*Città Giardino, Rovine di Contrada Grottone – Canale Galermi – Biggemi

L’area posta a ridosso della Contrada Palombara è nota come “Grottone” ed è collocata nell’estrema area sudoccidentale del territorio comunale melillese posta sotto il versante meridionale della catena iblea dei Monti Climiti (ossia i rilievi più ad est di tutti i Monti Iblei in cui è stata anche edificata la stessa Melilli). È chiamata così perché in questi rilievi vi sono interessanti caverne di matrice carsica chiamati “Grottoni”, posti sia presso il tavolato collocato sotto il tavolato ospitante la Grotta Palombara (presso la contrada siracusana di Carancino, posta nell’ultimo tratto montuoso del Fiume Anapo), sia presso l’area propriamente detta “Grottone” posta al termine della S.P. Melilli – Belvedere che si immette sulla S.P. 25 Priolo – Floridia entrando così in territorio priolese che comprende i rilievi sud dei Monti Climiti posti tra le aree di Grottone, Castelluccio, Casino Grande e Scala Primosole.

In questa zona posta proprio presso il bivio Priolo – Floridia è rintracciabile un tratto del “Canale Galermi”, lunga condotta idrica di origine greca che convogliava (e in parte convoglia tuttora) le acque del Fiume Anapo da Pantalica a Siracusa fino alla “Fonte del Ninfeo” posta presso l’area del Teatro Greco di Siracusa. Va detto che qui possiamo anche ammirare i resti di casematte di cemento utilizzate durante la II guerra mondiale (sparse per la zona) e altre rovine rupestri (grotte, anfratti, insediamenti, latomie) collocati presso l’area meridionale dei Monti Climiti.

A nord di questa zona, proseguendo per la S.P. 25 in direzione di Priolo Gargallo, entriamo presso la Contrada Biggemi, altopiano dominato dalle alture dei Monti Climiti posti in territorio di Priolo Gargallo. Da questa zona possiamo ammirare l’antica “Scala Primosole”, sentiero scavato nella roccia che si inerpica presso un cuneo roccioso per arrivare poi sulla sommità del rilievo seguendo poi un sentiero che ci conduce alle rovine di una fortificazione altomedievale nota come “Il Castelluccio” (da non confondere con l’omonima località posta in territorio di Noto). L’altopiano di Biggemi presenta anche caseggiati rurali e masserie oltre a rovine di insediamenti rurali ed è inoltre solcato da una piccola cava iblea nota come “Cava di Priolo” o “Cava delle Porcherie” (chiamata così poiché anticamente in questa zona venivano condotti i maiali a pascolare all’aperto) nelle cui pareti vi sono vari ipogei sepolcrali di origine paleocristiana.

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