Chiaramonte Gulfi, Festa di Santa Maria delle Grazie (Festa dell’Ascensione – Pentecoste – Visitazione di Maria e Corpus Domini)

Chiaramonte Gulfi

Festa di Santa Maria delle Grazie
(Festa dell’Ascensione – Pentecoste – Visitazione di Maria e Corpus Domini)

La Festa consacrata a “Santa Maria delle Grazie” con cui si venera il simulacro marmoreo raffigurante la “Madonna delle Grazie” collocata presso l’omonimo Santuario collocato a ridosso del Monte Arcibessi (posto sulla S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo per Ragusa lungo il sentiero che si addentra nella “Pineta di Chiaramonte” di fronte all’ex Albergo La Pineta) ricade la Domenica in cui si celebra la solennità liturgica dell’Ascensione (quaranta giorni dopo Pasqua). Essa è la seconda festa di Chiaramonte Gulfi consacrata alla “Madonna” per importanza, che si presenta simile ai festeggiamenti in onore di “Santa Maria di Gulfi” (patrona della città chiaramontana) essendo anche questa caratterizzata da un “novenario” in cui la statua della “Madonna delle Grazie”, che la Domenica dell’Ascensione viene portata in Processione a Chiaramonte Gulfi, rimane esposta presso la Chiesa Madre di Santa Maria La Nova per circa nove giorni al termine dei quali viene ricondotta presso il suo Santuario. Va comunque detto che la festa in onore di “Santa Maria delle Grazie”, “festa mariana” in cui il popolo chiaramontano conferma il proprio attaccamento religioso verso la “Madonna”, fa da apertura al periodo estivo della città colmo di manifestazioni ed eventi di vario genere e, a seconda del periodo, comprende anche le solennità della “Pentecoste” e del “Corpus Domini”. I festeggiamenti sono curati dalla parrocchia della Chiesa Madre di Santa Maria La Nova e dai devoti alla “Madonna delle Grazie”.

Storia del culto a “Santa Maria delle Grazie” praticato a Chiaramonte Gulfi

L’inizio del culto chiaramontano a “Santa Maria delle Grazie” (per saperne di più clicca qui) risale al 1576 quando all’interno dell’attuale Provincia di Ragusa scoppiò una pestilenza che fece morire molta gente. I chiaramontani si rivolsero allora alla “Madonna delle Grazie” affinché la città venisse risparmiata dall’epidemia di peste. Vedendo che la cittadina chiaramontana rimase effettivamente “esente” dalla pestilenza, i chiaramontani costruirono un piccolo Santuario collocato ad ovest del Monte Arcibessi (a sudest di Chiaramonte Gulfi) presso il luogo in cui era posta una sorgente di acqua potabile che venne ritenuta “miracolosa”. La costruzione dell’edificio sacro terminò nel 1577 anche se i lavori decorativi terminarono nei primi anni del 1600 venendo portati a compimento dallo scultore Simone Mellini. Nel 1645 venne affidata allo scultore messinese Cola Giovanni Maldotto la realizzazione della statua marmorea di “Santa Maria delle Grazie” che da allora venne celebrata dai chiaramontani venendo festeggiata con l’attuale solennità. L’11 Gennaio 1693, il terribile terremoto che distrusse buona parte dell’area appartenente al Val di Noto, colpì ovviamente anche Chiaramonte Gulfi distruggendo anche il Santuario e facendo perdere le tracce della limitrofa sorgente (che era collegata tramite ad un acquedotto ad una fontana posta in Piazza Duomo, anch’essa non più esistente) mentre il simulacro di “Santa Maria delle Grazie” si salvò e i chiaramontani ritennero ciò miracoloso. Il santuario venne ricostruito nel 1719 e la statua della “Madonna delle Grazie” ricollocata al suo interno. Da allora la festa in suo onore si svolge nella medesima maniera fino ai giorni nostri. Va fatto notare che i festeggiamenti in onore di “Santa Maria delle Grazie” nonostante la forte devozione dei chiaramontani verso di lei, non eguagliavano quelli più sontuosi di “Santa Maria di Gulfi” sia per tradizioni folcloristiche, spettacoli e per afflusso di fedeli dai centri limitrofi; tant’è che questa festa venne chiamata “A Maronna re Puvirieddi” (“La Madonna dei Poverelli”).

