Chiaramonte Gulfi, Palazzo Cultrera di Montesano e Musei (Museo dell’Olio, Casa Museo Liberty, Museo Ornitologico, Museo degli Strumenti Etnico – Musicali, Pinacoteca “Giovanni De Vita”)

Chiaramonte Gulfi

Palazzo Cultrera di Montesano e Musei
(Museo dell’Olio, Casa Museo Liberty, Museo Ornitologico, Museo degli Strumenti Etnico – Musicali, Pinacoteca “Giovanni De Vita”)

Presso la Via Montesano ad angolo con le Vie Angelo Maiorana e Mazzara, è posto il settecentesco Palazzo Cultrera di Montesano, il più elegante edificio nobiliare in stile barocco della cittadina di Chiaramonte Gulfi che era la residenza dei Baroni Cultrera che detenevano il feudo di Contrada Montesano (posta nell’estrema area nordorientale del territorio comunale di Ragusa) oltre a vari appezzamenti di terreno collocati in territorio chiaramontano presso le Contrade Ganzeria, Fossa Rotonda e Fontanazza (in cui sono poste anche ville feudali appartenenti alla famiglia nobiliare). L’edificio venne progettato dagli architetti catanesi Stefano Ittar e Antonino Battaglia per volere della famiglia Cultrera che intendeva ricostruire la dimora baronale chiaramontana in maniera sobria ma elegante allo stesso tempo; esso è noto anche come “Palazzo Montesano”. Oggi il palazzo, che appartiene al comune di Chiaramonte Gulfi, è sede di quattro importanti musei: il Museo dell’Olio, la Casa Museo Liberty, il Museo Ornitologico, il Museo degli Strumenti Etnico – Musicali e la Pinacoteca “Giovanni De Vita”.

Il prospetto principale del palazzo è solcato da sei imponenti pilastri ed è suddiviso in due ordini orizzontali. L’ordine inferiore presenta al centro un elegante portale arcuato adornato da bassorilievi floreali, sormontato da un travone con rosette e decori geometrici (sempre in bassorilievo) che sorregge il balcone centrale posto sull’ordine superiore; a sinistra del portale vi sono tre balconcini incassati nella parete aventi apertura arcuata sotto i quali sono poste delle finestrelle di forma arcuata, mentre a destra vi sono due balconcini (di cui uno modificato che ora svolge le funzioni di finestra sotto il quale è stata posta una porta di ferro) e un’apertura rettangolare che conduce all’interno di un esercizio commerciale (farmacia). L’ordine superiore presenta il balcone centrale del palazzo che poggia su mensoloni posti sul sopracitato travone, avente un’elegante apertura arcuata sorretta da colonnine che formano due aperture rettangolari poste ai lati, comunicanti con una veranda posta all’interno dell’edificio; di fianco vi sono sei balconi (tre per lato, di cui gli ultimi due di destra ravvicinati) poggianti su eleganti mensoloni adornati con fregi decorativi barocchi, racchiusi da inferriate bombate in ferro battuto e aventi aperture rettangolari sormontate da timpani semicircolari a base chiusa sui quali è posta una finestrella tondeggiante lucernaia. Un elegante frontone cinge la facciata dell’edificio. Il prospetto di Via Angelo Maiorana possiede invece tre ordini orizzontali (per via della conformazione stradale) solcati da quattro pilastri che appoggiano su robusti basamenti trapezoidali. L’ordine inferiore reca un’apertura arcuata sulla sinistra e due finestrelle tondeggianti sulla sua destra; i due ordini superiori possiedono sei balconcini (tre per ordine) incassati nella parete di cui quelli centrali ad apertura arcuata mentre quelli superiori ad apertura rettangolare sormontati da timpani semicircolari e racchiusi da eleganti inferriate in ferro battuto. Il prospetto di Via Mazzara, solcato sempre da grossi pilastri, presenta elementi architettonici più semplici ed è diviso in due ordini di cui in quello inferiore possiamo ammirare quattro balconcini ad apertura rettangolare incassati nella parete (di cui i due posti alla nostra destra aventi due finestrelle arcuate sotto di essi) affiancati da tre finestrelle della medesima forma, mentre sull’ordine superiore sono posti sette balconcini del medesimo tipo sormontati da timpani semicircolari (sugli ultimi due di sinistra sono posti un balconcino ed una finestra, mentre sul resto della parete vi sono varie finestrelle di forma rettangolare).

