Chiaramonte Gulfi, Piazzetta di San Giovanni e belvedere panoramico

Chiaramonte Gulfi

Piazzetta di San Giovanni e belvedere panoramico

Nel cuore del quartiere del “Baglio” è posta la Piazzetta di San Giovanni in cui è collocata l’omonima Chiesa che è uno dei più importanti monumenti della città di Chiaramonte Gulfi. Questa piazza è raggiungibile dalla pittoresca Via San Giovanni (nota come “U Carrugghiu” ) ma anche dalle Vie Castello e Porta (sia a piedi venendo dalla Via Tommaso Chiavola, o tramite la Via Costanzo Ciano tramite autoveicoli) e da cui si può godere anche un ottimo panorama del Monte Arcibessi e della Pineta di Chiaramonte.

Questa era la “Piazza del Castello” nota anche come “Piano Castello” che nel periodo medievale era la principale della città di Chiaramonte Gulfi costruita nel 1343 dopo che nel 1299 l’antica Gulfi venne distrutta in seguito all’omonimo massacro avvenuto durante le Guerre del Vespro. Si presentava come un’area fortificata a ridosso della fortezza chiaramontana residenza della famiglia Chiaramonte che ricopriva allora la carica di “Conti di Modica” che crollò in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 il cui unico accesso era dato dalla “Porta della Piazza” ossia l’attuale “Arco dell’Annunziata” lungo Via San Giovanni a nord, e dalla “Porta di Ragusa” non più esistente (dato che crollò in seguito al sopracitato terremoto) ma presumibilmente ubicata tra le Vie Porta e Borgo Cuba. Il castello era ubicato a nordest della piazzetta in un’isolato attualmente delimitato dalle Vie Giuseppe Mazzini e Castello e di esso resta solo un ingresso posto al numero civico 5 di Via Mazzini.

Al centro della piazza è posta la Chiesa di San Giovanni Battista, la seconda più grande della città chiaramontana che in origine venne costruita nel 1300 dall’ordine dei Cavalieri di Malta, ma che venne poi ricostruita dopo il sisma del 1693 in forme barocche con rifacimenti neoclassici ottocenteschi.

Va detto infine che dal belvedere, posto presso questa piazzetta ricavato presso quello che molto probabilmente era un bastione angolare difensivo abbellito da un pinnacolo di pietra a “carciofo”, si può ammirare come detto in precedenza la sagoma del Monte Arcibessi (uno dei rilievi più alti dei Monti Iblei sulla cui sommità vi sono alcuni ripetitori), interamente ricoperto dalla folta Pineta di Chiaramonte, ma possiamo anche ammirare a sud le alture della Serra Burgio e della Contrada Camparao, oltre alla cava iblea in cui scorre il Torrente Para, che si origina nella limitrofa Contrada Ferriero in cui è collocata l’omonima fontana oltre all’adiacente quartiere di Borgo Ferriero (che si può ammirare da questo belvedere panoramico).

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