Oggigiorno la festa in suo onore, seppur continua a non essere paragonabile a quella della “Madonna di Gulfi” per i parametri sopracitati, continua comunque ad essere un’interessante solennità religiosa molto attesa dai chiaramontani devoti alla “Madonna” in generale perché questa manifestazione viene percepita come una sorta di “prolungamento” dei festeggiamenti in onore della “Madonna di Gulfi” (nonostante i “titoli sacri” diversi, la “Madonna” rimane sempre la stessa “Santa” in questione) per la somiglianza dei riti in suo onore. Infatti anche per la “Madonna delle Grazie” si tiene la Processione del suo Simulacro dal Santuario a Chiaramonte Gulfi nota come “A Calata ra Maronna”, il giro all’interno della cittadina noto come “U Cuncursu”, la permanenza della “Madonna” all’interno della Chiesa Madre per nove giorni e infine il ritorno presso il suo Santuario noto invece come “A’Ccianata ra Maronna”. Va detto infine che l’unica differenza (spettacoli ed eventi a parte) è che, al contrario di come avviene per la “Madonna di Gulfi”, in base alla differente posizione geografica del Santuario della Madonna delle Grazie posto in posizione più “alta” rispetto alla città chiaramontana (al contrario di quello della “Madonna di Gulfi” posto in posizione più bassa rispetto al centro cittadino), la statua “Cala” (ossia scende) verso Chiaramonte, mentre al ritorno “Ciana” (ossia sale) verso la sua chiesa di appartenenza.

La Vigilia della Festa

La “Svelata di Santa Maria delle Grazie” e l’inizio dei festeggiamenti

Il Sabato che precede la “Domenica dell’Ascensione” in viene celebrata “Vigilia” della Festa di Santa Maria delle Grazie di Chiaramonte Gulfi. Alle ore 12.00 circa le campane di tutte le chiese chiaramontane suonano a festa annunziando l’arrivo del periodo consacrato alla “Madonna delle Grazie”, in cui per la medesima festività la città è stata addobbata con festoni e con l’illuminazione artistica.

Alle ore 16.30 presso il sagrato del Santuario di Santa Maria delle Grazie iniziano momenti di giochi ed animazione per i bambini delle parrocchie chiaramontane che dureranno per tutto il pomeriggio. Alle ore 18.30 presso la Chiesa della Madonna delle Grazie viene recitato il Rosario, seguito dalla Messa delle ore 19.00 a cui partecipano i tanti devoti alla “Madonna delle Grazie”.

Al termine della funzione avviene l’atteso rito della “Svelata” del simulacro di “Santa Maria delle Grazie”, la nicchia in cui è collocata viene aperta ed i fedeli applaudono e urlano grida di invocazione all’indirizzo della “Madonna” in cui al grido “E Ciamamula tutti!!!” (“Chiamiamola tutti”) risponderanno “Viva Maria!!!”. La statua viene poi collocata sul fercolo con cui l’indomani verrà portata in Processione verso Chiaramonte Gulfi.

La serata proseguirà con vari eventi che si tengono presso il sagrato della Chiesa di Santa Maria delle Grazie che cominciano alle ore 21.00 circa e che si protrarranno fino a tarda serata.

I Festeggiamenti in onore di “Santa Maria delle Grazie” (Domenica dell’Ascensione)

La “Sciuta” e la “Discesa” di “Santa Maria delle Grazie” verso Chiaramonte Gulfi

La Domenica dell’Ascensione, ossia il quarantesimo giorno dopo Pasqua con cui si commemora “L’Ascensione di Cristo al Cielo” (per saperne di più clicca qui), comincia col Pellegrinaggio votivo a piedi compiuto da molti devoti che partono dal sagrato della Chiesa Madre di Santa Maria La Nova e, percorrendo il tratto della S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo che conduce presso il Santuario di Santa Maria delle Grazie, arrivano presso di esso sciogliendo un “voto di grazia ricevuta” verso la “Madonna delle Grazie”. Alle ore 09.00 viene celebrata la solenne Messa mattutina seguita dai fedeli chiaramontani e dai portatori, consapevoli che tra circa un’ora dovranno sostenere una grande fatica poiché porteranno “a spalla” il pesante fercolo sostenente la statua della “Madonna delle Grazie” verso Chiaramonte Gulfi; dopo la funzione infatti sistemeranno il pesante fercolo in vista dell’imminente uscita dalla piccola chiesa. Nel frattempo molti fedeli si posizionano ai margini della S.P. 8 per poter assistere alla “Calata” della statua della “Madonna” verso la cittadina iblea chiaramontana.

