Chiaramonte Gulfi, Municipio di Chiaramonte Gulfi e Ex Chiesa di San Francesco all’Immacolata (ex Convento dei Frati Minori Conventuali –  Sala “Leonardo Sciascia”)

Chiaramonte Gulfi

Municipio di Chiaramonte Gulfi e Ex Chiesa di San Francesco all’Immacolata
(ex Convento dei Frati Minori Conventuali –  Sala “Leonardo Sciascia”)

Lungo il Corso Umberto I, al numero civico 151 possiamo ammirare il Municipio di Chiaramonte Gulfi, uno degli edifici più eleganti della cittadina iblea. In origine si trattava del Convento dei Frati Minori Conventuali a cui apparteneva la limitrofa ex Chiesa di San Francesco all’Immacolata (oggi ospitante la “Sala Leonardo Sciascia” che funge da auditorium comunale). L’edificio monastico settecentesco (ricostruito dopo che il preesistente crollò in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693) ebbe poi dei rifacimenti in stile neoclassico ad opera dell’architetto chiaramontano Nicola Ragusa. In seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel 1866 dall’allora Regno d’Italia, il convento divenne sede del Municipio di Chiaramonte Gulfi, subendo ulteriori rifacimenti agli inizi del 1900 che prevedevano la modifica che portò alla costruzione nel 1926 dell’attuale prospetto in chiave liberty progettata dall’architetto Giuseppe Gafà (anch’egli chiaramontano). Oggi l’edificio ospita oltre al municipio anche una scuola pubblica (Circolo Didattico “San Giuseppe”) mentre la vicina chiesa è divenuta sede dell’auditorium comunale noto come “Sala Leonardo Sciascia”.

Il Municipio di Chiaramonte Gulfi è considerato come uno degli edifici in stile liberty più eleganti della Provincia di Ragusa che si affaccia presso una piccola area verde posta di fronte al prospetto principale del palazzo che un tempo ospitava il convento dei Frati Minori Conventuali. Al centro è posta un’elegante scalinata formata da due rampe che recano al centro una fontana a vasca circolare avente al centro un pilastro su cui è posta la statua raffigurante la riproduzione di una “danzatrice” facente parte di un gruppo scultoreo settecentesco scolpito dallo scultore triestino Antonio Canova, (che molto probabilmente raffigura Paolina Bonaparte, sorella del ben più noto Napoleone Bonaparte). Da questa scalinata si accede presso una veranda in cui si affaccia la facciata del municipio delimitata al centro da una balaustra in pietra (posta tra le due scalinate) e ai lati da inferriate in ferro battuto.

La facciata è divisa in due ordini orizzontali e reca al centro un loggiato formato da quattro colonne a capitello tuscanico che sorreggono un elegante balcone di forma semicircolare, convessa verso l’esterno. Sotto questo loggiato, incassato in un corpo bugnato in pietra bianca delimitato da due colonne, nell’ordine inferiore (avente una parete a lastroni) è posto il portale principale di forma arcuata; sui fianchi sono posti sei portali arcuati (tre per lato). L’ordine superiore reca al centro il sopracitato balcone avente un’apertura a “bifora” comprendente due arcate sorrette da tre colonnine sopra cui è posta una formella in bassorilievo raffigurante lo stemma comunale agghindata da una corona floreale in bassorilievo, incassata in un corpo delimitato da due pilastri a capitello corinzio che sorreggono il frontone centrale in cui è incisa la scritta “Municipio”. A fianco vi sono sei finestre di cui quattro rettangolari in stile semplice (due per lato) mentre ai vertici della facciata vi sono due bifore in stile semplice (una per lato). La sommità del frontone presenta un’elegante merlatura di coronamento. Il retro dell’edificio è posto lungo la Via San Francesco (nell’area sudorientale dell’ex edificio monastico) ed è caratterizzato da una struttura in stile semplice in cui ha sede il sopracitato istituto scolastico.

L’interno dell’edificio avente stanze contraddistinte da elementi architettonici e decorativi in stile liberty, ospita la sede degli uffici comunali della città chiaramontana. Possiamo ammirare l’aula consiliare del municipio abbellita da affreschi decorativi opera del pittore ragusano Antonio Cannì. Presso la retrostante scuola è posto il cortile interno posto presso l’ex chiostro del convento, confinante con la limitrofa Chiesa di San Francesco all’Immacolata, ora sede della Sala “Leonardo Sciascia”.

Questa chiesa in stile neoclassico, il cui prospetto venne progettato dall’architetto Nicola Ragusa, è posta nel settore nordorientale dell’ex convento in posizione laterale rispetto al municipio (posta in maniera frontale rispetto al Corso Umberto I) presentandosi anch’essa rialzata rispetto alla sede stradale e quindi raggiungibile da una breve scalinata. La facciata dell’ex edificio sacro, ora ospitante e si presenta divisa in due ordini orizzontali. L’ordine inferiore presenta tre arcate di cui quella centrale delimitata da due colonne a capitello ionico , mentre quelle laterali (racchiuse da inferriate nella parte inferiore) sono inquadrate da eleganti pilastri aventi i medesimi tipi di capitello; all’interno è posto un loggiato avente una caratteristica “volta a crociera” in cui è collocato il portale d’ingresso all’ex edificio sacro, che si presenta anch’esso di forma arcuata. L’ordine superiore, poggiante su di una robusta trabeazione, reca al centro una finestra arcuata (murata) delimitata da due colonne a capitello corinzio, mentre a lato vi sono due nicchie della medesima forma, inquadrate da pilastri aventi lo stesso tipo di capitello. La sommità della facciata è coronata da un elegante frontone merlato di forma rettangolare abbellito da timpani spezzati posti ai suoi vertici, in cima al quale  è posto un pinnacolo su cui è collocata la Croce di ferro. Il prospetto laterale presenta oltre a due arcate poste nei due ordini facenti ad angolo con la facciata, anche due accessi laterali delimitati da colonne che sostengono le pareti laterali della navata.

L’interno della Chiesa presenta un’unica Navata avente stucchi decorativi di colore turchese che adornano gran parte della sua volta. Possiamo ammirare gli Altari laterali marmorei in cui erano poste varie opere d’arte sacra, e presso l’area presbiterale l’Altare Maggiore marmoreo delimitato da due grosse colonne che sorreggono un elegante timpano triangolare sopra cui è posta una raffigurazione in stucco rappresentante la “Santissima Trinità”. All’interno di questa chiesa ora adibita ad auditorium comunale si tengono eventi e rassegne di vario tipo (a seconda degli eventi organizzati dal comune chiaramontano). 

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