Villaggio Gulfi, Centro abitato e territorio ibleo di Villaggio Gulfi

Villaggio Gulfi

Centro abitato e territorio ibleo di Villaggio Gulfi

L’area urbana del Villaggio Gulfi è solcata dalla S.P. 7 Comiso – Chiaramonte che, oltre a collegare tra loro le due città (e le frazioni chiaramontane di Roccazzo e Sperlinga poste nell’area occidentale del territorio comunale di Chiaramonte Gulfi), si mette in comunicazione con la SS 514 Ragusa – Catania tramite lo svincolo di Contrada Coffa. Essa è formata da moderni edifici utilizzati a scopi industriali e commerciali oltre che da moderne palazzine abitative che si affacciano all’interno di eleganti giardini condominiali ed aree di verde pubblico che si affacciano lungo il Viale Dottore Giuseppe Nicosia in cui è posta anche la Chiesa di San Nicola, sede della principale parrocchia di questa frazione chiaramontana.

Da qui partono le S.P. 6 Gulfi – Prete Paolo – Pantaleo che conduce presso l’area rurale formata dai centri abitati di Donnagona e Piano dell’Acqua entrambe frazioni di Chiaramonte Gulfi poste nell’area settentrionale del territorio comunale chiaramontano, e S.P. 77 Ponte Pezze – Monte Raci che conduce presso l’area rurale a nordest di Comiso lungo il tracciato dell’antica “Regia Trazzera Comiso – Chiaramonte Gulfi”. Nell’area settentrionale del Villaggio Gulfi è posto il lungo Viale Santuario Maria Santissima di Gulfi che conduce all’omonimo importante luogo sacro di origine medievale in cui viene venerata la statua della “Madonna di Gulfi” (Patrona della città chiaramontana) oltre agli impianti sportivi cittadini composti dal campo sportivo e dalla piscina comunale.

L’area iblea adiacente al Villaggio Gulfi possiede al suo interno i ruderi del centro abitato greco di Akrillai e della medievale città di Gulfi, le cui rovine sono state studiate da archeologi locali (quali il chiaramontano Corrado Melfi) e tuttora l’area iblea è ancora sotto vincolo archeologico essendo soggetta a vari studi e campagne di scavi che mirano a creare un interessante “parco archeologico” comprendente anche il Santuario della Madonna di Gulfi. Le principali rovine di Akrillai sono poste all’interno delle alture poste presso le Contrade Piano Grillo (il cui nome deriverebbe proprio da “Akrillai”), Aranci, Morana e Piano Conte mentre quelle dell’antica città di Gulfi sono poste tra le Contrade Pezze, Coffa, San Nicola e il centro abitato di Villaggio Gulfi. Non meno importanti sono i corsi d’acqua quali il bacino idrico formato dai Torrenti Aranci – Morana – Ganzeria (in cui sono posti anche antichi mulini ad acqua) che alimenta dal punto di vista idrico il Torrente Para (avente un costante scorrimento idrico, che si immette più ad ovest lungo il Fiume Dirillo) che è noto anche come “Fiume Acrille” poiché scorre a ridosso dell’antico sito greco di Akrillai, e il vicino Torrente Coffa che si immette in territorio vittoriese presso il Torrente Volpe, immissario del Fiume Ippari. A nord vi è posta l’area rurale di Contrada Prete Paolo e il rilievo noto come Rocca Palomba, oltre all’area acquitrinosa di Contrada Lago. Possiamo inoltre ammirare le eleganti tenute feudali note come “Villa Morso – Prete Paolo”, “Villa Cassì”, “Tenuta di Piano Grillo”.

Per visitare il territorio ibleo limitrofo al Villaggio Gulfi vanno seguite le seguenti regole:

  • Avere un buono stato di salute (non avere handicap fisici, malattie osseeneurologiche e cardiovascolari);
  • Avere una buona perizia nel sapersi arrampicare su ogni tipo di parete rocciosa di tipo montano;
  • Essere esperti in speleologia (per quanto riguarda l’esplorazione di grotte, caverne o anfratti) o in alpinismo (per quanto riguarda arrampicate ed esplorazioni su pareti montane);
  • Fare attenzione ai serpenti che siano velenosi o no;
  • Saper attraversare fiumi e torrenti di qualsiasi portata;
  • Visitare i territori iblei nel periodo primaverile o estivomai in autunnoin inverno (periodi piovosi) o dopo un temporale poiché le pareti iblee possono essere scivolose e disgregarsi con l’acqua (essendo roccia calcarea è soggette a crollo), stessa cosa dicasi per l’esplorazione di grotte ed ipogei profondi;
  • Non esplorare mai grotte o ipogei sotterranei durante un temporale poiché vi è il rischio di rimanere soffocati nella grotta causa il riempimento di acqua delle pareti calcaree;
  • Non lasciare rifiuti organici ed inorganici;
  • Non accendere fuochi specialmente in estate poiché potrebbero sorgere focolai incendiari;
  • Si possono fare tranquille scampagnate a patto che i luoghi scelti siano sicuri (da evitare specialmente aree vicino a precipizi);
  • Non molestare la fauna locale;
  • Non danneggiare la flora;
  • Non raccogliere funghi senza la specifica autorizzazione rilasciata dalle ASL;
  • Non effettuare scavi archeologici non autorizzati dagli enti preposti;
  • Non tagliare alberi;
  • E’ possibile effettuare scampagnate, campeggi o passeggiate in certi territori iblei ma bisogna rispettare le regole sovrastanti e soprattutto non montare campeggi nelle aree potenzialmente pericolose da visitare;
  • Non tentare di “visitare” forzatamente aree e edifici citati nel sito di proprietà privata in cui l’accesso è vietato.

Torna indietro

Torna alla pagina principale di Chiaramonte Gulfi