*Chiaramonte Gulfi, Serra Burgio (Area occidentale ed orientale di Serra Burgio – Tratto della Pineta di Chiaramonte facente parte della Serra Burgio)

Chiaramonte Gulfi

*Serra Burgio
(Area occidentale ed orientale di Serra Burgio – Tratto della Pineta di Chiaramonte facente parte della Serra Burgio)

A sud di Chiaramonte Gulfi, al confine col territorio comunale di Ragusa, è posto il rilievo noto come “Serra Burgio” che è la quinta vetta più alta dei Monti Iblei con i suoi 884 metri sul livello del mare (preceduta dai Monti Arcibessi, Casale, Contessa e Lauro). L’area della Serra Burgio si presenta come un alto rilievo interamente ricoperto da un folto bosco facente parte della vasta Pineta di Chiaramonte Gulfi che svetta all’interno di un altopiano in cui sono collocate i ruderi di particolari costruzioni rurali note come le “Neviere”, ossia edifici di pietra dal tetto spiovente o di tipo semi rupestre aventi un’apertura che conduce ad una fossa interna in cui veniva posta la neve tra strati di paglia, che poi veniva utilizzata nei mesi caldi per conservare i cibi deteriorabili (o per la produzione di determinati dolciumi quali gelati e granite) nell’epoca in cui gli apparecchi refrigeranti non esistevano, infatti con la comparsa dei primi congelatori e frigoriferi, le neviere cessarono la loro attività legata al commercio della neve. Un tempo sulla Serra Burgio vi erano molte neviere, mentre ora se ne salvano piuttosto poche. Sotto questo rilievo montano vi sono poste le sorgenti di molti corsi d’acqua di cui vanno citati il Fiume Ippari e i Torrenti Para, Volpe e Canicarao – Coste, e che come appendice ha a meridione un altro importante rilievo dei Monti Iblei ragusani, il “Monte Scannalupi” (vedi link nella pagina precedente). Presso la Serra Burgio nel periodo invernale sono piuttosto frequenti le nevicate.

Il versante occidentale della Serra Burgio lo si può raggiungere da Chiaramonte Gulfi tramite la S.P. 77 Ponte Pezze – Monte Raci (imboccandola dalla S.P. 7 Comiso – Chiaramonte in direzione del Bar Pentagono e della Villa Damigella) imboccando la terza traversa alla nostra sinistra che sale verso Contrada Cassarella a nord dell’area delle Contrade Ferriero e Camparao in cui si origina il Torrente Para (principale corso d’acqua che attraversa il territorio di Chiaramonte Gulfi confluendo più ad ovest nel Fiume Dirillo), arrivando poi ad un bivio che percorreremo andando alla nostra destra quindi verso sud mentre a sinistra si va verso la S.P. 8 Chiaramonte – Maltempo in direzione dell’ex stazione ferroviaria di Chiaramonte Gulfi facente parte della dimessa Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini. Volendo si può raggiungere la zona imboccando dalla S.P. 8 presso il tornante dopo il cimitero andando verso Ragusa, la traversa posta di fronte a noi proseguendo sempre verso sud. In questa zona immersa all’interno del settore sudoccidentale della Pineta di Chiaramonte Gulfi, vi sono le sorgenti del Fiume Ippari localizzate in località “Monte San Marco” sotto l’omonimo rilievo ibleo che, assieme alla limitrofa “Serra Grande” funge da appendice sudoccidentale della Serra Burgio (vedi link “Tratto chiaramontano della Valle del Fiume Ippari” nella pagina precedente per saperne di più) formate da varie ramificazioni che confluiscono ad ovest verso la “Cava San Marco” che, riceve da sud un corso d’acqua che si origina in territorio ragusano presso la Contrada Scianna Caporale. Qui possiamo ammirare lungo il sopracitato sentiero (andando verso sud) un piccolo ponticello di pietra ed una caverna artificiale (stalla o magazzino rupestre?), mentre nei rami in cui si origina il Fiume Ippari che sono “cave iblee” a tutti gli effetti vi sono varie rovine di tipo rupestre e rurale (più o meno difficili da esplorare) oltre a resti di antichi terrazzamenti e ovviamente vari caseggiati rurali utilizzati come stalle per bovini, ovini e suini. Da questa zona possiamo ammirare un ottimo panorama della Piana di Vittoria con le città di Comiso, Acate e appunto Vittoria, oltre alla costa sudoccidentale della Provincia di Ragusa (in cui sono poste le località balneari di Marina di Ragusa, Punta Secca, Scoglitti e Marina di Acate) bagnate dal Mare Mediterraneo, in cui sfociano i Fiumi Ippari e Dirillo che delimitano questa grande pianura.