Alle ore 10.00 lo scampanio delle campane della Chiesa di Santa Maria delle Grazie annunzia la “Sciuta” ossia l’uscita in Processione della “Madonna delle Grazie”. Non appena il fercolo sovrastato dalla statua della “Madonna” esce dalla chiesa del santuario venendo accolto dal calore dei fedeli che applaudono e urlano grida di invocazione, e ovviamente dall’accensione di fuochi artificiali.

Dal sagrato della chiesa comincia la faticosa “Calata” del simulacro della statua di “Santa Maria delle Grazie” con i portatori che sosterranno una grande fatica portando rigorosamente a spalla il fercolo che lo sorregge in perfetto equilibrio data la tortuosità della S.P. 8 provvista di vari stretti tornanti, anche se la devozione nei confronti della “Madonna” in un certo senso allevia la fatica nel compiere questa “impresa” (va comunque detto che i portatori più stanchi si danno ripetutamente il cambio data la difficoltà nel percorrere questa strada sostenendo il pesante fercolo processionale). Dietro vi è una vasta folla di devoti che seguono la “Madonna delle Grazie” durante la sua discesa verso la città di Chiaramonte Gulfi. In prossimità del piazzale del Cimitero di Chiaramonte Gulfi la Processione effettuerà una breve pausa dove, dopo un momento di preghiera, viene intonato l’inno mariano noto come “Tota Pulchra”. La Processione poi riprenderà la propria discesa verso Chiaramonte Gulfi facendo poi ingresso presso la cittadina chiaramontana in Via Costanzo Ciano. Da qui il corteo sale verso la Chiesa di San Giovanni Battista in cui ci sarà un’altra pausa di preghiera in cui verrà intonato un altro inno mariano, noto come “Magnificat”. L’ultimo tratto della Processione vede la discesa verso la Piazza Duomo in cui verso le ore 12.00 avviene la “Trasuta” della statua della “Madonna delle Grazie” salutata da scampanii, lanci di “Nzareddi” (carte colorate), fuochi pirotecnici e soprattutto gli applausi e le urla di invocazione dei devoti chiaramontani. Dopo l’entrata in chiesa viene celebrata una solenne Messa con cui si chiudono i riti mattutini in onore di “Santa Maria delle Grazie”. Nel frattempo la statua viene posta al centro della chiesa pronta per uscire nuovamente in Processione per le vie della città chiaramontana.

“U Cuncursu” (Processione pomeridiana all’interno della città di Chiaramonte Gulfi)

Dopo la discesa del simulacro di “Santa Maria delle Grazie”, l’entrata presso la Chiesa Madre di Santa Maria La Nova e la celebrazione della Messa delle ore 12.00, cominciano i preparativi per la Processione della statua della “Madonna” per le vie della cittadina chiaramontana, chiamata localmente “U Cuncursu” (nome simile a quello del medesimo tipo di processione che avviene in occasione della festa in onore di “Santa Maria di Gulfi”).

Alle ore 14.30 circa dalla Chiesa Madre di Santa Maria La Nova la statua della “Madonna delle Grazie”esce in Processione salutata da scampanii e accensioni pirotecniche  compiendo il cosiddetto “Cuncursu” portata sempre a spalla e seguita dalle confraternita religiose cittadine e da molti fedeli chiaramontani (oltre che dalla locale banda musicale) percorrendo le principali vie del centro storico di Chiaramonte Gulfi. Dopo un lungo giro la statua della “Madonna delle Grazie” rientra in Chiesa Madre venendo poi collocata sull’Altare Maggiore rimanendo esposta per circa nove giorni alla devozione dei fedeli.

La Domenica dell’Ascensione consacrata a “Santa Maria delle Grazie” si conclude con la recita del Rosario alle ore 18.45 circa seguita dalla Messa serale delle ore 19.30 che chiude questa importante solennità chiaramontana.

