Chiaramonte Gulfi, Parco Forestale “Pineta di Chiaramonte Gulfi” e Area Attrezzata “Arcibessi – Manciameli”

Chiaramonte Gulfi

Parco Forestale “Pineta di Chiaramonte Gulfi” e Area Attrezzata “Arcibessi – Manciameli”

Il Parco Forestale meglio noto come “Pineta di Chiaramonte Gulfi” chiamato anche “Parco Arcibessi”, è l’area boschiva più grande della Sicilia sudorientale essendo anche una delle più vaste dell’intero territorio regionale oltre ad essere assieme il più importante “Bosco dei Monti Iblei” solcato da molti sentieri di cui alcuni liberi (e facilmente percorribili) mentre altri sono chiusi al pubblico. La pineta ricopre il Monte Arcibessi, la “Serra Burgio” a sud e i rilievi iblei posti presso le Contrade Santa Lucia, Cava Fico, Cava Porcara, Manciameli, Fondo Gallo, Corulla, Pomilia, Boneco, Bardaro e Buzzolera a nord. Il bosco è composto principalmente da varie specie di alberi appartenenti alle conifere (pini, abeti, cipressi) oltre ad altre specie arboree (frassini, querce, olmi, bagolari, olivi ecc…). L’area è di proprietà del demanio forestale della Regione Sicilia.

L’area principale della Pineta di Chiaramonte Gulfi la si raggiunge dalla S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo imboccando all’altezza del Santuario di Santa Maria delle Grazie la “strada forestale” che, dopo aver oltrepassato l’ex Albergo La Pineta, si inoltra all’interno del bosco chiaramontano mettendosi in collegamento con vari sentieri che conducono presso la limitrofa area boschiva. Qui vi sono posti anche vari ipogei rupestri (di cui un paio collocati presso questa strada alla nostra destra venendo dalla S.P. 8).

Da qui raggiungiamo l’Area Attrezzata “Arcibessi – Manciameli” il cui ingresso è posto presso un cancello verde collocato alla nostra sinistra da cui parte un sentiero che conduce all’interno di questa zona utilizzata dagli escursionisti come area di ristoro data la presenza di fontanelle di acqua potabile e di bracieri per poter cucinare vari tipi di cibo (in special modo grigliate di carne, pesce, verdure ecc…), oltre ad avere un ampio giardino mediterraneo che si affaccia presso la sottostante vallata di Cava Porcara in cui si origina il Torrente Aranci (affluente del Torrente Para che a sua volta si immette ad ovest presso il Fiume Dirillo). Qui è posta anche un’area faunistica in cui sono posti vari animali e il limitrofo caseggiato che funge da rifugio curati dalla Guardia Forestale. Vanno citati infine i sentieri che conducono all’interno di quest’area boschiva che risulta piuttosto antropizzata e di facile esplorazione.

Le aree a sud e a nord di questo rifugio sono poste come detto in precedenza presso la Serra Burgio a sud del Monte Arcibessi e sulle a settentrione del principale rilievo montano chiaramontano, che si possono raggiungere rispettivamente tramite le S.P. 8 e S.P. 77 andando in direzione della Serra Burgio, e tramite la traversa di Contrada Santa Lucia superando l’omonima chiesetta per poi seguire il sentiero che conduce alla “Fontana di Cava Fico” (vedi link “Serra Burgio” e “Cava, Torrente del Fico e Area iblea di Contrada Poggio Santa Lucia” nella pagina precedente per saperne di più), trovando i sentieri aperti (e quindi antropizzati) e compiere camminate all’interno del bosco.

Va detto infine che all’interno della vasta Pineta di Chiaramonte Gulfi è severamente vietato manomettere l’ambiente e la flora circostante, gettare rifiuti, condurre scavi archeologici non autorizzati dalle autorità preposte (stessa cosa dicasi per la raccolta di funghi), percorrere sentieri boschivi chiusi al pubblicoe soprattutto accendere fuochi ed effettuare battute di caccia all’interno dell’area boschiva.

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