L’interno del palazzo presenta al centro un cortiletto posto all’ingresso su cui si affacciano oltre ad eleganti finestre con timpani semicircolari di coronamento, anche la la sopracitata veranda posta presso il balcone centrale dell’edificio, un loggiato interno posto di fronte ad essa delimitato da sei colonne a capitello ionico e decorato da affreschi decorativi. Sotto di esso è posto l’androne del palazzo (delimitato sempre da colonne aventi stavolta in stile tuscanico) da cui partono le scalinate che conducono all’interno dell’edificio nobiliare avente eleganti stanze con pavimentazione formata da piastrelle in Ceramica di Caltagirone e decorate da interessanti affreschi decorativi settecenteschi.

L’interno del palazzo come detto in precedenza ospita ben cinque musei dislocati nelle aree del palazzo:

  • “Museo dell’Olio” posto nel seminterrato del Palazzo Cultrera di Montesano in cui viene ricostruita tramite i cimeli esposti l’arte della lavorazione dell’olio d’oliva che era molto diffusa e tuttora lo è presso la chiaramontana, la cui fama è dovuta anche all’olio di ottima qualità prodotto presso di essa: esso è formato da sette ambienti caratterizzati da volta a botte in cui sono esposti una macina con una ruota di pietra in cui venivano schiacciate le olive formando una poltiglia, due presse (una del 1614 a funzionamento manuale e l’altra novecentesca a funzionamento meccanico) in cui le olive schiacciate dalle macine veniva pressata per ottenere l’olio tramite la “spremitura a freddo” (che viene utilizzata ancora oggi per la produzione di olio extravergine d’oliva), vari recipienti metallici (“Cafisi” ) e di legno (botti) in cui veniva posto l’olio oltre a vari oggetti utilizzati dai contadini per la lavorazione degli uliveti (aratri, zappe, rastrelli, forbici per la potatura ecc…), un antico carretto e infine mobili e oggetti antichi esposti nel seminterrato dell’edificio in cui è posta anche un’antica cucina in muratura nota come “Tannura” ;
  • “Casa Museo Liberty” posta al primo piano del Palazzo Montesano in cui sono esposti vari cimeli in stile “Art Nouveau” appartenenti alla collezione privata della collezionista Emanuela Figliuoli risalenti al primo novecento nel cosiddetto “periodo liberty” di cui vanno citati: vari mobili d’epoca italiani (disegnati dal palermitano Ernesto Basile e dall’ebanista veronese Carlo Zen) e francesi oltre a vari oggetti progettati dai francesi François Théodore (meglio noto come “Legras”) e René Jules Lalique nonché dalla gioielleria Calderoni di Milano oltre ad oggetti in ceramica e mobili di vario tipo;
  • “Museo Ornitologico” collocato anch’esso al primo piano del Palazzo Montesano raccoglie vari “modelli anatomici” di vari volatili (alcuni di essi ormai estinti) collezionati dai fratelli Giuseppe e Paolo Azzara comprendenti vari uccelli di varie specie provenienti dalla Sicilia e da altre aree d’Italia e del mondo di cui vanno citate aquile reali, nibbi reali, poiane, falchi di palude, gufi, barbagianni, civette, cormorani, pellicani ecc…;
  • “Museo degli Strumenti Etnico – Musicali” posto al piano superiore del Palazzo Montesano in cui sono esposti vari strumenti musicali provenienti da ogni parte del mondo appartenuti alla collezione del modicano Duccio Belgiorno: possiamo ammirare vari strumenti a corda (chitarre, mandolini, dulcimer, balalaike, liuti ecc…), a fiato (vari tipi di flauti africani, americani e asiatici di cui uno proveniente dal Tibet fabbricato con ossa umane), a mantice (fisarmoniche e organetti) e a percussione (di cui sempre un tamburo proveniente sempre dal Tibet la cui cassa di risonanza è formata da calotte craniche umane);
  • Pinacoteca “Giovanni De Vita”, posta anch’essa presso il piano superiore del palazzo e fungente da spazio espositivo in cui sono collocate le opere pittoriche dell’artista chiaramontano Giovanni De Vita (deceduto nel 1990) comprendenti ritratti, “nature morte” e paesaggi (tra cui molti scorci della città di Chiaramonte Gulfi e del suo territorio ibleo).

Per le visite virtuali all’interno di questi musei clicca qui.

Il Palazzo Cultrera di Montesano è aperto al pubblico il fine settimana (Sabato e Domenica) e nei giorni festivi in generale dalle 09.30 alle 13.30 di mattina e dalle 15.00 alle 18.00 nel pomeriggio; i restanti giorni della settimana rimane chiuso e viene aperto solo su prenotazione. Il costo di ingresso è di 1 euro (4 euro se si vuole visitare anche gli altri musei all’interno della città chiaramontana). Per informazioni telefonate ai numeri di telefono +39 0932 711 256 e +39 0932 711 257 , ai numeri di cellulare +39 338 5048476, +39 335 8325498 oppure infine visitate la pagina internet www.comune.chiaramonte-gulfi.gov.it/musei e la relativa pagina facebook.

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