La serata proseguirà con eventi e rassegne di vario genere che inizieranno alle ore 21.00 circa protraendosi per il resto della serata.

Il Novenario di “Santa Maria delle Grazie”

I nove giorni in cui la “Madonna delle Grazie” rimane a Chiaramonte Gulfi

Passata la Domenica dell’Ascensione in cui si celebra la “Madonna delle Grazie”, presso la Chiesa Madre di Santa Maria La Nova viene celebrato il “Novenario” della festività in cui per nove giorni il simulacro di “Santa Maria delle Grazie” rimarrà esposto alla devozione dei chiaramontani presso l’Altare Maggiore del medesimo edificio sacro. In questo periodo di tempo che dura dal primo Lunedì dopo l’Ascensione al primo Martedì dopo Pentecoste (giorno in cui ricorre la solennità liturgica in onore di “Santa Maria delle Grazie”), si terranno solenni Messe in Chiesa Madre alle ore 09.00, 11.00 e 19.30 (quest’ultima preceduta dal Rosario delle ore 18.45), mentre alle ore 22.15 un’ultima preghiera del Rosario conclude i riti giornalieri in onore della “Madonna delle Grazie”.

Di solito nella serata del Martedì alle ore 22.15 si tiene il “Rosario Itinerante” ossia una processione che parte dalla Chiesa Madre in cui viene recitato il Rosario per le vie del centro storico chiaramontano, al cui rientro in chiesa una breve preghiera ne completa il rito.

Le altre sere del novenario a partire dalle ore 21.00, a seconda dei programmi annuali vi sono spettacoli musicali, rassegne artistico – culturali e degustazioni di prodotti tipici locali.

Il Sabato del novenario, vigilia della solennità di Pentecoste, presso la Chiesa Madre di Santa Maria La Nova a partire dalle ore 22.00 si tiene la “Veglia di Pentecoste” che apre quest’ultima festività cristiana.

La Domenica di Pentecoste (Domenica successiva a quella dell’Ascensione)

La Domenica del novenario (successiva a quella dell’Ascensione) ricade nella solennità nota come “Pentecoste in cui si commemora la “Discesa dello Spirito Santo” sugli Apostoli celebrata il cinquantesimo giorno dopo Pasqua (per saperne di più clicca qui) prevede i sopracitati riti sacri celebrati all’interno della Chiesa Madre chiaramontana oltre allo scampanio di tutte le campane delle chiese chiaramontane alle ore 12.00. Di solito a partire dalle ore 17.00 presso la Piazza Duomo cominceranno a tenersi eventi di vario tipo, che continueranno alle ore 21.00 con spettacoli e degustazioni di prodotti tipici e che si protrarranno fino a tarda serata

La Festa Liturgica di “Santa Maria delle Grazie” e conclusione dei festeggiamenti

La solennità liturgica in onore di “Santa Maria delle Grazie (primo Martedì dopo Pentecoste)

Passata la solennità della Pentecoste e ovviamente la giornata del Lunedì in cui dopo i consueti riti sacri si tengono eventi, spettacoli, degustazioni ecc… a partire dalle ore 21.00, il primo Martedì dopo la sopracitata festività che ricade cinquanta giorni dopo Pasqua viene celebrata la Festa Liturgica di Santa Maria delle Grazie con cui si conclude il novenario in cui la statua della “Madonna delle Grazie” rimane esposta in Chiesa Madre. Dopo i consueti riti sacri di cui la solenne Messa serale delle ore 19.30 seguita da tanti fedeli, presso la Piazza Duomo viene effettuato uno spettacolo pirotecnico che conclude i nove giorni in cui “Santa Maria delle Grazie” è rimasta a Chiaramonte Gulfi, venendo poi riportata al suo Santuario l’indomani. Il Rosario delle ore 22.15 conclude i riti dell’ultimo giorno del novenario.

La “Salita” di “Santa Maria delle Grazie” e fine della festa in suo onore (primo Mercoledì dopo Pentecoste)

Passato il novenario, arriva inesorabilmente il giorno in cui “Santa Maria delle Grazie” deve essere riportata presso il suo Santuario posto a ridosso della Pineta di Chiaramonte, e i devoti fino dalle prime ore del mattino accorrono in Chiesa Madre per poter onorare la “Madonna delle Grazie” prima dell’inizio della sua “Accianata”. Alle ore 09.00 e 11.00 si tengono le due solenni Messe mattutine a cui presenzieranno molti fedeli.

