattutini in onore di “San Vito”.

Di pomeriggio alle ore 18.00 la Confraternita di Santa Maria della Misericordia scende in corteo dalla Chiesa di San Giovanni Battista entrando in Chiesa Madre per donare un cero votivo al Patrono “San Vito”. Nel frattempo verso le ore 18.30 la banda musicale cittadina eseguirà varie marce in Piazza Duomo.

Alle ore 19.00 all’interno della Chiesa Madre di Santa Maria La Nova verrà celebrata la Messa serale in onore di “San Vito” a cui parteciperanno tutte le confraternite religiose cittadine, le autorità politiche chiaramontane e ovviamente moltissimi fedeli. Dopo questa solenne funzione la statua di “San Vito” viene tolta dall’Altare Maggiore e riposta nel suo fercolo collocato su di un artistico carro trionfale con cui verrà condotto in Processione all’interno della città di Chiaramonte Gulfi.

Alle ore 20.00 un vivace scampanio accompagnato dallo scoppio di fuochi artificiali nonché dagli applausi e dal consueto urlo di invocazione dei fedeli “Patronu Viva!!!”, il simulacro di “San Vito Martire” esce in Processione dalla Chiesa Madre di Santa Maria La Nova (che si presenta per certi versi simile al “Cuncursu” di “Santa Maria di Gulfi” e “Santa Maria delle Grazie”, vedi link di queste due feste nella pagina precedente per saperne di più), cominciando il suo percorso all’interno della cittadina chiaramontana. Molti saranno i devoti a seguire la statua assieme alle principali confraternite religiose cittadine, in particolare quella di “San Vito”.

La Processione, seguita da moltissima gente, compirà un lungo giro in cui visiterà le principali chiese del centro storico chiaramontano in cui vi saranno soste di preghiera. Verso le ore 22.30 il simulacro si dirigerà in Piazza Duomo  per poi dirigersi nuovamente in Piazza Duomo in cui, di fronte alla Chiesa Madre cittadina, ci sarà un’ultima sosta di preghiera. Dopodiché “San Vito” si appresta a ritornare presso la sua chiesa di appartenenza percorrendo l’area meridionale del centro storico chiaramontano.

Al termine della Processione, verso le ore 23.30 presso la Piazza Filippo Turati sarà effettuato uno stupendo spettacolo pirotecnico con cui verrà dato onore al “Santo Martire”. Dopo i fuochi la statua di “San Vito” rientra in chiesa tra scampanii, applausi e urla di invocazione venendo ricollocata presso il suo Altare.

Dopo una lunga Processione culminata con l’accensione dei fuochi pirotecnici termina così la Festa Esterna in onore di “San Vito Martire”.

L’Ottava di San Vito e la conclusione dei festeggiamenti

L’Ottava che conclude la festa chiaramontana in onore di “San Vito” (prima Domenica di Settembre)

Dopo la Festa Esterna in onore di “San Vito” (che nel frattempo è stato ricollocato all’interno del suo Altare), la prima Domenica di Settembre ricorre l’Ottava della festa con cui si conclude il lungo periodo in cui viene celebrato il “Santo Patrono” di Chiaramonte Gulfi.

Dopo i consueti riti sacri e il sorteggio benefico che si tiene alle ore 20.00 all’interno della Chiesa di San Vito, presso la Piazza Filippo Turati a partire dalle ore 21.00 si tengono spettacoli curati da artisti locali oltre a degustazioni di vari prodotti tipici locali che dureranno fino a tarda serata, che con la loro conseguente conclusione, chiuderanno del tutto i festeggiamenti in onore di “San Vito Martire” (gli eventi possono anche combaciare con la “Rassegna Zuppà” che di solito viene organizzata il primo fine settimana di Settembre), con i chiaramontani che attenderanno circa un anno prima di poter ricelebrare il loro “Santo Patrono”.

Per informazioni più dettagliate visita la pagina facebook della Festa di San Vito Martire.

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