*Città Giardino, Cava Salerno e rovine varie

A nord di Città Giardino si estende la “Cava Salerno”, un piccolo vallone di medio – facile esplorazione dalle pareti rocciose piuttosto basse raggiungibile da un sentiero posto a destra del Cimitero di Città Giardino (anche se la cavità passa sotto le Vie Brancati e Capuana facenti parte di questa frazione melillese). Si tratta di una breve cava iblea deturpata però dall’impianto di raffinazione Isab – Lukoil che venne costruito proprio in mezzo a questa cava iblea interrompendone il corso verso il Mare Ionio (in sostituzione di ciò vi è una condotta sotterranea alla raffineria posta lungo il vecchio sito della cava, utilizzata ora come canale di scarico). Molto probabilmente con la costruzione della raffineria sulla cava sono stati distrutti e/o interrati siti di interesse archeologico.

Il tratto “intatto” della cava (sottoposto a vincolo archeologico) che è quello più a monte, si origina ad ovest di Città Giardino dall’area nota come “Cozzo Consiglio” (a nordovest del cimitero) da cui si diramano due rami della cava (che un tempo confluivano nel tratto più a valle ormai distrutto dalla costruzione della raffineria). Il tratto nord e il tratto sud (quello più limitrofo a Città Giardino) presentano dei ruderi rupestri di probabile epoca neolitico – sicula con frequentazione ellenistica e bizantina (molto probabilmente delle necropoli) riutilizzati dei secoli successivi come “rifugio rupestre” per gli animali che pascolavano un tempo presso i limitrofi campi. Sono presenti tracce di carraie e di antichi sentieri.

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