Per tutto il primo pomeriggio i chiaramontani accorrono presso la Chiesa Madre e la Piazza Duomo per poter assistere alla Messa delle ore 17.00 che precede l’uscita in Processione del fercolo su cui è posta la “Madonna delle Grazie”. Dopo l’ultima funzione la statua di “Santa Maria delle Grazie” viene posta sul fercolo con cui verrà ricondotta presso la sua chiesa. 

Alle ore 18.00 un prolungato scampanio e l’accensione di fuochi artificiali annunzia l’uscita del simulacro di “Santa Maria delle Grazie” dalla Chiesa Madre di Santa Maria La Nova che verrà salutata da applausi e ovviamente dalle consuete urla di invocazione. 

Dopo l’uscita avviene nuovamente “U Cuncursu” per le strade cittadine; il pesante fercolo verrà sempre portato a spalla con fatica e particolare perizia da parte dei portatori che condurranno la “Madonna” in giro per il centro storico chiaramontano facendo un ultimo “giro” all’interno di essa facendo in modo che gli abitanti della cittadina iblea possano “salutare” il simulacro marmoreo di “Santa Maria delle Grazie” che si sta apprestando a percorrere la via del ritorno, la S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo per Ragusa in cui nel frattempo molti fedeli si sono appostati per poter seguire la salita del simulacro.

Dopo il “Cuncursu”, comincia la “Accianata” ossia la salita verso il Santuario di Santa Maria delle Grazie percorrendo la S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo. I portatori, nonostante i continui cambi tra loro, cominceranno a sostenere un grande sforzo per poter sostenere il pesante fercolo e mantenerlo in equilibrio sulla tortuosa strada del ritorno. All’altezza del Cimitero di Chiaramonte Gulfi si effettuerà verso le ore 19.00 una breve sosta di preghiera che culminerà con la “Benedizione ai Campi” ponendo il lavoro contadino (sostentamento basilare per la città chiaramontana), i campi in cui viene svolto e i lavoratori che lo praticano sotto la protezione della “Madonna”. Dopodiché verrà percorso l’ultimo tratto della Processione facendo ritorno presso il Santuario di Santa Maria delle Grazie in cui avverrà il toccante rito della “Trasuta” della statua della “Madonna delle Grazie” che verrà salutata dagli applausi e dalle urla di invocazione dei devoti chiaramontani, oltre che da accensioni di fuochi d’artificio. Dopo l’entrata in chiesa avviene la “Velata” della statua di “Santa Maria delle Grazie” con la quale essa verrà posta all’interno dell Altare Maggiore della chiesetta in cui rimarrà collocata fino ai festeggiamenti dell’anno venturo.

Le Feste della Visitazione di Maria e del Corpus Domini

A seconda del calendario annuale, nel periodo tra Maggio e Giugno che viene subito dopo la Festa di Santa Maria delle Grazie, si celebrano la festa della “Visitazione di Maria” (31 Maggio, per saperne di più clicca qui) e la solennità del “Corpus Domini” (Domenica successiva alla solennità liturgica in onore della “Santissima Trinità”, per saperne di più clicca qui).

In occasione della Festa della Visitazione di Maria, che conclude il mese di Maggio (consacrato alla “Madonna”), dopo la Messa in Chiesa Madre delle ore 19.00, si terrà il pellegrinaggio a piedi (recando una candela in mano) fino al Santuario di Santa Maria delle Grazie in cui si terrà una veglia di preghiera.

La solennità del Corpus Domini invece prevede nella Domenica in cui è celebrata le solenni Messe in Chiesa Madre (tra cui quella serale delle ore 19.00, a cui segue la Processione dell’Ostia Consacrata per le vie cittadine seguita da molti devoti e che terminerà a serata inoltrata con una benedizione collettiva.

Per informazioni più dettagliate visita le pagine facebook della Chiesa Madre di Santa Maria La Nova e della Festa di Santa Maria delle Grazie.

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