Chiaramonte Gulfi, Quartiere “Borgo Cuba – Piano Gesù” (Via Borgo Cuba e Belvedere panoramico – Neviera di Via Costanzo Ciano)

Chiaramonte Gulfi

Quartiere “Borgo Cuba – Piano Gesù”
(Via Borgo Cuba e Belvedere panoramico – Neviera di Via Costanzo Ciano)

L’estrema area orientale della città iblea di Chiaramonte Gulfi è compresa presso il quartiere che comprende le aree di “Borgo Cuba” e “Piano Gesù” collocato su di uno sperone roccioso del rilievo noto come “Colle Baglio” che si affaccia a strapiombo sulla limitrofa Cava del Torrente Para in posizione scenografica facendone uno dei luoghi più pittoreschi e ad alta valenza panoramica della città chiaramontana. Questa zona è solcata appunto dalle Vie Borgo Cuba e Piano Gesù che danno il nome a queste due zone del centro storico chiaramontano ed è raggiungibile dalla Via Costanzo Ciano venendo dalle altre aree di Chiaramonte Gulfi o dalla S.P. 8 nota come “Circonvallazione” che si mette in collegamento sia con la SS 514 Ragusa – Catania (tramite la S.P. 7 per Comiso) e con la S.P. 10 per Ragusa, Giarratana e Monterosso Almo; dal limitrofo quartiere “Baglio” (in cui è posta la Chiesa di San Giovanni e i pochi ruderi del Castello di Chiaramonte Gulfi) dalla Via San Giovanni bisogna percorrere la Via Porta fino al bivio con le Vie Borgo Cuba e Piano Gesù.

Il nome del quartiere “Borgo Cuba” posto nell’area meridionale di questa parte della cittadina chiaramontana, deriva dall’arabo “Qubba” ossia “Cupola” e indicherebbe l’esistenza di edifici di origine araba dal tetto semisferico oggi non più esistenti ma il cui attuale toponimo ne indicherebbe la presenza, e quindi prenderebbe vita l’ipotesi di un insediamento abitativo (ovviamente di epoca araba o arabo – normanna) preesistente alla costruzione dell’odierna città avvenuta nel 1343 dopo la distruzione dell’antica Gulfi avvenuta durante la Guerra del Vespro nel 1299. La vicinanza ai quartieri di “Borgo Ferriero” e “San Vito”, noti anche come “Balati” o “Balatelli” (toponimi anch’essi di epoca araba) appurerebbe ciò. Comunque sia il quartiere (esistente o no prima del 1343) venne inglobato all’interno della cinta muraria che racchiudeva la città chiaramontana e per la sua posizione panoramica molto probabilmente era dotato di opere difensive (bastioni o torrioni d’avvistamento). Molto probabilmente il belvedere panoramico posto tra le Vie Borgo Cuba e Gabriele D’Annunzio faceva parte di uno di essi; da qui possiamo ammirare buona parte della sottostante Cava del Torrente Para in cui si affaccia il limitrofo “Borgo Ferriero” che si può raggiungere da una scalinata che si va a collegare alla Via Ferriero. Altre tracce di mura ed edifici medievali sono posti nelle limitrofe alture assieme a vari terrazzamenti a strapiombo sulla cava (in cui sono presenti anche vari siti rupestri) o incassati nei basamenti del sovrastante Convento di Santa Maria di Gesù (visibili da Via Borgo Cuba). Degno di nota è il tratto di Via Borgo Cuba che lambisce il Convento di Santa Maria di Gesù e l’area del Cimitero di Chiaramonte Gulfi, da cui possiamo ammirare un ottimo panorama delle sopracitate zone oltre che del rilievo montuoso del Monte Arcibessi (che in sommità reca alcuni ripetitori) ricoperto dalla Pineta di Chiaramonte. 

L’area settentrionale del quartiere è nota come “Piano Gesù” ed è solcata dall’omonima via, oltre ad essere attraversata a nord dalla Via Costanzo Ciano che si collega alla S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo. Questa zona prende il nome dalla Chiesa di Santa Maria di Gesù e dall’attiguo Convento francescano seicentesco che prima apparteneva ai Frati Minori Riformati mentre ora ospita una comunità di Frati Cappuccini. Dietro al convento è posto il Cimitero della città di Chiaramonte Gulfi raggiungibile dalla S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo o da una stradina posta dietro l’edificio conventuale (oltre che dalla sopracitata Via Borgo Cuba). A nord di questo quartiere è posta la cava in cui scorre il Torrente Santa Lucia che lambisce l’omonima area iblea collocata a nord della città chiaramontana, circondata dalla propaggine occidentale della Pineta di Chiaramonte.

Questa zona del centro storico chiaramontano presenta inoltre interessanti edifici che si affacciano lungo interessanti vicoletti di cui il “Carrugghiu” medievale di Via Padre Michelangelo Giosuè Bognanni formato da una pittoresca scala che mette in comunicazione le Vie Borgo Cuba e Piano Gesù.

Presso la discesa tra le Vie Guastella e Costanzo Ciano al numero civico 130 in un garage è posta inoltre quella che era l’unica “Neviera” urbana posta all’interno della città di Chiaramonte Gulfi mentre tutte le altre sono poste sul Monte Arcibessi, sulla Serra Burgio o presso la Contrada Maltempo (ad est della città chiaramontana); essa era un magazzino semi rupestre con magazzino sotterraneo in cui veniva immagazzinata la neve che veniva divisa in vari blocchi utilizzati per mantenere il freddo dentro le antiche ghiacciaie in cui erano posti cibi soggetti a deterioramento (carne, pesce, ortaggi) oppure per la lavorazione di vari dolciumi (quali gelati, granite e sorbetti).

Infine a ridosso tra la Via Costanzo Ciano e la S.P. 8 vi sono vari ruderi di epoca medievale (cinta muraria?) e nella sottostante scarpata che si affaccia lungo la cava in cui scorre il Torrente Santa Lucia vi sarebbero anche dei siti rupestri di cui il più noto è la “Grotta di San Giuseppe” collocato presso l’area al di fuori del quartiere noto come “Borgo Fontana”.

Torna indietro