Il versante orientale della Serra Burgio la si raggiunge sempre dalla S.P. 8 andando in direzione del “Bivio Maltempo” tra le S.P. 10 Ragusa – Chiaramonte e S.P 62 Bivio Maltempo – Bivio Giarratana per la SS 194 in direzione delle città di Monterosso Almo e appunto di Giarratana. Questa zona è delimitata a sud dalla Cava dei Modicani (nota anche come “Vallone Coste”) in cui scorre il Torrente Coste – Canicarao (affluente del Fiume Ippari in territorio comisano) e dominata dal sopracitato Monte Scannalupi, mentre ad est si origina la Cava Volpe solcata dal medesimo torrente (che invece affluisce ad est presso il Fiume Irminio a sud della Diga di Santa Rosalia) venendo inoltre lambita da quella che era la tratta ferroviaria Chiaramonte gulfi – Ragusa facente parte dell’ex Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini (in parte posta di fianco alle S.P. 8 e S.P. 10 in direzione della città ragusana) di cui possiamo ammirare ancora l’antica Stazione Ferroviaria. In questa zona possiamo ammirare le antiche Neviere di San Giuseppe e di Maltempo oltre a vari siti rupestri posti in prossimità col bivio tra le S.P. 10 e S.P. 62 oltre a masserie rurali comprendenti stalle per l’allevamento di bovini, ovini e suini. A sud della vecchia stazione chiaramontana (oggi divenuta una struttura ricettiva) imbocchiamo una traversa alla nostra destra nota come “S.C. Maltempo – Scannalupi – Monte Raci”, lambendo le aree in cui sono poste le Neviere di San Giuseppe e di Maltempo (poste rispettivamente ad est e ad ovest di una limitrofa masseria) che sono le più importanti dirigendoci verso sud in cui sono poste altre neviere e ruderi di tipo rurale. Qui siamo proprio sull’altopiano della Serra Burgio contraddistinto da vari appezzamenti di terreno coltivati ad erbaio lambiti dall’area meridionale della Pineta di Chiaramonte Gulfi, delimitati da muri a secco che funge da spartiacque tra la Cava dei Modicani ad est e la Valle del Fiume Ippari ad ovest nell’area posta al confine con il territorio comunale di Ragusa. Proseguendo verso sud arriviamo presso un pendio che digrada verso sud in cui possiamo ammirare il “Monte Scannalupi” comprendente una “terrazza” costellata da piccoli rilievi in cui sono posti vari siti rupestri (ovili fortificati) e rovine di vario tipo (vedi link “Monte Scannalupi” nella pagina precedente per saperne di più). Proseguendo per questa strada arriviamo presso la sopracitata area occidentale della Serra Burgio andando poi verso nord dopo esser scesi dall’area montuosa del Monte Scannalupi superando il primo bivio (che conduce al versante nordoccidentale della Cava del Modicani) e andando alla nostra destra ritornando poi presso il sopracitato incrocio con le strade che riconducono presso le S.P. 77 (Contrada Cassarella) e S.P. 8 (ad est di Chiaramonte Gulfi) potendo ammirare un ottimo panorama della suddetta cavità iblea in cui scorre il Torrente Canicarao, la Piana di Vittoria, la vallata in cui scorre l’Ippari e il particolare rilievo semisferico posto a sudovest noto come “Monte Raci” (collocato tra i territori di Comiso e Ragusa).

Va detto infine che la Serra Burgio, anche grazie a questo sistema di strade (asfaltate) è piuttosto antropizzato e facile da raggiungere dando la possibilità di ammirare gli splendidi paesaggi circostanti, alcune rovine o di poter andare all’interno di incontaminate aree boschive (seguendone i sentieri aperti al pubblico), ma bisogna fare ugualmente molta attenzione se si ha intenzione di esplorare i circostanti boschi o andare alla ricerca di ruderi e siti rupestri (posti in aree non private e quindi esplorabili) perché la conformazione montuosa di questo sito oltre alla presenza di aree più o meno difficili da poter esplorare, può creare varie difficoltà ed insidie a chi non è esperto in escursioni, trekking e arrampicate, e si consiglia comunque la visita di queste zone in compagnia di esperti in queste discipline facenti parte di associazioni che organizzano escursioni mirate anche presso l’area della Serra Burgio (basta fare qualche ricerca su internet per contattarne qualcuno), ed è vietato avventurarsi all’interno della pineta percorrendo sentieri non consentiti e chiusi al pubblico, accendere fuochi, cacciare all’interno della pineta, condurre campagne archeologiche e raccogliere funghi senza le dovute autorizzazioni.

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